giovedì 12 dicembre 2013

Luna e Giove nel nebbione - 11/12/13

Una serata compromessa fin da subito dalla coltre di nebbia che si è alzata e che ha portato l'umidità se possibile anche oltre il 100%! Però il cielo stellato, seppure con diversa foschia, continuava a vedersi, così ho deciso di osservare nonostante tutto.

Come telescopio ho optato per l'MN 68. Il cercatore dopo pochissimo si è appannato irrimediabilmente ed ho subito capito che dovevo rivedere il mio programma osservativo. Ma dalle circostanze negative spesso nascono anche delle opportunità interessanti, così mi sono goduto per un paio d'ore un'osservazione di Giove e della Luna, cosa che non accadeva da tempo.

Il telescopio purtroppo non ha fatto neanche in tempo ad acclimatarsi completamente, anche perchè la ventola era sottotono a causa delle pile che la alimentavano, che erano scariche, inoltre l'inversione termica in questo periodo è notevole. Però il seeing tutto sommato era buono e nei momenti di calma atmosferica ho potuto osservare molto bene ad alti ingrandimenti. Principalmente ho osservato a 250x.

Luna:è incredibile pensare quanto sia facile osservare la Luna, che è il primo oggetto che l'astrofilo guarda; eppure non trovo mai l'occasione di osservarla degnamente. Comunque ho cercato di rimediare, e di seguito vi racconto le formazioni più suggestive su cui è naturale posare lo sguardo, ma che certo non esauriscono tutte quelle che ho osservato. L'MN 68 sulla Luna mi è proprio piaciuto perchè mostra una grandissima quantità di crateri ed altri dettagli di dimensioni microscopiche e tutti insieme creano una visione che il cervello non riesce ad apprezzare interamente, ma che allo stesso tempo mozza il respiro. Inoltre avevo spesso letto di immagini gialline di questi Maksutov-Newton ma la realtà dei fatti è un purissimo contrasto cromatico tra il bianco delle zone illuminate ed il nero di quelle non illuminate; anche questo fattore secondo me contribuisce molto ad una visione emozionante. Partendo da un'estremità della Luna ho osservato il solito Plato, al cui interno si notavano tre craterini, abbastanza definiti nei momenti di buon seeing, ed essendo quattro deduco che non sono riuscito a separare i due molto ravvicinati: niente di cui preoccuparsi considerando la Luna già bassa, gli oculari appannati ed il terminatore ormai lontano dal cratere in questione. Lì vicino, ancora più illuminata la Vallis Alpes, con la sua rima che mi sfida a notarla, e lo farà per chissà quanto tempo ancora. Vicino a Plato c'è il complesso dei monti Teneriffe, che ho osservato con piacere perchè avevo ben presente una comparazione tra diversi tipi di telescopi contenuta nel Libro dei telescopi di Ferreri che si basa su alcuni disegni proprio di questa formazione lunare. Gli Appenni lunari facevano impressione e grazie al gioco di luci ed ombre si aveva una così reale sensazione dell'altitudine che sembrava di affacciarsi dal precipizio di quegli scoscesi pendii, gettando uno sguardo sull'abisso sottostante. Vi sembra che esageri? Il Mons Huygens è alto 5400 metri! Poco più in là lo stupore non accennava a diminuire con lo spettacolo offerto da Copernicus, con il centro del cratere immerso nelle tenebre, ma i pendii circostanti contavano tantissimi crateri, solchi, increspature, da risultare del tutto martoriati. Andando oltre troviamo la Rupes Recta, una scarpata che sembra una ferita da taglio aperta, così lunga ed affusolata; si tratta di un dettaglio ad altissimo contrasto. Vicino c'è il doppio cratere Birt e nei pressi di questo c'è la delicata Rima Birt, che si mostrava in maniera chiara e dettagliata. Arrivando all'altra estremità lunare la mia attenzione è stata completamente rapita da Clavius, che si potrebbe dire essere un meta-cratere considerando la grande quantità di crateri, grandi e piccoli, impossibili da contare, che contiene a sua volta. Quanto è rilassante osservare la Luna!

