ABBIGLIAMENTO E SICUREZZA

Potrebbe sembrare esagerato dedicare tanto spazio ad argomenti per così dire secondari rispetto all'osservazione astronomica. E invece sono questioni essenziali, che se affrontate nel modo giusto permettono di evitare inutili rischi o addirittura di prevenire disgrazie.

 ABBIGLIAMENTO

Quanto sarà mai freddo? Mi vesto con un giubbotto molto caldo e sono al posto! E invece non funziona così. Non vi rendete neanche conto di quanto può far freddo di notte. La posta in gioco è la vostra stessa vita: l'ipotermia può essere determinata da un abbigliamento inappropriato e se ne ignorate i sintomi iniziali, della serie "un po' di freddo lo posso sopportare" o "che vuoi che sia qualche brivido" correte il rischio di entrare in una spirale dalla quale potreste anche non uscirne. Infatti in un secondo stadio potreste addirittura entrare in stato confusionale, addormentarvi accidentalmente, avere la coscienza obnubilata, e cioè arrivare ad un punto di non ritorno. Ci vado giù pesante perchè ho visto persone presentarsi ad una nottata di osservazioni astronomiche all'aperto in pieno inverno, dopo mille avvertimenti di vestirsi particolarmente pesante, in felpa, senza neanche un giubbotto!

Perchè l'astofilo in particolare deve porre particolare attenzione al freddo? Anzitutto perchè dovrete rimanere esposti al freddo per intere ore. Non solo, in questo lasso di tempo non compierete nessuna attività fisica, neanche quel semplice camminare che potrebbe mantenere il vostro organismo al caldo; per lo più starete fermi invece, e di conseguenza sentirete molto più freddo. C'è poi da considerare che, se ne hanno la possibilità, spesso gli astrofili si recano ad osservare in alta montagna per sfuggire all'inquinamento luminoso, ed è lapalissiano ricordare quanto può essere glaciale la temperatura di notte in questi luoghi. Ma il nemico numero uno è il vento, che è in grado di aumentare a dismisura il freddo percepito rispetto alla reale temperatura.

Come accorgimenti generali vi consiglio senza remore la classica corroborante bevanda calda conservata nel thermos: non solo è piacevole fare una piccola pausa, ma vi aiuterà a rimanere al caldo. Inoltre se avete l'automobile nelle vicinanze entrateci per qualche minuto, anche il semplice essere in un luogo chiuso, riparato dal freddo e dal vento aiuta molto; se proprio siete pesantemente infreddoliti prendetevi il vostro tempo, accendete l'auto e scaldatevi con l'aria calda.

Indumento per indumento vediamo quale potrebbe essere un abbigliamento adeguato per andare ad osservare in luoghi di per sè non particolarmente glaciali. Se intendete andare ad osservare in pieno inverno in alta montagna, per farla breve e senza scherzare, vestitevi da capo a piedi come se doveste partire per una lunga spedizione polare. Invece per una ventosa e gelida notte invernale in collina questo abbigliamento dovrebbe andare:

  • Scarpe: Iniziamo dal basso, che poi è il punto più sensibile in assoluto. I piedi si gelano che è una meraviglia. Le scarpe devono avere due requisiti. In primo luogo devono essere impermeabili al 100%: la notte è la madre dell'umidità, e soprattutto se osservate sopra un bel prato, il che è auspicabile, vi renderete conto che vi si bagnano i piedi se le vostre scarpe non sono adeguate. Piedi bagnati, piedi congelati! In secondo luogo devono essere calde, guarda un po': io ho un paio di scarponi foderati in pelliccia che in questo senso sono ottimi.
  • Calzini: lo so, mi direte che esiste chissà quale tipo di calzini tecnici termici. Io però sono un campagnolo, e più semplicemente mi infilo due paia di calzini uno sopra l'altro, e di quelli pesanti per giunta. Mi raccomando, un solo paio di calzini, quando è freddo, non basta!
  • Pantaloni: andare in jeans non è una buona idea. Una soluzione potrebbe essere quella di procurasi un paio di pantaloni pesantemente foderati. Li potete trovare al mercato alle bancarelle di articoli di abbigliamento militare. Questo genere di pantaloni sono molto caldi e perfettamente adatti allo scopo, inoltre non costano molto.
  • Maglia della salute: perchè no? Ce l'hanno insegnato fin da bambini che protegge dal freddo. Rigorosamente in lana, che è più calda, e pazienza se prude un po'.
  • Maglina a maniche lunghe: come tessuto consiglio il Pile, è molto caldo e non troppo spesso. Una maglina tradizionale rischia di essere troppo poco calda.
  • Golf: anche qui la scelta migliore è il Pile, eviterete così di dover indossare un golf di lana, il quale potrebbe impacciare i vostri movimenti perchè troppo spesso, oppure perchè magari dopo qualche lavaggio inizia a stringervi. Il Pile ha anche il pregio di non restringersi.
  • Giubbotto: qui abbiamo diverse scelte, infatti o ci procuriamo un giubbotto lungo stile Parka che sia molto imbottito, magari di piume d'oca, oppure possiamo optare per un giubbotto da sci, che se di qualità è altrettanto caldo. Io spesso non resisto alla tentazione ed indosso il Woolrich, che anche se costa una cifra importante è davvero tanto tanto caldo. 
  • Sciarpa: la sciarpa è necessaria se il vostro giubbotto non vi copre al meglio nella zona del collo. Io comunque vi consiglio di trovare un giubbotto adeguato, con il cappuccio e la possibilità di sigillare bene la zona del collo, perchè la classica sciarpa di lana lascia passare il vento, e sentire i spifferi alla nuca non è per nulla piacevole.
  • Guanti: la scelta dei guanti è di un'importanza fondamentale, infatti le mani al pari dei piedi sono un punto molto sensibile, senza contare che durante le osservazioni vi ritrovete a toccare continuamente il telescopio o la montatura, e cioè gelido metallo. Il problema è che non potete semplicemente scegliere i guanti più caldi possibile, come ad esempio quelli da sci, perchè normalmente quest'ultimi impacciano molto nei movimenti. L'astrofilo invece deve compiere centinaia di movimenti con le mani e non c'è bisogno che vi dica che se vi sfugge un oculare e vi cade per terra è un grosso problema! Un buon compromesso è quello dei guanti in pelle imbottiti: la pelle è molto morbida e permette movimenti fluidi ed una presa sicura, inoltre il vento non traspira minimamente, e l'imbottitura vi tiene le mani calde.
  • Papalina o passamontagna: un altro capo d'abbigliamento da non dimenticarsi a casa. Se la serata lo permette basta la classica papalina, ma quando è più freddo noterete che vi si ghiaccerà tutta la faccia, ed allora è meglio utilizzare un passamontagna. Attualmente li possiedo entrambi in lana ma sto pensando di trovare delle alternative, sempre per colpa del vento, che riesce ad infiltrarsi.



