lunedì 4 novembre 2013

Report del 15/03/13 - Tutto sommato poteva andare peggio!

Ciao a tutti, ieri sera ho rischiato il tutto per tutto e ho fatto un'uscita con un paio di telescopi! Quando sono partito c'erano le nuvole ma il meteo metteva sereno così ci ho provato. Ho portato sia il GSO che lo SW: non volevo fare osservazioni troppo impegnative, da una parte volevo dare una sfoltita a una lunghissima lista di DSO che ho preparato e dall'altra volevo fare un po' di rich field con il piccoletto.
Ho osservato dalle 22 fino alle 2 di notte più o meno, ho iniziato tardi ma bisognava attendere i comodi della Luna. Le condizioni osservative non erano delle migliori perché il cielo era bluino e ha stentato molto a scurirsi; inutile dire che quando era l'ora di andare era mooolto meglio, molto più nero. Fortuna che c'era a tratti una brezza leggera così che ho avuto un limitato numero di problemi legati all'umidità e addirittura ho potuto usare il Telrad per metà serata.Comunque sia l'umidità è variata dall' 82% fino al 93% e la temperatura da 0° fino a -2°. Estate mi manchi...
La serata è iniziata subito bene
: dato che le strade sterrate impolverano tutto se passa un'auto allora ho visto un bel pratino con l'erba tagliata e mi è venuto voglia di piazzarmi lì. Ho allora tastato il terreno, un po' umido ma secondo me ce la faccio. Ci sono entrato con la macchina proprio convinto ... e ci sono rimasto impantanato!  Sgomma che ti risgomma alla fine sono uscito. Sono tornato ai tempi di quando facevo il rally con la mia Ape Cross! Passiamo alle osservazioni, visto che ho osservato poca roba cercherò di integrarla con qualche dato scientifico o curiosità rubati da questo o quel libro:

SW 80/400
M44: bellissimo, una grande quantità di stelle al centro del campo in una zona comunque ricca di altre stelle. Incredibile come appaiono puntiformi le stelle, sono veramente capocchie di spillo. 16x.  
CR 70: è l'ammasso aperto in corrispondenza della Cintura d'Orione, già osservato ma fa veramente impressione vedere Alnitak, Alnilam e Mintaka tutte insieme e con tutte quelle tante altre stelle. 16x.  
NGC 869 e NGC 884: il famoso doppio ammasso. Seppure a bassi ingrandimenti non si evidenziano molti dettagli però la zona dove risiede è ricca di altre stelle e ammassi così che un grande campo produce una visione d'insieme spettacolare. 16x. 
M41: ammasso aperto nel Cane Maggiore; è completamente risolto in stelle e non più nebuloso, un bell'oggetto da osservare per piccoli telescopi. 20x.  
M46 e M47: osservati più tardi quando erano bassissimi sull'orizzonte ma non hanno comunque deluso. Se M47 è un ammasso aperto ben visibile invece M46 è piuttosto elusivo e si vede come un oggetto debole e granuloso. 16x e 20x.  
M37 e M36 e M38: i famosissimi ammassi aperti dell'Auriga, osservarli così fa impressione infatti non solo il piccoletto riesce ad osservare in scioltezza M38 e M36 nello stesso campo ma per un pelo riesce ad inquadrare nello stesso campo anche M37 e M36! Visti così sembrano veramente polvere di stelle, una spruzzata di zucchero a velo nel cielo. Aumentando di poco l'ingrandimento già si nota qualche stellina in più che si materializza. Aumentando ancora di più mi sono reso conto che non è farina del suo sacco fare osservazioni dettagliate di oggetti del cielo profondo. 16x, 20x, 44x e 80x.  
Testa dell'Idra: volevo vedere se ci entrava tutta per curiosità! Le stelle principali che la compongono c'entrano a malapena, delimitando i bordi del campo. 16x.  
MEL 111: infine un ammasso ingiustamente misconosciuto, perché è impossibile non notarlo nel cielo. Si trova nella Chioma di Berenice ed è veramente molto esteso, composto da stelle molto luminose, ed è anche molto ricco di stelle. Insomma stupendo. L'ho osservato praticamente allo zenit. 16x.
Saturno: non male, una bella visione nonostante tutto, molto nitida e contrastata e senza cromatismo (su Saturno non lo vedo). Con questo ho chiuso in bellezza con questo tele. 80x.

