domenica 9 dicembre 2018

Preparate gli ombrelli! - 8/12/18

A dir la verità pensavo che in questo noviluno non sarei riuscito ad osservare: i vari impegni mi avevano già fatto saltare un paio di serate in cui il cielo notturno era niente male, mentre poi le previsioni volgevano al peggio. Ieri mattina quindi mi sono alzato un po' sconfortato, prima di vedere che tipo di giornata era: un cielo limpido, terso e trasparente come non mai, senza neanche l'ombra di una nuvola; aveva un colore azzurro intenso. Osservando il tramonto dalla "Puntabella" sul Lago Trasimeno ho potuto godere di una visione paradisiaca, in cui il giallo cedeva il posto all'indaco. A quel punto, ovviamente, avevo l'imperativo categorico di andare ad osservare.

Ho osservato dalle 20:30 alle 23:30, poi ero un po' stanco, infreddolito e soddisfatto allo stesso tempo, quindi considerando la facilità con cui posso raggiungere questa postazione osservativa me ne sono andato a letto. Compiere tre ore di osservazioni alle undici e mezzo è un risultato che solo la prossimità del solstizio d'inverno può permettere di raggiungere, oltre ad un luogo non troppo lontano. Ancora una volta ero dalle parti di Cortoreggio, sopra Terontola. Siamo a circa 500 m di altezza e le mappe dell'inquinamento luminoso sostengono che c`è un SQM di 21,12; io non ho effettuato nessuna rilevazione in questo senso, avendo invece misurato una temperatura di 4 gradi e un'umidità dell'87% subito prima di andarmene. In proposito il cielo progressivamente si è un po' schiarito per colpa dell'umidità, ma devo dire che era veramente uno spettacolo, con miriadi di stelle e anche le costellazioni più deboli risultavano ben visibili. Lo strumento era sempre il mitico Dobson Gso Deluxe 250/1250. Comunque la vera notizia è che ho osservato senza il minimo disturbo esterno di uomini o animali e che ho rintracciato tutti gli oggetti della lista osservativa fin dove sono riuscito ad arrivare: è filato tutto liscio, quindi essendo abbastanza pessimista ora come minimo mi aspetto che piova per almeno tre mesi senza mai smettere!

NGC 1501: dopo aver individuato la costellazione della Giraffa ho seguito una strisciolina di stelline che mi hanno portato in prossimità dell'oggetto. È una nebulosa planetaria di forma ovale, abbastanza grande. A 250x si notano dei chiaroscuri al suo interno, ma la nebulosa risulta diafana. Diminuendo a 156x in visione distolta si evidenzia un anello esterno più marcato, un cerchio intermedio meno denso ed un nucleo centrale luminoso. È soprannominata "Ostrica" ed è lontana la bellezza di 4'000 A.L. dalla Terra.
NGC 1502: alla fine della predetta strisciolina di stelle è collocato questo ammasso aperto molto gradevole. Osservato a 156x mostra una media estensione. Non è molto ricco di stelle, tuttavia alcune di esse sono abbastanza luminose.
46P/WIRTANEN: probabilmente era l'unica occasione che avevo per osservare quella che giornalisticamente è stata definita la "Cometa di Natale". Dal momento che spesso i giornalisti gonfiano e distorcono notevolmente le notizie relative ad eventi astronomici temevo di rimanere deluso. E invece vi confermo che si tratta proprio di una notevole cometa. In questo momento si trova sotto la testa della Balena e grande è stato il mio stupore nel vederla molto luminosa già attraverso il cercatore ottico. Osservandola a 52x il nucleo della cometa è molto brillante; la chioma appare estremamente ampia ed il bello è che a ben guardare risulta visibile anche la coda. La nebulosità che infatti circonda il nucleo appare come stondata e compressa verso una direzione, concentrandosi in basso a destra rispetto al nucleo. Credo che prima del 16 dicembre riandrò sicuramente ad osservarla con il binocolo o con l'80ino in compagnia della signora.