Giove: l'osservazione di Giove mi ha stupito veramente, confermando la superiore qualità ottica di questo telescopio. Descrivere i pianeti non è mai facile ma ci proverò. Per prima cosa mi ha colpito la percezione delle diverse tonalità di colore, nonchè la saturazione degli stessi. Su Giove ci sono diversi colori infatti e con questo telescopio si percepiscono proprio bene, per esempio la zona equatoriale è bianca, mentre le due bande principali sono color terra di Siena. Invece le regioni polari sono più tendenti al color cachi. Purtroppo la Grande Macchia Rossa in quel momento non era visibile perchè dal lato opposto del pianeta. La banda equatoriale settentrionale presentava delle ondulazioni molto evidenti. Nel bel mezzo della zona equatoriale, tra le due bande, c'era un festone che sembrava una virgola nera, che si notava con qualche difficoltà e che si originava proprio dalla NEB. Molto dettagliata anche la banda equatoriale meridionale (SEB). Con nettezza si distingueva anche la banda temperata settentrionale, e salendo il polo Nord del pianeta aveva una tonalità di un marrone chiaro uniforme. Interessante la visione del polo Sud del pianeta dove solo ad un'estremità del pianeta si vedeva un principio di sottile banda ben marcata che però subito si interrompeva, e sopra ad essa una striscia sottile più chiara, mentre per il resto aveva quella identica tonalità marroncina anch'esso. In generale ho molto apprezzato la facilità con cui tutti i vari particolari erano leggibili e non vedo l'ora di ritentare l'osservazione in condizioni migliori.

martedì 3 dicembre 2013

Serata perfetta ma artiglieria leggera! - 3/12/13

Che cielo che c'era stasera, limpidissimo ma senza vento e senza un filo d'umidità, un sogno per gli osservatori del cielo profondo! Però non avevo intenzione di fare una trasferta impegnativa così mi sono piazzato sotto casa mia in un campo ad osservare la volta stellata con lo Startravel 80/400. Ma non sono mancate le soddisfazioni, anche il piccoletto infatti si difende bene. Ho osservato per circa due ore, dalle 21 alle 23, dopo a dirla tutta mi ero congelato i piedi quindi sono ritornato al calduccio. Ecco cosa ho osservato:

M39: inizio da un classico intramontabile nel Cigno anche se a dire il vero stava quasi tramontando a quell'ora! Comunque è un ammasso aperto notevole. Ha una forma triangolare e al suo interno sono presenti non troppe stelle ma molto luminose. Osservato a 50x.
NGC 7243: a 80x si presenta come un ammasso aperto di stelle divise a gruppetti. Alcune stelle spiccano sulle altre per la loro luminosità. Ha una densità stellare nella media.
NGC 7209: questo ammasso aperto, poco distante dal precedente e sempre nella Lucertola, è composto da diverse stelle, che però sono deboli e fine. Ha un aspetto compatto. Osservato ad 80x.
8 Lacertae: si tratta di un bel sistema stellare multiplo infatti nelle immediate vicinanze della coppia AB, ben separata a 125x e le cui componenti mi sono sembrata una giallo/verde chiaro e l'altra celeste scuro, si possono notare altre sei stelle nei pressi.
M31 e M32 e M110: ho osservato la splendida galassia di Andromeda quasi allo zenit. A 16x appare lunghissima, specialmente in visione distolta. M32 pare una stella a questi ingrandimenti mentre M110 è debole. A 33x emergono tante stelle di contorno sul cielo, che appare più nero; anche se si perde la visione d'insieme però tutti e tre gli oggetti diventano più luminosi, in particolar modo il nucleo di M31.
Alpha Andromedae: in un primo momento credevo di non riuscire a scorgere la compagna di questa luminosa stella. Ma poi, usando 125x, mi sono accorto che in basso leggermente a sinistra c'era una stellina debolissima visibile in visione distolta.
Gamma Andromedae: questa stella doppia non delude mai, con le componenti luminose e di colore giallo/arancio e celeste. Una delle stelle doppie più belle del cielo senza alcun dubbio.
6 Trianguli: senza farvela troppo lunga e complicata sapevo che teoricamente l'ingrandimento minimo necessario per separare una stella doppia con tale separazione (3,8") è 126x. Quindi, volendo verificarlo in concreto, usando 125x, sono rimasto soddisfatto quando mi sono accorto che praticamente a ridosso della piccola stella primaria, giacente sull'anello di diffrazione, si trova la ancora più piccola compagna, che mi è parso avere un colore rosso chiaro.
M33: alla fine si vede abbastanza bene! Nel senso che si nota una nebulosità circolare più decisa al centro, e se si passa alla visione distolta si vede che la galassia Triangolo si allunga. A 16x si apprezza la visione anche perchè c'è un bel campo stellare circostante.
MEL 20: un enorme e magnifico ammasso aperto di stelle che occupa tutto il campo reale di 4°, e quasi non basta.  L'ammasso è molto ricco nonostante le dimensioni e su tutte le stelle si distingue la luminosa Mirfak in alto a destra, ma c'è anche una coppia ravvicinata di piccole stelle in basso a sinistra che hanno un contrasto di colori simile ad Albireo.
NGC 869 e NGC 884 e STOCK 2: a 16x si ottiene una visione incredibile del Doppio Ammasso del Perseo perchè non solo si vedono i due ammassi insieme ma anche il vicino ammasso aperto Stock 2, il tutto nel campo dell'oculare, con stelle ovunque. Ingrandendo il Doppio Ammasso maggiormente, a 50x, emergono più stelle, alcune finissime e vicine, molte colorate; nel complesso è ricchissimo di stelle.
Eta Persei: intorno alla primaria si possono notare cinque ulteriori stelle, di cui una vicina in alto a destra solo dopo un po' di tempo trascorso all'oculare e solo in visione distolta.
M36 e M37 e M38:  ho osservato gli ammassi aperti dell'Auriga tutti a 80x. M37 è ricco di stelle, ed in distolta migliora molto. M36 mostra l'evidente forma a stella marina che avevo già notato. M38 invece mi è sembrata una farfalla!
M45: le Pleiadi sono semplicemente meravigliose! Sarà per l'estensione dell'ammasso aperto, per la luminosità abbagliante delle stelle, per la loro copiosa quantità ... rimane il fatto che sono tanto belle! Le ho osservate a 16x.
Iadi: questo ammasso aperto, sempre situato nel Toro, è più un oggetto da binocolo. In realtà non mancano le stelle luminose, una su tutte Aldebaran, ma sono troppo rade e sparpagliate su una porzione di cielo troppo ampia. Nonostante questo però fanno la loro figura.
M35: una rapida occhiata a questo stupendo ammasso aperto nei Gemelli, sorvolato a 16x. Sembra una spolverata di zucchero a velo sul nero dello spazio. Si vede che è composto da tante stelle, che aumentano prepotentemente in distolta.
M42 e M43: la nebulosa d'Orione è impressionante anche con un piccolo telescopio. Usando 50x ed un filtro UHC si può osservare una grande quantità di nebulosità, specialmente nella zona del Trapezio. Ben visibile la rientranza nera. Il filamento si nota meglio in visione distolta. Si nota anche M43, seppur molto debolmente.
Theta1 Orionis: questa sistema stellare multiplo è ben conosciuto: è il Trapezio dentro M42. Con lo Startravel a 125x si possono osservare quattro stelle.
CR 70: è un ammasso aperto molto esteso situato al centro della Cintura di Orione. A 16x si può osservarlo nel migliore dei modi, infatti oltre alle tante stelle che lo compongono si gode anche della visione della Cintura di Orione tutta contenuta nel campo, e avanza anche dello spazio. Sempre a questi ingrandimenti si notava anche la compagna di Mintaka.

