venerdì 20 marzo 2015

Eclisse dell'Equinozio - 20/3/15

Oggi cade l'equinozio di primavera, ma cosa ancora più importante c'è stata una meravigliosa eclisse parziale di Sole. Non potevo assolutamente lasciarmi sfuggire l'occasione e mi sono attrezzato al meglio per l'osservazione. Dico subito che sono stato molto fortunato perchè il tempo era magnifico e l'atmosfera era calmissima, il che come vedremo, mi ha permesso di osservare nel migliore dei modi possibili la nostra stella. Ho deciso di godermi l'eclisse con un mio amico astrofilo di Foiano, Roberto, ed abbiamo passato una mattinata molto piacevole, tutta chiacchiere tra astrofili e splendide osservazioni. Inoltre c'era anche la mia ragazza, l'Adina: non so cosa farei senza di lei, che mi aiuta e controlla che io, preso dalla foga, non combini qualche casino dei miei. Il luogo di osservazione era in un bel prato a casa di Roberto.


Per osservare il Sole ho utilizzato: il mio Intes-Micro MN 68 152/1216 con un filtro in Astrosolar a piena apertura; il mio binocolo Breaker 7x35 con filtri in Astrosolar; occhialini di cartone autocostruiti, sempre usando l'Astrosolar. Roberto invece aveva uno Sky-Watcher 80/600, schermato con l'Astrosolar, con il quale si è dedicato all'astrofotografia, e con cui alla fine ha anche osservato. Finalmente ho avuto l'occasione di testare il cercatore a foro stenopeico che avevo realizzato, e sono stato contentissimo nel constatare che è precisissimo: quando il puntino di luce, peraltro molto evidente, era al centro dello schermino apposito allora il Sole era anche centrato nell'oculare. Per chiudere l'argomento, ho usato anche un filtro neutro ND 0,6 il quale ha scurito l'immagine quel tanto in più che bastava, in modo da poter leggere bene i dettagli senza rimanere accecati.