NGC 246: cercando la nebulosa planetaria Teschio mi cimento in uno star hopping certosino, arrivo nel punto esatto e vedo ... niente. Solo cinque stelline. Un po' infastidito avvito il filtro UHC e con 104x appare come per magia. Anche se abbastanza ampia per un oggetto di questa categoria non risulta molto luminosa, comunque appare nettamente stagliata contro il fondo cielo ed è possibile notare dei chiaroscuri nel corpo nebulare. Delle cinque stelline di cui vi dicevo, tre vengono inglobate dalla nebulosa, mentre due rimangono fuori.
NGC 247: l'oggetto più basso sull'orizzonte osservato nel corso della serata, sempre nella Balena. Questo fattore sommato all'inquinamento luminoso della vallata ha reso la stessa un'osservazione al limite. Verifico attentamente le stelle di campo, solo che la galassia non la vedevo proprio. Poi ho notato una piccola zona di cielo più sbiadita rispetto al fondo cielo circostante, controllo e ricontrollo ed alla fine arrivo alla conclusione che lì c'è la galassia! È davvero estremamente debole. Si colloca in mezzo a tre stelle allineate ed è posta di taglio. Non so proprio cosa pensare, cinque anni fa dall'ottimo cielo di Casal di Pari ebbi una visione molto diversa, tuttavia credo di aver osservato la galassia giusta. 125x.
NGC 157: è una galassia di dimensioni e luminosità medie. Presenta una forma ellittica irregolare. È racchiusa da un triangolo di stelle e cè una stellina in basso a destra proprio all'interno del bordo della galassia. 125x.
NGC 772: galassia in Ariete dalla forma irregolare ellittica e con i bordi che paiono sfrangiati. Si tratta di una galassia interagente e da ciò deriva la sua deformità, che ricorda una "Testa di Violino". Il nucleo mostra una buona luminosità, ma anche in questo caso possiamo catalogarla come galassia intermedia per brillantezza ed estensione superficiale. Non è difficile trovarla, basta partire da Mesarthim. 125x.
M31, M32, M110: ho osservato la Galassia di Andromeda a 52x e ogni volta è come la prima volta. Per mia fortuna era molto alta in cielo ed in queste condizioni il disco galattico riempie il campo dell'oculare. Si vedono le bande di polveri che si inframezzano all'alone galattico. Il nucleo è a dir poco abbagliante. La sua forma è molto allungata ed in visione distolta pare allungarsi come se non avesse una fine. È la galassia delle galassie, un oggetto unico ed impareggiabile nella sua categoria. Mi ha molto stupito anche la visione di M110, una discreta galassia che per forza di cose passa sempre in secondo piano. M32, un palloncino di luce intensa.
NGC 404: era da tanto che non riosservavo questo capolavoro cosmico, la galassia nana lenticolare conosciuta come Fantasma di Mirach. La visione che si mostra all'oculare a 156x è quella della brillante stella Mirach, di un giallo arancio molto carico e con una grande croce di diffrazione proiettata in cielo; poco più in là, a sinistra e leggermente in alto, c'è questa galassia di forma circolare e più ampia rispetto alla stella. Il nucleo è ampio e luminoso; vi è poi un cerchio più esterno più tenue. Il nome a mio giudizio è quanto mai appropriato, in quanto il contrasto generato dalla vicinanza della brillantezza dovuta alla stella la fanno percepire come un Doppelgänger della stessa.
NGC 752: sempre in Andromeda e partendo da Almach troviamo un ammasso aperto che si distingue per grandezza e ricchezza di stelle, peraltro luminose. A 52x la pioggia di stelle riempie il campo inquadrato. È una visione molto rilassante, direi estatica. C'è una coppia ravvicinata di stelle molto luminose in alto a destra, ai margini dell'ammasso.