venerdì 29 novembre 2013

Che freddo! - 28/11/13

Fortunatamente sono riuscito ad osservare diversi oggetti del cielo profondo, ed alle soglie di Dicembre non è un risultato cattivo considerando il meteo. Tutta la giornata il cielo era limpidissimo così che non potevo rinunciare a questa grande opportunità, e la notte è stata ugualmente molto trasparente. Il cielo era quello di Casal di Pari, ed era quasi ai massimi livelli di sempre: buio e trasparente. Questo era reso possibile da un vento fortissimo che ha sferzato tutta la sera il colle dov'ero e che mi ha causato diversi grattacapi. Anzitutto ho dovuto piazzarmi vicino all'auto perchè gli atlanti svolazzavano impazziti sul tavolino e li ho dovuti mettere dentro, poi il telescopio era come una grande vela al vento e purtroppo nulla poteva contro quella veemenza, così che vibrava il giusto e gli ingrandimenti massimi sfruttabili si sono attestati sui 150x, oltre le vibrazioni rendevano impossibile l'osservazione. Ma soprattutto ... che freddo! Ero però preparato a climi artici, vestito in modo pesantissimo e quindi non ho patito più di tanto anche se il vento alla fine mi aveva stordito. La mia ragazza si è sacrificata ed è venuta a farmi compagnia in quel luogo sperduto, anche se è rimasta chiusa in macchina a fare le sue cose perchè è fifona e freddolosa, però aveva portato un thermos con il Tè caldo ed è stato un toccasana. All'inizio ho rischiato di porre subito fine alla serata: la lista con tutti gli oggetti da osservare è volata via portata dal vento! Per fortuna l'ho ritrovata lì vicino in mezzo ad un cespuglio! La temperatura era di 1° ma sembrava -10° a causa del vento; l'umidità alla fine ha disturbato un po' facendo appannare gli oculari ma comunque al massimo ha toccato l'84%. Ho osservato dalle 20:30 fino a 00:00 perchè già avevo osservato diversi oggetti, poi era freddo ed il viaggio di ritorno lungo, infine la costellazione della Lepre che avrei dovuto osservare alla fine era proprio dietro un albero. Da quando vado in questo posto non è mai passata mezza auto di notte; ieri sera che avevo deciso di piazzarmi in mezzo alla strada ne sono passate due e una tra un po' mi mette anche sotto. A parte tutto veniamo alle osservazioni: 