Parlando dell'osservazione in se è stata davvero un'emozione vedere, al telescopio, l'inizio dell'eclisse, con la Luna che si profilava sempre più sul disco solare. Quando la Luna ha iniziato ad avanzare si è reso evidente che il bordo lunare non era liscio, bensì ondulato a causa dei crateri sulla sua superficie; ciò contribuiva non poco alla spettacolarità della visione. Assemblare un telescopio così fisicamente è impegnativo, si tratta di un bestione pesante su una montatura massiccia, quindi durante il progredire dell'eclisse ho cercato di godermi anche il Sole in sè, non potendo ripetere questa osservazione in maniera rapida ed indolore. Quando ho iniziato a concentrarmi sul disco solare ho capito che c'era un seeing fantastico. Per prima cosa si notava la granulazione sulla fotosfera, ma non era un dettaglio difficile da osservare, anzi era molto netta e si presentava a bassi ingrandimenti come una coltre di polvere finissima e fittissima sulla superficie del Sole. Io non avevo mai osservato prima la granulazione, e sono rimasto estasiato da questa visione. Questa miriade di micro-granuli dava proprio la sensazione di osservare una foto in una rivista del Sole in luce bianca. Poi ho iniziato a concentrarmi sull'unica macchia solare degna di nota visibile. Non potevo credere ai miei occhi, l'immagine presentava un dettaglio incredibile: l'ombra della macchia era frastagliata e si vedeva la più piccola insenatura; la penombra era invece tutta sfrangiata; in basso a destra rispetto alla macchia c'era un poro. Ma ci torneremo, infatti in seguito l'ho riosservata ad alti ingrandimenti. A proposito degli ingrandimenti ho variato dai 60x ai 240x circa. Alle ore 10:10 la macchia solare in questione era quasi stata coperta dalla Luna, macchia che poi è stata del tutto occultata alle 10:15. A destra della macchia era visibile una facola, e c'era anche un piccolo poro. In proposito le facole si stagliavano nettamente sulla fotosfera: ce n'erano vari gruppi, per esempio erano presenti a destra ed in alto a sinistra; avevano un aspetto che ricordava quello delle smagliature sulla pelle. Verso le 10:27 c'è stato il massimo dell'eclisse, ed osservando all'oculare si percepiva senza difficoltà: il Sole era veramente molto coperto! Dopo un po', alle 10:50 una piccola macchia solare è emersa a sinistra della Luna; sicuramente in precedenza non l'avevo notata a causa delle sue dimensioni. Ieri era presente anche un'altra macchia solare, posizionata in alto a sinistra; oggi era sparita ma si poteva notare ciò che ne rimaneva, aguzzando la vista. Alle 11:32, complice un seeing stabile e stratosferico, mi sono dedicato all'osservazione della solita macchia solare, che nel frattempo era riemersa. A proposito, vederla rispuntare è stato molto emozionante. Comunque non ci sono andato per il sottile, ed ho usato 240x. La visione era fantastica. La penombra mostrava i filamenti, ed il suo bordo era totalmente zigzagante, e si poteva osservare veramente nel minimo dettaglio. L'ombra poi era molto irregolare, direi che la macchia solare era a circa metà del suo percorso evolutivo, e si potevano apprezzare anche qui i confini molto netti con la penombra. Non solo, un ponte luminoso ben visibile si incuneava all'interno dell'ombra. Complessivamente la qualità dell'osservazione con l'MN 68 è stata oltre ogni aspettativa, ed in particolare la granulazione mi ha colpito per la dimensione infinitesimale dei singoli granuli, unita ad una altissima chiarezza di lettura complessiva della stessa. Ogni tanto ho osservato anche al binocolo, comunque: si tratta di un binocolo economico con un trattamento antiriflesso che lascia a desiderare; ciononostante è stato molto complementare al telescopio, dando quel senso di tridimensionalità che mancava, e dunque ha fatto la sua figura. Con un piccolo 7x35, già si notava bene la macchia solare presente. Sinceramente gli occhialini non li ho neanche toccati, considerando gli strumenti a disposizione. 

Sky-Watcher 80 ED - Roberto Dori
Per concludere è stata una mattinata memorabile, durante la quale ho osservato un fenomeno impressionante, e l'ho fatto nel migliore dei modi possibili; inoltre l'ho fatto con un'ottima compagnia, con la gioia di condividere con qualcuno lo spettacolo lassù. E se ci aggiungete che c'erano birra e pasticcini, direi che non si potrebbe essere più felici di così!

venerdì 13 marzo 2015

Lotta contro il tempo! - 12/3/15

Ieri sera in realtà sarei dovuto rimanere al caldino a casa, ma era oltre un anno che non osservavo i "batuffoli" lassù, e ho visto che il tempo nelle prossime due settimane volgeva al peggio quindi come un pazzo all'ultimo momento sono partito all'avventura. In questi giorni sto cercando un compromesso tra un cielo abbastanza buio ed allo stesso tempo non eccessivamente distante da casa mia, e credo di averlo trovato vicino a Montisi; ho già parlato con i proprietari della terra dove vorrei andare e mi hanno dato il via libera, anche se ci sono sei pastori maremmani enormi che fanno la guardia alle pecore lì vicino, e sono leggermente intimorito! Però ieri non mi sembrava carino andare subito lì, lo stesso giorno che ho chiesto il permesso. Così sono andato nel mio vecchio sito vicino a Montepulciano Stazione, che purtroppo ha diversi problemi quali ad esempio animali in abbondanza e macchine di passaggio che alzano la polvere; ma il problema più grave è un certo deterioramento del cielo che ho notato, a causa dell'inquinamento luminoso. Forse dipendeva anche dall'umidità, lì in pianura è sempre elevata, ieri sera ha raggiunto circa il 70%, con una temperatura di 0°, mentre il vento era quasi del tutto assente. Come al solito vi racconto le mie disavventure. Per fortuna non sono passate auto ma ad un certo punto ho sentito dei rumori impercettibili, così ho puntato la mia torcia bianca ed ho iniziato a fare chiasso, e due animali neri grossotti, forse cinghiali, hanno iniziato a correre all'impazzata scappando, ed io mi sono preso un bello spavento. Un altro problema è stato il ghiaccio, ad un certo punto mi si è ghiacciata addirittura la lente dell'oculare, e comunque alla fine l'umidità faceva appannare tutte le lenti alle quali avvicinavo l'occhio, a causa del calore del viso; i miei sistemi anti-umidità hanno retto però, anche se in queste condizioni con gli oculari mezzi appannati gli oggetti del cielo profondo tendono a scomparire e la qualità delle osservazioni scema. Ma perchè questo titolo? Perchè ho iniziato ad osservare circa alle 21:30 e all'1:00 sorgeva la Luna, quindi è stata una sfida riuscire ad osservare tutta la mia lunga lista, senza allo stesso tempo essere frettolosi. Bene, vediamo come è andata!

