domenica 11 novembre 2018

Il richiamo del cielo ... e il richiamo della foresta - 10/11/2018

Noi astrofili, di tanto in tanto, arriviamo ad un punto in cui la vista del cielo stellato esercita su di noi un influsso irresistibile, simile al canto delle sirene per i marinai. Quando la nostra misura è colma, quando sentiamo prepotente il richiamo del cielo, quando udiamo il canto di ogni singola stella da cui scaturisce un armonioso coro cosmico di migliaia di stelle, allora è per noi giunta l'ora di recarci nuovamente ad ammirare le meraviglie dell'universo.

Nel mio nomadismo senza posa ho deciso di provare un nuovo sito osservativo, che in questo periodo in cui fatico a ritagliarmi tempo libero ha l'immenso pregio di essere a cinque minuti di auto da casa mia, sulle pendici dell'Appennino nei pressi di Cortoreggio, vicino a Terontola Cortona. La qualità del cielo notturno, pur non essendo paragonabile ai luoghi dove il cielo è davvero buio, non è affatto male, se consideriamo la bolla di buio a sud garantita dalla presenza del Lago Trasimeno e la cintura appenninica a nord-est; peccato per l'inquinamento luminoso della Valdichiana.

Le condizioni osservative non erano propriamente ottimali, infatti pur essendo in presenza di un magnifico cielo stellato ed illune esente da nubi era altrettanto vero che c'era un'umidità molto pronunciata, che ha ricoperto d'acqua me ed il mio fidatissimo Dobson Gso e che a fine serata è arrivata ad un tasso del 95%. Fortunatamente l'uso dei paraluce per telescopio e cercatore ha evitato l'appannarsi delle ottiche, mentre per gli oculari il soffio d'aria della peretta ha fatto miracoli. Ho voluto approfittare del lesto calare della notte per iniziare presto le osservazioni, anche considerando che sono un astrofilo abbastanza arrugginito, così alle 20:30 ero già pronto per l'osservazione. Purtroppo però queste si sono dovute arrestare non più tardi delle 23:45 ed aggiungerei con non poco spavento! Dovete infatti sapere che mi ero posizionato su una piazzola circondata da fitti boschetti e ad un certo punto ho sentito un rumorino impercettibile, che però mi ha messo in allerta. Ho provato a fare un po' di rumore e allora ho sentito nelle immediate vicinanze il calpestio di un animale pesante e poi un respiro profondo! Forse era un cinghiale, forse un cerbiatto, non lo so e neanche glielo ho domandato, infatti ho levato le tende alla svelta e ho rimandato il prosieguo dell'osservazione alla prossima volta! Nonostante tutto però credo che tornerò in questo posto, perchè devo riuscire a vincere il mio ancestrale istinto di sopravvivenza che mi suggerisce di non stare al buio in luoghi del genere.