NGC 891: è una bella galassia in Andromeda dalla forma molto allungata ed abbastanza luminosa. Il nucleo è bombato. Ci sono diverse stelline ai margini.
NGC 752: non così lontano dalla galassia precedente c'è questo ammasso aperto il quale ha una discreta estensione e popolazione di stelle. Alcune di esse sono disposte in modo tale che ricordano la testa di un montone.
NGC 247: passando alla Balena troviamo questa galassia che ha una forma molto allungata ma allo stesso tempo è anche larga come spessore, con un nucleo anch'esso allungato più pronunciato come luminosità.
NGC 246: questa nebulosa planetaria è soprannominata "Teschio" ed in effetti a guardarla in seguito ricorda un cranio umano. Durante l'osservazione però assomigliava più ad un'oliva, e non è tanto piccola. La nebulosità è abbastanza netta. Si possono osservare tre stelle messe a triangolo all'interno, più altre due stelle vicine fuori dalla nebulosa. L'ho osservata a 20 mm usando il filtro OIII.
NGC 936: questa galassia ha una forma circolare sia nell'alone che nel nucleo. Quest'ultimo appare luminoso ed ampio rispetto all'alone, più diffuso. 
NGC 1087: si tratta di una galassia dalla forma irregolare, tant'è che non si nota un vero e proprio nucleo ma appare omogenea come densità. La forma è ovale e allungata.
M77: è una galassia molto luminosa che presenta un nucleo leggermente allungato e brillante. Anche il resto della galassia appare leggermente allungato. Potrete non credermi ma ho avuto la sensazione usando la visione distolta di intravedere un andamento a spirale nell'alone. 
NGC 1055: sempre risalendo la testa della Balena ho osservato questa galassia la cui visione è penalizzata dal fatto che si trova in mezzo a diverse stelline la cui luce tende a farla scomparire. La galassia è debole ma ho notato comunque la sua forma allungata.
NGC 1073: questa è una galassia che in passato non avevo scovato ed ora capisco perchè, infatti è veramente piccola e a bassi ingrandimenti è facilissimo scambiarla con una stella. In realtà non è così piccola dato che si tratta di una galassia vista di fronte ma concretamente l'unica cosa che si può osservare è il nucleo, il quale appare di forma allungata e convesso nella parte centrale. Come dicevo non ho notato l'alone. Nel campo c'erano anche varie stelline.
NGC 1023: finalmente spostandosi nel Perseo, e quindi in plaghe di cielo molto più elevate e meno disturbate dall'inquinamento luminoso, ho avuto il piacere di osservare questa stupenda galassia stagliata contro il nero dello spazio, la quale è posta proprio di taglio ed ha una forma decisamente allungata, con un nucleo luminoso. Complessivamente si tratta di una galassia abbastanza luminosa ed estesa.
M34: per una volta mi ha fatto una buona impressione, sarà che l'ho osservato quasi allo zenit. L'ammasso aperto entra preciso preciso nel campo dello Zoom a 24 mm. Le stelle sono luminose e con una media densità, non male. 
M37: certo, niente può competere con i meravigliosi ammassi aperti situati nell'Auriga, di cui questo è il più spettacolare di sicuro. Ho provato ad osservarlo a diversi ingrandimenti e rimane stupendo comunque sia. L'ammasso è ricchissimo di stelle e racchiude una stella arancione che ne costituisce il cuore. Per la prima volta ho notato un sentiero nero che lo attraversa che è semplicemente una zona dove le stelle non sono così fitte come nel resto dell'ammasso.
M36: evidentemente in nottata avevo la fantasia che galoppava, questo ammasso aperto, il secondo della serie di tre, mi ricordava una stella marina. Seppure non al livello del precedente è notevole ed abbastanza ricco. 
M38: questo ammasso aperto è in linea con il predente, quindi molto bello. Non so come ho fatto a vederci dentro un elmo vichingo, e non chiedetemelo! 
NGC 1907: dopo la grandissima quantità di stelle appena osservate questo ammasso aperto non può che apparire povero e bruttino. 