NGC 2261: Preparatevi ad un tour di oggetti molto bassi sull'orizzonte, e cominciamo dalla costellazione dell'Unicorno. Il primo oggetto che ho osservato è stata la nebulosa Variabile di Hubble: il nome è tutto un programma, infatti è famosa proprio per cambiare forma e intensità luminosa nel corso del tempo. Ieri sera era ben visibile ed è un gran bell'oggetto da osservare, infatti assomiglia molto alla classica cometa, con la chioma e la coda di polveri. La nebulosa è abbastanza piccola e di media luminosità. L'ho osservata tra i 156x e i 208x.
NGC 2237 e NGC 2246: Si tratta della famosa Nebulosa Rosetta. I due numeri NGC fanno riferimento allo stesso oggetto dunque, ed in particolare a due diverse aree di nebulosità. Utizzando 52x possiamo apprezzare un ammasso aperto esteso che, anche se non troppo denso di stelle, è piacevole da osservare grazie alla brillantezza delle stelle che lo compongono. Aggiungendo un filtro O-III all'oculare le cose cambiano, e si possono notare delle striature, o meglio un alternarsi di chiaroscuri, che effettivamente richiamano alla mente l'immagine di una rosa. Con un filtro UHC si ottengono risultati inferiori a mio avviso.
NGC 2232: Questo ammasso aperto per essere trovato richiede un salto stellare non facilissimo, consiglio di partire da Sirio per poi dirigersi verso l'alto. Non è composto da un gran numero di stelle, purtuttavia è gradevole perchè le relative stelle sono abbastanza luminose. Una stella in particolare spicca sulle altre per il suo sfavillio. Osservato a 69x.
M50: Ecco un ammasso aperto evidente già con un binocolo 10x50. Col telescopio l'ho osservato tra i 78x ed i 104x. Ricorda molto la testa di un toro in carica, infatti ci sono due scie simmetriche di stelle che partono dall'ammasso e che sembrano un paio di enormi corna; guardando delle immagini su internet non sembra ma ieri ho avuto proprio questa impressione. L'ammasso comunque è sia esteso sia ricco di stelle.
M48: Passando alla costellazione dell'Idra troviamo un altro ammasso aperto appariscente, che riempie il campo dell'oculare a 52x. Veramente molto ampio e denso. Si può anche apprezzare il colore di alcune piccole stelle.
NGC 3242: Come vedremo più avanti il seeing non era un granchè ma qui è avvenuto il miracolo, infatti sono riuscito a spingere sui 250x su questa splendida nebulosa planetaria, purtroppo non troppo alta. Come saprete si chiama Fantasma di Giove, e ne ha ben donde in quanto appare come una grande palla, anche se a dire il vero elongata lungo l'asse Nord-Sud. Sembra proprio un Giove nebuloso e diafano. Si apprezza molto meglio in visione distolta. Tra l'altro si riusciva ad apprezzare, aguzzando la vista, il guscio esterno che la circonda, più debole rispetto al nucleo centrale più intenso. Ha una leggera tonalità azzurra.
NGC 3115: La prima galassia della serata è la Galassia Fuso nella costellazione del Sestante. La galassia è posizionata proprio di taglio, e mostra un nucleo splendente. In visione distolta si allunga molto. Peccato per la sua scarsa altezza sull'orizzonte, perchè ha un aspetto notevole. L'ho osservata tra i 125x ed i 156x.
NGC 4038 e NGC 4039: Passando nella costellazione che prende il nome dell'uccello più intelligente, e cioè il Corvo, con un pizzico di orgoglio vi racconto che sono riuscito a percepire le Antenne, che sono una coppia di galassie a spirale interagenti. Stiamo parlando di un'osservazione al limite dell'invisibile, vuoi per l'altezza vuoi per il cielo suburbano. Ho usato gli stessi ingrandimenti dell'oggetto precedente. Non si vede altro che un groviglio di nebulosità debolissimo, con dei chiaroscuri. Comunque sono sicuro al 100% di averle rintracciate.
M104: La Galassia Sombrero non è proprio nel Corvo, bensì è nella Vergine, però, essendo uno dei miei oggetti preferiti, non ho resistito ed ho dato una sbirciatina. Varrebbe la pena di fare un viaggio a Sud per poterla osservare più in alto nel cielo, dato che merita molto. La galassia appare di taglio, ed è molto allungata. Il nucleo appare più luminoso e di forma ovale. In basso a destra rispetto ad essa c'è anche una stellina.