SICUREZZA

Se osservate nel cortile di casa potete tranquillamente sorvolare questi ragionamenti. Invece se intendete recarvi in luoghi sperduti dove il cielo è buio, e per naturale conseguenza lontano dalla civiltà, vi consiglio di prestare attenzione. Non c'è molto da dire, ma quel poco è molto rilevante.

In primo luogo è bene lasciare a qualcuno che rimane a casa indicazioni estremamente precise su dove andremo ad osservare. In questo modo per qualunque evenienza sapranno dove cercarci. Per esempio potete indicare a questa persona in una cartina geografica la vostra posizione, e ancora meglio potete lasciargli le precise coordinate geografiche. Oggi poi esistono delle app per lo smartphone che monitorano in tempo reale la nostra posizione, ed un nostro conoscente può così controllarla online.

In secondo luogo è consigliabile non andare da soli ad osservare. Anche un semplice malessere può diventare un grosso problema se siete da soli. Inoltre, a seconda della vostra indole, potreste non riuscire a rilassarvi adeguatamente: i nostri meccanismi istintivi di sopravvivenza ci fanno rimanere sul chi vive di notte nell'oscurità. In questo senso un compagno di osservazioni rende più gradevole la serata, mentre in tre ci si diverte proprio!

In terzo luogo tenete nell'automobile un kit di pronto soccorso. Sembra un consiglio patetico detto così. Ebbene una volta mentre stavo armeggiando con una scatoletta di cartone, una volta arrivato in un luogo sperduto per osservare, questa aprendosi di scatto mi tagliò con il bordo un dito ed iniziai a sanguinare copiosamente, in un modo che non mi aspettavo. Come un pollo non avevo nè fazzoletti nè cerotti, ma per mia fortuna un mio amico che era lì me li fornì entrambi. Tutto questo per dire che non è che vi dovete portare un defibrillatore appresso, però due cerotti e una garza sterile sì. Nel mio in particolare ci tengo un paio di forbici, garze sterili, nastro adesivo medico, cerotti assortiti, acqua ossigenata e fazzoletti.


In quarto luogo in alcune zone d'Italia vagano degli animali predatori potenzialmente pericolosi. Io sono un amante degli animali, in particolare dei cani, e rispetto nel massimo grado ogni forma di essere vivente. Però talvolta bisogna anche salvarsi la pelle. Stiamo parlando di avvenimenti altamente improbabili, normalmente gli animali selvatici sono schivi e vi eviteranno in un modo che voi neanche vi accorgerete della loro presenza, ma non del tutto impossibili; le probabilità di incappare in questi incidenti poi aumentano se osservate da soli. Cosa accadrebbe se veniste accerchiati da un branco numeroso di lupi affamati? Peggio ancora quei casi in cui un animale abbia dei cuccioli, vi vedrebbe come una minaccia e vi attaccherebbe: e potrebbe essere un cinghiale con le zanne o peggio ancora un orso con i suoi artigli. Anche gli animali domestici possono essere un pericolo, come ad esempio i cani: se un cane è aggressivo la colpa è solo del padrone, purtoppo però sono casi che avvengono, e spesso questi cani vengono lasciati girovagare liberamente per le campagne. Ho visto personalmente dei cani di stazza enorme girare liberamente di notte, e conosco personalmente gente che ha subito morsi con ferite molto gravi. Non solo, ho anche visto branchi di decine di cani randagi girovagare per le campagne. Cosa fare per rimanere al sicuro? Rifuggendo da certe opinioni che si leggono in giro, di gente che va ad osservare al telescopio portandosi dietro una pistola, quello che potete fare è dotarvi di un buon bastone nodoso, io per esempio tengo a portata di mano un grosso mattarello da cucina. Di sicuro non vi salverà da un branco di lupi famelici, ma potrebbe creare quell'elemento sorpresa che vi permette di arrivare in auto e di barricarvi dento!