M1: come sappiamo è il resto di una Supernova situata nella costellazione del Toro ed è soprannominata "Nebulosa del Granchio". All'oculare, usando un filtro UHC, appare di forma ovale e densa. Inoltre alternando la visione diretta e la distolta si ha come l'impressione di percepire delle zone a diversa densità all'interno della nebulosa. 
M45: le Pleiadi non hanno bisogno di presentazione. Per l'occasione ho inforcato il 30 mm per godere la bellezza sublime di questo ammasso aperto per intero, le cui stelle principali hanno una luminosità ineguagliabile, quasi accecante!
NGC 1637: la prima galassia che ho osservato in Eridano è debole e piccola, ed ha una forma circolare tendente all'ovale. 
NGC 1084: questa galassia è di dimensioni medio piccole ma abbastanza luminosa. Ha una forma un po' allungata e larga. Ho avuto l'impressione di vedere deboli stelline interne. 
NGC 1535: per cambiare ho osservato la nebulosa planetaria "Occhio di Cleopatra". Peccato per il seeing non all'altezza, le vibrazioni indotte dal vento forte e per la bassa elevazione perchè si intuisce che è un oggetto molto bello ma poi finisce lì, infatti ho potuto contemplare solo una nebulosa grande, circolare e dai contorni fumosi. 
NGC 1232: le seguenti galassie quasi rimanevano nascoste dietro ad un albero. Di questa ho potuto apprezzare solo il fatto che era debole e di forma circolare. 
NGC 1300: anche questa galassia mi è parsa debole. Ha una forma un po' allungata ed è spessa.
NGC 2683: passando nella Lince, costellazione spesso ignorata, ho osservato la stupenda "Galassia Ufo". All'oculare ricorda ancor più che in foto un disco volante dato che è molto lunga e schiacciata, con un rigonfiamento nella parte centrale in corrispondenza del nucleo. Peccato che anche questa era bassa sull'orizzonte.
M35: non si può che iniziare da questo magnifico ammasso aperto quando si osserva nei Gemelli. Veramente notevole, con la maggior parte delle stelle  azzurrine; ma spicca una coppia ravvicinata di piccole stelle che sembra un Albireo in miniatura per il contrasto dei colori. 
NGC 2158: molto curioso questo piccolo ammasso aperto vicino al precedente perchè risulta composto da molte deboli stelline visibili con difficoltà, tanto che ha un aspetto nebuloso. 
NGC 2266: un altro interessante ammasso aperto piccolo, di forma triangolare e ricolmo al suo interno di deboli stelline. Come forma ricorda un albero di Natale.
NGC 2392: è la famosa "Nebulosa Eskimo". Anche in questo caso le circostanze, unite ai bassi ingrandimenti cui mi costringevano, non mi hanno permesso di apprezzare del tutto la bellezza di questa planetaria. Comunque si tratta di un oggetto notevole, denso e di forma circolare come aspetto. C'è anche una stellina lì vicino, in basso a destra. Osservata a 8 mm con filtro OIII. Da notare che attualmente è molto vicina a Giove, proprio sotto.
NGC 1980 e NGC 1981: una fugace occhiata a questi due ammassi aperti che racchiudono, uno sotto ed uno sopra, M42 in Orione.
M42 e M43: non ho dedicato molta attenzione ad M43, lo ammetto. Dopo tutto questo tempo mi sono piuttosto goduto la magia di questa nebulosa unica, che con un filtro OIII è impressionante. Sicuramente è la visione migliore che io abbia mai ottenuto. Il filamento superiore era incredibilmente stagliato di netto contro il cielo; intorno al trapezio era davvero tridimensionale, con zone a diversa densità nebulare; sempre lì ci sono due rientranze scure nel corpo della nebulosa molto contrastate. La nebulosa era così estesa che non entrava neanche nel campo dello Zoom a 24 mm. Fantastica! 
NGC 2024: accanto ad Alnitak della Cintura di Orione è situata la "Nebulosa Fiamma" così chiamata per la sua forma caratteristica. Ho potuto osservarla spostando fuori campo la stella luminosa, usando 20 mm ed un filtro UHC. Anche così è un oggetto molto debole ma si può notare la forma della fiamma come una zona scura contenuta nelle parti circostanti più chiare della nebulosa.
M78: questa nebulosa non troppo luminosa ricorda una cometa molto tozza, perchè da una parte è curva mentre dall'altra ha una specie di corta coda. Ho osservato anche due stelline interne.
NGC 2194: un gradevole ammasso aperto per concludere la serata.