NGC 2683: Questa è la famosa Galassia Ufo situata nella Lince, ed è un'eccellente visione. A 156x la galassia si mostra non troppo sottile, anzi spessa, ed allungata, forse leggermente asimmetrica. La brillantezza è uniforme per tutta la sua superficie. Rispetto alla galassia, in basso a destra, anche qui c'è una stellina.
M44: vicino a Giove, nel Cancro, come non osservare questo enorme ammasso aperto, visibile addirittura ad occhio nudo? Ormai lo conosco bene e l'ho osservato a soli 41x. Veramente stupendo, e tutto contenuto nel campo dell'oculare. Le stelle sono davvero luminose e colorate.
M67: da quelle parti c'è un ammasso aperto molto diverso dal precedente, ma egualmente affascinante. Osservandolo a 156x si mostra ricco di stelle, con tanti gruppetti sparsi di stelle minute. L'ammasso aperto ha dimensioni nella media.
NGC 2775: questa galassia è di aspetto circolare, con un nucleo più intenso. Non è molto luminosa, ed ha medie dimensioni.
NGC 3245: il giorno che ho preparato la lista forse avevo tendenze autolesionistiche, così ho messo in programma tre galassie nel Leone Minore, che normalmente ignoro sistematicamente. Sono rimasto soddisfatto di averle rintracciate, per mezzo di un salto stellare lungo e difficile. La prima galassia appare leggermente allungata, con un nucleo più evidente. Nonostante che l'ho osservata molto in alto nel cielo era debole.
NGC 3414: La seconda galassia è anch'essa debole, di forma circolare, e piccola. Ha un nucleo peculiare di aspetto stellare.
NGC 3486: La terza ed ultima galassia in questa costellazione è abbastanza diafana, e sempre di dimensioni contenute. Osservata a 125x. Ho proprio avuto la percezione che si trattasse di una galassia vista di fronte, come in realtà è. La forma è circolare, il nucleo luminoso e l'alone ampio.
NGC 2903: adagiata nella traiettoria dello sguardo del Leone troviamo una galassia incantevole, e facile da trovare. A 125x è allungata ma spessa, grande e luminosa. Il nucleo è ovale, e come accade spesso decisamente più luminoso.
M95: purtroppo me la ricordavo più bella, quindi sono rimasto deluso, sicuramente anche perchè da qui in poi gli oculari si appannavano. Comunque la galassia mi è sembrata circolare, piccola e poco luminosa, se non nel nucleo.
M96: un po' meglio della precedente, ma anche questa galassia è deboluccia. La galassia, sempre rispetto alla precedente, risulta più allungata e luminosa, in special modo nel nucleo.
M105 e NGC 3384 e NGC 3389: Sono un trio di galassie ravvicinate. Le prime due non sono male, abbastanza luminose entrambe e simili tra loro, anche se relativamente piccole. Osservando con attenzione sono riuscito a scorgere una terza galassia non riportata nell'atlante, ed ho visto che si tratta di NGC 3389. Essa, in visione distolta, appare ampia e molto debole.
NGC 3377: questa  galassia è situata vicino alla stella K Leonis, quindi conviene anzitutto escludere dal campo dell'oculare l'interferenza dovuta alla luce stellare. Si tratta di una galassietta debole, piccola ed allungata, con un nucleo galattico decisamente più luminoso.
NGC 3489: la galassia in questione è un pochino più luminosa della precedente, sempre allungata ma anche larga. Ha delle dimensioni ridotte.
M65: qui raggiungiamo un eccezionale trio di galassie. La prima è molto lunga e sottile, specialmente in visione distolta. Il nucleo è bombato.
M66: La seconda galassia ha uno spessore maggiore, ma è anche più corta. Come la precedente ha delle discrete dimensioni ed è brillante.
NGC 3628: La terza galassia è la più debole del Tripletto del Leone, e mi è parsa estremamente allungata.
NGC 3605 e NGC 3607 e NGC 3608: Un tripletto di galassie tira l'altro. Qui abbiamo a che fare con tre piccole galassie, di forma circolare. Una di esse, quella situata più in alto, è quasi invisibile e si vede con chiarezza solo in visione distolta. Osservate a 156x.
Giove: poco dopo che avevo osservato il Fantasma di Giove sono passato al Giove vero e proprio. Il maestoso pianeta era al suo culmine, ma il terribile seeing dei giorni scorsi, seppure in miglioramento, ancora non è scomparso del tutto e si capiva che era meglio lasciar perdere l'osservazione.