GSO 250/1250
M44: visto così diventa semplicemente eccezionale, le stelle sono luminosissime e non entra neanche nel 24mm da quanto è esteso. 52x. Era visibile ad occhio nudo. Come sapete questo ammasso aperto si chiama Presepe proprio perché situato tra le due stelle Asellus Borealis et Australis che sarebbero due asinelli come dice il nome.  
M67: un altro oggetto poco conosciuto e osservato ma secondo me è uno degli ammassi aperti più belli del cielo perché è compatto e di medie dimensioni ma allo stesso tempo è ricchissimo di stelle. Molto particolare la sensazione di profondità che da la visione, sembra tridimensionale in certi momenti. 138x. Forse non tutti sapete che M67 è uno degli ammassi aperti più vecchi della galassia, con più di 3 miliardi di anni, con un diagramma HR simile a quello di un globulare; ora non c'entrerà niente ma anche osservandolo ricorda molto un globulare.  
NGC 2775: questa galassia nel Cancro è debolina. Il nucleo è più luminoso e l'alone è debole; la forma è leggermente allungata. 138x.
NGC 2419: un ammasso globulare che si chiama Vagabondo Intergalattico! In realtà o ho sbagliato a puntare oppure si tratta di un oggetto quasi invisibile che si manifesta come una debole nebulosità. 138x. La sua elusività è giustificata da una grandissima distanza, ben 330'000 anni luce. Il suo nome deriva dal fatto che si muove ad una velocità maggiore di quella della nostra galassia.  
NGC 2683: una galassia notevole, anch'essa nella Lince, che ha una peculiare forma molto schiacciata e allungata. Seppure non sia poi così luminosa però trae molto giovamento dalla visione distolta. 138x. Si chiama galassia UFO.  
NGC 3887: bene, ora passiamo al cielo pessimissimo che c'è all'orizzonte e in quel mare bello blu tuffiamoci nel Cratere, dove c'è questa galassia che ha richiesto una grande dose di fortuna per il solo trovarla a bassi ingrandimenti perché è quasi invisibile. Aumentando gli ingrandimenti in visione distolta si nota un debole alone e anche 4/5 stelline nei paraggi. Dopo un po' che sguazzavo nel blu alla ricerca di NGC 3962 ho preferito andare avanti e soprassedere. 138x.  
NGC 3115: passando al Sestante, costellazione non molto evidente come quella precedente del resto, troviamo questa galassia che si presenta abbastanza luminosa, con un nucleo intenso ed un alone visibile in modo migliore in visione distolta. La forma è schiacciata e allungata. 138x.  
NGC 3166 e NGC 3169: si tratta di una coppia di galassie vicine e di media luminosità; anche qui il nucleo è più intenso. Una è vicino a una stellina evidente. 52x e 138x.  
M65 e M66 e NGC 3628: con queste galassie arriviamo nel Leone, dove ho solo tastato il terreno per osservazioni più serie tra un mese. Tutte e tre entrano nel campo apparente a bassi ingrandimenti; M65 e M66 inoltre si somigliano molto. La 3628 la preferisco a bassi ingrandimenti; la forma è allungata e bombata nel mezzo; è più luminosa lungo la linea orizzontale. 52x. M65 invece è la più luminosa del terzetto, con un grande nucleo e con una forma allungata; ci sono anche due stelline nei pressi. 138x. M66 invece è la seconda per luminosità; anche questa ha una forma allungata ma più incerta. 138x. Le fonti non sono d'accordo con me perché sembrerebbe che M65 sia la meno luminosa dato che la sua luce è bloccata in larga parte dalla polvere equatoriale.  
M95 e M96 e M105 e NGC 3384 e NGC 3389 e NGC 3412 e NGC 3377: vi dico subito che la 3389 è anche conosciuta come galassia "Che c'è lì?". Scherzo, ma qualcosa avevo visto però era così debole che non si capiva bene ed era proprio questa galassia. Per il resto ho solo fatto una passeggiata cosmica a bassi ingrandimenti saltando da una galassia all'altra e devo dire che promettono bene perché sono tutte molto luminose. In realtà mi sto allenando per la Vergine! 52x.  
NGC 3344: nel Leone Minore una galassietta deboluccia accanto ad una stellina, di forma circolare. 138x. La scarsa luminosità deriva dal fatto che si tratta di una galassia vista proprio di fronte.  
NGC 4361: concludo il mio viaggio nel Corvo, giusto per testare l'Orion Ultrablock, e osservo questa nebulosa planetaria. In realtà, pur avendola facilmente rintracciata a bassi ingrandimenti con l'ausilio del filtro, poi è abbastanza rognosa da osservare perché è piccola e perché in visione diretta non è niente più di una stellina, inoltre ancora rimane molto bassa sull'orizzonte. In distolta invece si accende tutto il guscio. La forma mi è parsa circolare. 52x e 138x + UHC.  
Saturno: forse la miglior visione di Saturno di sempre perché anche se il seeing era buono ma niente di speciale però tutte le altre circostanze erano favorevoli. Incredibile la posizione degli anelli, non li avevo mai visti così inclinati di faccia, è uno spettacolo osservarli ora; infatti la divisione di Cassini era palese e letteralmente disegnata lungo tutto il suo cammino. Nitidissimi gli anelli davanti al pianeta e spettacolare l'ombra del pianeta sugli anelli. Una banda distinta dal resto della superficie del pianeta completava il capolavoro. Saturno è decisamente il mio pianeta preferito.