martedì 5 novembre 2013

Halloween night - 31/10/13

Finalmente sono riuscito ad osservare qualche oggetto del cielo profondo!!! Per questa Luna nuova avevamo detto che ci saremmo incontrati tra astrofili toscani e per fortuna ce l'abbiamo fatta, infatti eravamo io, Robb e Marco Michelassi. Fedeli alla massima che ogni lasciata è persa abbiamo deciso non tanto di sacrificare quanto di vivere un Halloween alternativo, infatti cosa c'è di più pauroso di stare in sperduti luoghi nella notte in cui i morti tornano in vita? E non sono mancati nè i brividi infatti c'era un cane (o un lupo, chissà) che ululava (per fortuna non alla Luna), nè il sangue infatti appena arrivato mi sono tagliato ed ho iniziato a perdere un lago di sangue da un dito imbrattandomi tutto, per fortuna Marco aveva fazzoletti e cerotti altrimenti sarei morto dissanguato!

Il cielo era quello di Casal di Pari, per fortuna alla faccia delle stupide previsioni ottimo nel senso che non c'è stata mai neanche mezza nuvola. Purtroppo però c'era un'umidità inusuale, arrivata al 95% ma stranamente "bastarda" che seppure neutralizzata nei suoi effetti più nefasti (tipo far appannare le superfici ottiche) da un forte vento (che al contempo però faceva sentire molto più freddo di quanto gli 11° c lasciassero presagire) però ha rovinato il cielo che era molto più bluino del solito e quindi meno adatto a queste osservazioni. Pensate che l'umidità è riuscita addirittura ad infiltrarsi in alcune poche pagine plastificate del Deep Sky Reiseatlas, rovinandole! Comunque non ci si può lamentare considerando il periodo! 

Ma passiamo alle osservazioni. C'è da dire che nonostante che abbia avuto il mio tempo non è che ho osservato una caterva di oggetti, infatti avevo fatto una lista un po' troppo presuntuosa ed alcuni oggetti erano al di là delle possibilità del cielo, quindi ho perso tempo a cercarli senza successo. Poi ho sempre qualche difficoltà da cieli del genere perchè le stelle sono così tante che lo star hopping è tosto da fare; in questo ho tratto giovamento dal nuovo atlante che mi sono stampato, il Deep Sky Hunter che riporta moltissime stelle in modo da poter fare paragoni approfonditi tra le mappe e quanto si può vedere al binocolo o al cercatore. Ma poi me le cerco, vado ad osservare la costellazione dei Pesci ... solo per trovare l'Alpha mi ci è voluto un bel po' di tempo!