M15: vicino alla stella Enif, il "naso" di Pegaso, si trova questo ammasso globulare, connotato da una buona densità stellare. Il nucleo appare collocato in posizione leggermente decentrata rispetto a come sono distribuite le stelle. In visione distolta a 312x si risolve quasi completamente, seppure non si riesca a penetrare nella profondità del nucleo. Con un telescopio da 250 mm di diametro si tratta di una evenienza spesso ricorrente. È un oggetto celeste di medie dimensioni e di discreta luminosità, tanto che è visibile anche direttamente da un cercatore da 60 mm.
NGC 7217: spostandoci tra gli zoccoli del cavallo alato ho osservato la prima di molte galassie. Si tratta di una galassia a spirale che all'oculare mostra una forma ovale seppur mutevole. Dimensioni e luminosità sono ridotte. Il nucleo ha un aspetto stellare, molto evanescente invece l'alone galattico.
NGC 7331: una bella galassia, ma difficile da rintracciare. Media luminosità e grandezza. Osservata quasi allo zenit. Pur non essendo proprio di taglio è comunque molto inclinata, quindi risulta sottile ed in visione distolta si allunga ancora di più. Presenta un nucleo galattico luminoso. Questa galassia ha la peculiarità di avere caratteristiche molto simili alla Via Lattea, per questo viene considerata una sorta di gemella della medesima.
NGC 7814: galassia anche conosciuta col nome di "Piccolo Sombrero", per la sua somiglianza con la magnifica M104, la Galassia Sombrero. Il confronto, a parte che nel nome, risulta impietoso, in quanto osserviamo una galassia medio-piccola e non troppo luminosa, tanto che conviene portare la vicina stella fuori campo per apprezzarne i dettagli. La superficie galattica ha una luminosità abbastanza uniforme, ovviamente maggiore nel nucleo. La forma è più ellittica di quanto mi aspettassi.
BOLIDE: alle ore 20:57 sotto la costellazione di Andromeda, in direzione sud-sudest, ho visto un bolide notevole sfrecciare nel cielo, illuminandosi di verde e lasciando una lunga scia. Altezza sull'orizzonte dai 60° ai 40°.
NGC 470 e NGC 474: spostandoci nella costellazione dei Pesci ho osservato questa coppia di galassie interagenti. Sono posizionate vicino ad una stella e sono anche molto fioche. La prima è la più piccola, presenta un nucleo di aspetto stellare e forma allungata ed è direzionata nordovest-sudest. La seconda invece è più indecifrabile: la forma è ellittica, tuttavia guardando con attenzione si intravedono porzioni di nebulosità ulteriori. In realtà la galassia ha una particolare struttura a gusci di concentrici, probabilmente dovuti all'interazione gravitazionale. Con estrema difficoltà ho intravisto anche lo sbuffo di materia in mezzo alle due galassie, al di sopra di queste. Utilizzati 156x.
NGC 488: galassia di piccole dimensioni ma abbastanza luminosa, soprattutto nel nucleo. Forma allungata. Ci sono 3 stelline nelle vicinanze. È una galassia a spirale vista perfettamente di fronte e per questo motivo è stata soprannominata Galassia Trottola.
NGC 524: essendo una galassia lenticolare è caratterizzata da una luminosità maggiormente uniforme, oltre che da una forma circolare. Pur essendo minuta ha una discreta brillantezza. Quasi a confinarla entro il suo spazio prestabilito vi sono due stelle, una sopra ed una sotto alla galassia. Inoltre vi è una debolissima stellina visibile esclusivamente in visione distolta in alto a destra rispetto alla galassia.
M74: galassia con una superficie ampia ma di debole intensità ed informe. Risulta immersa in un debole campo stellare. La forma è quasi perfettamente circolare. Viene considerata l'oggetto del Catalogo Messier più difficile da osservare ed effettivamente le galassie a spirale viste di fronte non sono molto gratificanti in termini di osservazioni visuali.
NGC 7662: una maestosa nebulosa planetaria nella costellazione di Andromeda. Meravigliosa per dimensioni, brillantezza e colore: un azzurro molto intenso. Difatti è conosciuta principalmente col nome di "Palla di neve blu". A 250x mostra un guscio di forma quasi circolare, che si accende ancor più in visione distolta. C'è una stellina in basso a sinistra.
M31, M32 e M110: era molto, troppo tempo che non godevo della paradisiaca visione della Galassia di Andromeda, la galassia delle galassie, la più grande del Gruppo Locale, uno dei pochi oggetti celesti che si muove verso il blu, colei che un giorno centrifugherà la nostra Via Lattea dando vita ad una inimmaginabile macrogalassia. Le galassie rientrano a malapena nel campo dell'oculare a 42x ed anche se a tali ingrandimenti il cielo risulta di un blu slavato sembra lo stesso di osservare dall'oblò di un'astronave. M31 è immensa ed in visione distolta si propaga ancora di più. M32 è un punto di luce mentre M110 è una galassia più debole, di medie dimensioni ed allungata. A 52x risulta molto più stagliata contro lo sfondo scuro del ciele ed il nucleo brillante sembra irradiare l'alone, che in visione distolta mostra dei chiaroscuri.
64P/SWIFT-GEHRELS: la chicca della serata è nientemeno che una cometa con periodo orbitale di 9,23 anni e di magnitudine apparente attuale di 11,15. La miglior visione l'ho ottenuta a 89x e mi sono quasi spezzato il collo per rintracciarla, essendo praticamente allo zenit. Si presenta di forma circolare, con dimensioni e luminosità nella media. Il nucleo è un po' più luminoso rispetto all'alone. A conti fatti nell'aspetto non è molto diversa da una galassia!
M33: è la sorella minore della Via Lattea e della Galassia di Andromeda e chiude il trittico di galassie di maggiori dimensioni che compongono il Gruppo Locale. Si tratta di una galassia a spirale situata nella costellazione del Triangolo, molto luminosa e molto ampia; tuttavia la visione frontale concorre a renderla diafana. Il nucleo è debolmente più luminoso rispetto al resto. Il passaggio dalla visione diretta a quella distolta amplifica i dettagli osservabili e crea un gioco di chiaroscuri per mezzo del quale si osservano debolmente i bracci galattici.
NGC 672 e IC 1727: dopo vari tentativi infruttuosi ed uno star hopping problematico sono incorso, quasi alla cieca a dire il vero, in questa coppia di galassie. Impossibile confondersi con altre galassie perchè in questa plaga cè soltanto la suddetta coppia, tuttavia confesso di aver tratto delle impressioni osservative diametralmente opposte rispetto all'ultima volta. In particolare mi sono parse quasi perfettamente allineate l'una con l'altra: la più grande posizionata in alto a sinistra e la più piccola, con alcune stelline emergenti al suo interno, in basso a destra. Entrambe abbastanza affusolate.
NGC 1055: nella testa dell Balena c'è questa piccola tenue galassia, collocata al vertice di un immaginario triangolo con due luminose stelline nei pressi. Si allunga in visione distolta.
M77: galassia di forma ellittica, piccola ma discretamente luminosa, con particolare menzione per il nucleo. Collocata nei pressi dell'Equatore Celeste risulta visibile ad ogni latitudine.
NGC 936: prima che subissi l'attacco della fiera ho avuto modo di chiudere degnamente la serata con una galassia dall'aspetto incredibile, infatti è pressochè identica alla navicella monoposto guidata da Darth Vader nel primo Guerre Stellari! Vista all'oculare è una galassia di scarse dimensioni, media luminosità, di forma ovale e con un nucleo ampio e luminoso.