Verso la fine della mia lista volavo, per riuscire a completarla, e vedevo l'orizzonte ad Est sempre più illuminato. Ma come per magia ce l'ho fatta, e dopo aver caricato tutto in macchina ho visto sospesa sui colli in cielo un'enorme falce di Luna, una visione magnifica. 

Cieli Sereni.

venerdì 6 marzo 2015

Un seeing terribile - 6/3/15

Dopo oltre un anno di astinenza ho percepito prepotente il richiamo della volta stellata e pur sapendo che le condizioni non erano ottimali per fare quello che stavo per fare ... l'ho fatto lo stesso. Negli ultimi giorni qui in Toscana c'è stato un vento fortissimo, ed anche se stasera era un po' calato era abbastanza scontato che il seeing fosse pessimo, solo che non mi aspettavo di raggiungere certi livelli. Se dovessi valutarlo direi che eravamo al livello 2 della scala Pickering A: le stelle ribollivano vorticosamente e raramente si vedeva una parvenza di dischetto. D'altro canto con la Luna piena alta in cielo non è che potessi dedicarmi all'osservazione degli oggetti del cielo profondo, quindi ho optato per le stelle doppie, oltre che per Giove e la Luna. Mi sono detto: proviamoci! Ho quindi assemblato il "mastodonte", e cioè l'Intes-Micro MN 68 nel campo sotto casa mia ed ho cominciato ad osservare...