NGC 891: galassia vista allo zenit! Posso solo dire: stupenda. Non è eccessivamente brillante e presenta media estensione. Ha una forma molto schiacciata e allungata, più bombata in prossimità del nucleo. Si mostra alla vista perfettamente di taglio. È immersa in un mare di stelle. Potrete non credermi, ma in distolta si vede molto chiaramente la sottile banda di polveri che la divide a metà per tutta la sua lunghezza e poi si allunga ancora! 125x.
M1: spostandoci nel Toro non ci possiamo esimere dall'osservare la Nebulosa Granchio, il resto della supernova esplosa nell'anno 1054. A  me è sempre parsa un oggetto strano, connotato da un'elevata densità nebulare e dai bordi variabili a seconda dell'angolo visuale in cui la si osserva. A 156x e con il fitro UHC si evidenziano dei leggeri chiaroscuri.
M42, M43: vedo Orione e ho già avvitato nell'oculare il filtro UHC, secondo voi come è andata a finire? Pur essendo ancora bassa sull'orizzonte è una visione trascendentale. Quei lembi di materia sospesi nello spazio sembrano avere una pesantezza, una consistenza ed una tridimensionalità del tutto peculiare. Sempre emozionante il Trapezio di stelle al centro. Da osservare con molta calma e in condizioni migliori durante quest'inverno, non vedo l'ora.
NGC 1746, NGC 1758, NGC 1750: tutti i predetti oggetti compongono un unico enorme ammasso aperto di stelle, tanto che ho optato per i 42x. Si contraddistingue per un'elevata densità stellare, nonchè per la varietà delle sue componenti. In particolare cinque o sei stelle spiccano per la loro brillantezza. Una visione molto piacevole.
NGC 1807, NGC 1817: qui ci troviamo dinnanzi un doppio ammasso aperto. Osservandolo a 52x contiamo un numero non esagerato di stelle, pur risultando nel complesso luminoso. Personalmente la particolare disposizione stellare, raggruppate a formare due ovali a forma di goccia, mi ha ricordato gli occhi di un alieno!
NGC 1647: un altro ammasso aperto notevole, sempre osservato a 52x. Composto da stelle abbastanza luminose e molto esteso, si sviluppa maggiormente in senso orizzontale. Esattamente al centro è sormontato da una stella molto più luminosa rispetto a tutte le altre.
IADI: è risaputo essere un ammasso aperto che si presta più alle osservazioni binoculari che non a quelle telescopiche, tuttavia rimane in ogni caso superlativo. A 52x bisogna sorvolarlo da parte a parte per osservarlo integralmente e quindi siamo costretti a scoprirne una parte alla volta. Così prima ho inquadrato Aldebaran, topazio giallo librato in cielo, brillantissima; poi è stata la volta di tutte le altre stelle, pure molto luminose, ma che comunque non possono in alcun modo reggere il confronto con Alpha Tauri, l'occhio del Toro.
M45: le Pleiadi, le Sette Sorelle, non hanno certo bisogno di presentazioni. Dirò soltanto che a mio parere non sono stelle, ma diamanti di luce purissima che trafiggono il firmamento e trascinano la mente verso universi sconosciuti. Sette o otto stelle sprigionano una luce incomparabile ed il ricchissimo campo stellare crea una sensazione di immersività totale. 52x.
NGC 1514: una nebulosa planetaria tutt'altro che facile da individuare. Partendo da Atik arrivo nel punto in cui dovrebbe trovarsi, ma anche in questo caso a bassi ingrandimenti vedo solo stelle. Avvito dunque il filtro OIII e da subito si evidenzia un alone circolare di media estensione che circonda quella che prima sembrava una nuda stellina. 156x.
NGC 869, NGC 884: una visione indescrivibile a 52x. Miriadi di stelle si dipanano dagli addensamenti centrali di questi due ammassi aperti e si propagano in ogni dove. Stelle di ogni dimensione e colore riempiono per intero il campo visuale. Sicuramente uno dei grandi gioielli del cielo notturno. Pur non avendo la forza di completare la lunga lista di oggetti nel Perseo, il Doppio Ammasso non me lo potevo perdere.