OBBIETTIVI

Qui voglio raccontarvi le soddisfazioni che mi sono tolto con l'osservazione della volta celeste. Io li considero degli obbiettivi raggiunti, e anche se sono poca cosa mi rendono felice lo stesso. Gli obbiettivi però non finiscono mai, appena raggiunto un traguardo se ne profila subito un altro, quindi diamoci dentro!


Attualmente sto cercando di completare l'osservazione di un catalogo di 110 oggetti del cielo profondo per così dire speculare rispetto al Catalogo Messier. Non vi sto ad annoiare con i criteri seguiti per la selezione degli oggetti, basti dire che dovrebbero essere i 110 oggetti più belli oltre i Messier. Purtroppo alcuni sono proprio tosti da osservare quindi ci vorrà ancora un bel po'!

INDICE
  1. Catalogo Messier
  2. Pianeti
  1. CATALOGO MESSIER
 

Cliccate con il tasto destra e selezionate "visualizza immagine" per avere la possibilità di zoomare e vedere nel dettaglio i singoli Messier.


Finalmente sono riuscito a compiere l'impresa, cioè ad osservare tutti e 110 gli oggetti che compongono il Catalogo di Messier con il mio Dobson da 25 cm.

Per chi non lo sapesse il catalogo ha un'importanza storica essendo stato il primo catalogo di oggetti non stellari ad essere redatto nel 1774 ma ha da sempre anche una rilevanza osservativa perchè gli astrofili iniziano ad osservare proprio dagli oggetti più brillanti dello stesso.

Se iniziare ad osservare qualche Messier qua e là è un'attività facile e alla portata di tutti invece osservare ogni singolo oggetto è un compito molto più complesso e che richiede del tempo. Io personalmente ci ho messo poco meno di un anno, anche perchè molti di questi oggetti sono stagionali, quindi se uno perde l'occasione di osservarli in quella certa stagione poi deve attendere l'anno seguente.

Molti oggetti sono facilmente rintracciabili, alcuni addirittura ad occhio nudo ed altri con un binocolo 10x50; questi sono di solito gli oggetti più belli. Altri invece sono difficilissimi da scovare perchè deboli e magari in zone del cielo prossime all'orizzonte, dove gli effetti nefasti dell'inquinamento luminoso si fanno più sentire.

Ma facciamo un passo indietro. Cosa contiene il catalogo? Esso consta di 26 ammassi aperti, 4 ammassi aperti con nebulosità associata, 29 ammassi globulari, 1 nube stellare, 1 asterismo di stelle, 1 stella doppia, 40 galassie, 3 nebulose diffuse, 4 nebulose planetarie e pure 1 resto di supernova. Quindi è composto da oggetti tra i più diversi. Per rendersi bene conto di cosa stiamo parlando la galassia M 58 è situata a 68'000'000 di Anni Luce dalla Terra, quindi quella che possiamo osservare oggidì è la luce emessa dalla galassia 68 milioni di anni fa; cioè più o meno quando sulla Terra si verificò alla fine del Cretacico l'estinzione di massa dei Dinosauri, a causa presumibilmente di un meteorite venuto dallo spazio. Ordunque siamo qui ad osservare luce vecchia tanto quanto la nostra storia di mammiferi, che dobbiamo la nostra ascesa evolutiva proprio alla caduta dei grandi rettili.

Di seguito inserisco la tabella che per ogni oggetto riporta la data d'osservazione e la valutazione personale. Cliccare per ingrandire.




2. PIANETI




Un altro risultato raggiunto è stato quello di avere osservato tutti i pianeti del sistema solare. Non è poi così difficile però a conti fatti sono sicuro che non tutti gli astrofili ci sono riusciti. Sarebbe una falsità dire che tutti i pianeti regalano identiche sensazioni: alcuni fanno spalancare la bocca, come Saturno e Giove, altri invece no. Però ogni pianeta regala una grande emozione quando si trova al centro dell'oculare, anche dal punto di vista osservativo.

Ecco un riassunto dei principali dettagli che ho potuto osservare:

  1. MERCURIO: fasi
  2. VENERE: fasi
  3. MARTE: calotta polare e dettagli della superficie
  4. GIOVE: bande, festoni, grande macchia rossa, transiti
  5. SATURNO: divisione di Cassini, anello C, bande, ombre
  6. URANO: disco e colore
  7. NETTUNO: disco e colore

Seppure certi pianeti siano avari di dettagli, può essere interessante per altri motivi provare ad osservarli: Mercurio e Venere infatti sono difficili da osservare e l'orario utile è appena dopo il tramonto; Urano e Nettuno invece sono invisibili ad occhio nudo e scovarli è una sfida. A dirla tutta non sono mai riuscito ad osservare Plutone, che è attualmente posizionato in mezzo alla grandissima quantità di stelle del Sagittario ed è difficile riconoscere qual è, però sono fortunato perchè è stato declassato e non è più da considerarsi un pianeta!