C/2014 Q2 (Lovejoy): certi oggetti è destino che non li osservi quasi mai. Tra questi sono da annoverare Marte e le comete appunto. Il tempo di osservare questa famosa cometa è passato ormai ma io ho voluto tentare lo stesso, non foss'altro per vedere cosa mi sono perso. Con un telescopio di 15 cm e la Luna piena non è che sia stata un'osservazione eccezionale, però è stata interessante. La cometa è visibile già con un binocolo 10x50 come un batuffolo sfuocato. All'oculare, usando 120x, appare come una nebulosità diffusa di forma circolare, leggermente asimmetrica, con un piccolo nucleo più luminoso.
Iota Cassiopeiae: rileggendo i miei vecchi appunti circa l'osservazione di questa stella tripla non posso lamentarmi. Ad inizio serata il seeing non era neanche malaccio malaccio, poi è andato peggiorando. A circa 240x era ben visibile una seconda stella più piccola di colore rosso scuro in basso a destra. Ma guardando con la massima attenzione si percepiva qualcosa in alto a destra, proprio a ridosso della primaria. Io per scrupolo ho appuntato con un punto interrogativo anche questa terza stella nel disegnino che mi sono fatto sul momento, ed effettivamente la posizione corrisponde perfettamente con quella della terza componente. Comunque non si trattava di una visione chiara, anzi al limite del discernimento; non mi sarei stupito se in quel punto non ci fosse stato niente di niente. La primaria mi è parsa di colore bianco.
Alpha Ursae Minoris (Stella Polare): sono un bel po' arruginito come astrofilo, quindi ho scelto dei bersagli facili stasera. Come omettere dunque la stella che è stata il faro di ogni marinaio dall'alba dei tempi fino ad oggi? Non si tratta di una doppia difficile da risolvere, ci si riesce bene già a 150x. La stella principale mi è sembrata di un color crema, mentre la compagna di colore celeste. Da notare che quest'ultima è ben più piccola rispetto all'altra. 
Struve 1695: dalle parti della brillante Alioth dell'Orsa Maggiore c'è questa stella doppia, che è intrigante anche se mi ha fatto penare per risolverla. Sono stati necessari 200x e quei rari fortuiti momenti di buon seeing. La stella secondaria, rossiccia, appare proprio a ridosso della primaria bianca, in basso a sinistra, adagiata sull'anello di diffrazione.
Zeta Ursae Maioris (Mizar e Alcor): ahimè, il tempo passa e la mia vista martoriata da miopia e miodesopsie non discerne più ad occhio nudo il cavallo ed il cavaliere, sotto questo cielo rischiarato da Luna ed inquinamento luminoso. Ma la loro bellezza al telescopio resta immutata anche con questo seeing penoso, ed osservare in un unico campo Mizar, risolta in una componente gialla ed in una bianca, con Alcor all'altra estremità, e con il contorno di ulteriori stelline, risulta appagante e rilassante, un tonico per l'anima.
Alpha Geminorum (Castore): un altro spettacolo mozzafiato, due stelle eccezionali per il loro bianco accecante, due diamanti lucenti incastonati nello spazio. Osservate a 200x. Osservando attentamente una stella è leggermente più piccola dell'altra.
66 Cancri: la stella doppia più difficile da risolvere della serata. A 200x si notava accanto alla stella principale bianca, una piccola stellina blu cobalto, posizionata a destra e leggermente in basso. Date le condizioni è stata una soddisfazione riuscire ad osservarla.
Iota Cancri: è una stella doppia di rara bellezza in virtù del contrasto di colori delle due componenti, la primaria color arancio e la secondaria color celeste. Non è di difficile risoluzione, già a 150x è ben separata.
Phi2 Cancri: una stella doppia notevole. A 150x le due stelle sono separate da un capello sottile, sono praticamente a contatto. Le stelle poi sono perfettamente simmetriche tra loro quanto a grandezza. Da notare che sono due stelline molto piccole.
Giove: visione veloce di questo maestoso pianeta, oltre alle bande non si notava null'altro. C'era però un curioso allineamento dei satelliti galileiani, che si trovavano tutti a destra rispetto al pianeta.
Luna: una sbirciatina alla Luna quasi del tutto piena. In realtà è stato utile per appurare quanto era terribile il seeing, mai vista una cosa del genere! Ho avuto addirittura paura di avere il telescopio tremendamente scollimato, ma dopo aver controllato era tutto in ordine.