NGC 253: la galassia Moneta d'Argento ad essere sincero l'ho osservata meglio altre volte, sarà perchè ancora non ci eravamo adattati bene all'oscurità, sarà perchè il cielo in quella direzione era più inquinato, anche a causa dell'umidità, sarà perchè è molto bassa sull'orizzonte. Comunque è un oggetto notevole, dalla forma sottile ed allungata apprezzabile soprattutto in distolta. Ci sono anche quattro stelline all'interno della galassia.
NGC 40: questa è la nebulosa planetaria Cravatta o Scarabeo. Come oggetto è peculiare infatti al suo interno cela un nucleo stellare mentre il guscio, dalla forma circolare, è molto più nebuloso e trasparente come aspetto. Si distingue anche una stellina in basso a destra.
NGC 457: ecco l'ammasso aperto Civetta o ET. Io però non ricordavo questi nomignoli quindi non ho cercato somiglianze. Ciononostante si tratta di un ottimo ammasso aperto di media estensione, abbastanza ricco e composto da stelle luminose. Tra queste spiccano in particolare due; sopra a queste due stelle più luminose c'è un piccolo grumo di stelle.
NGC 225: ridagni con i nomi, questo ammasso aperto si chiama Barca a Vela. Io non ce l'ho proprio vista però anche questo è niente male, con stelle abbastanza luminose e abbastanza fitte. Si possono notare due parti dell'ammasso: da un lato c'è un arco di stelle, il quale è connesso tramite una strisciolina di stelle all'altro lato, dove c'è un addensamento di stelle di forma circolare. Il tutto entra nel campo dello Zoom settato a 24 mm.
M52: un ammasso aperto che non ha certo bisogno di presentazioni. Infatti ci sono una gran quantità di stelle in un ammasso tutto sommato non molto esteso. La più luminosa brilla in alto a destra. Per la prima volta la fantasia me lo ha mostrato come un quadrifoglio!
NGC 6960 e NGC 6992 e NGC 6995: la nebulosa Velo me la sono osservata tante volte quest'anno, purtroppo questa volta non era come altre oltre che per le condizioni del cielo anche perchè il Cigno è ormai declinante. Ma che spettacolo lo stesso! Ovviamente ho usato il filtro OIII e poi mi sono subito perso nei chiaroscuri dei suoi filamenti, sia in quello lungo della sezione Ovest che ricorda chissà quale animale marino sia nella sezione Ovest, artiglio sospeso nel cielo.
NGC 488: dopo molte imprecazioni riesco ad arrivare in zona Pesci e osservo questa serie di galassie che avevo già osservato. La prima galassia ha una forma ovale ed è abbastanza luminosa, in particolare nel suo nucleo. Risulta immersa in un campo ricco di stelline, in particolare ce n'è una proprio al bordo della galassia.
NGC 467 e NGC 470 e NGC 474: questo è un ottimo trio di galassie. Non sono molto appariscenti però c'è da dire che sono tutte ravvicinate ed è molto emozionante da vedersi. Due stelline in alto a sinistra completano il quadretto; rispetto ad esse le due galassie più grandi sono in basso a destra mentre la rimanente più piccola sta a sinistra di esse.
NGC 524: questa galassia mi è parsa leggermente ovale e con un nucleo luminoso. Ho notato che c'è una stellina molto debole a destra. Controllando vedo che è una galassia posta proprio di fronte.
M74: anche questa galassia mi è sembrata ovale e soprattutto molto estesa. Il nucleo circolare ed esteso che ho notato ci da un indizio sul fatto che anch'essa è una galassia vista di fronte. All'oculare non sono molto chiare le sembianze di questa galassia, i contorni sono fumosi ed è relativamente debole.
NGC 404: questa galassia mi piace tantissimo; si tratta del fantasma di Mirach. A sinistra della vistosa Mirach, gialla-arancione, con una maestosa croce di diffrazione si trova questa piccola galassia di forma circolare e ben stagliata contro il cielo, che le fa da simulacro (o se volete rimanere in tema da doppelgänger).
M31 e M32 e M110: ho aspettato tanto per vederla la prima volta quest'anno ma la visione è valsa l'attesa. La regale galassia di Andromeda era posizionata quasi allo zenit e colmava il campo dell'Hyperion 24 mm 68° ed era davvero molto luminosa, così come le due galassie compagne. Ho avuto il piacere di osservarla anche nel C11 di Marco e ritengo che dire che un telescopio del genere non sia adatto a queste osservazioni non è del tutto vero infatti il diametro maggiore unito ad una pupilla d'uscita più piccola mi ha mostrato chiaramente quello che a dir la verità non avevo notato così palesemente nel mio 10" e cioè una netta banda scura che solcava la galassia. A dir la verità Robb, che aveva potuto osservare le due bande da un cielo veramente buio l'aveva riconosciuta a botta sicura anche nel mio Dobson però io che non l'avevo mai vista l'ho notata con facilità nel C11 e poi con più difficoltà nel mio 10". Dimostrazione evidente di come il diametro e la pupilla d'uscita sono fattori essenziali per l'osservazione del cielo profondo.
NGC 185: è una strana galassia nebulosa di forma poco definita ma comunque circolare più o meno, ed è anche relativamente ampia.
NGC 147: una galassia debolissima, una specie di fantasma di forma allungata e di media estensione.
NGC 7662: la Palla di neve blu è una meravigliosa nebulosa planetaria. Ho ottenuto la migliore visione a 200x. Si contraddistingue grazie al suo colore azzurro intenso, inoltre è davvero una palla nel senso che ha delle dimensioni ragguardevoli. C'è anche una stellina in basso rispetto ad essa.
NGC 7640: una galassia lunga e molto schiacciata, ma tenuissima.
NGC 672 e IC 1727: si tratta di una coppia di galassie per nulla facili infatti la prima è già debole di suo, figuratevi la seconda che lo è ben di più. Comunque anche Robb ha confermato le mie impressioni. Le due galassie sono posizionate a 90° l'una rispetto all'altra: quella più luminosa è verticale a sinistra, quella più debole in orizzontale in alto a destra. Quest'ultima è così debole da risultare al limite del visibile.
M33: niente male la galassia Triangolo. Nel 24 mm si presentava molto estesa e con un nucleo molto grande e luminoso. Si notavano leggeri chiaroscuri nei bracci. A conferma di quello che dicevo prima nel C11 ho notato lo stesso miglioramento, infatti i chiaroscuri dei bracci della spirale erano più profondi e contrastati.
NGC 925: questa galassia era la mia bestia nera del Triangolo dato che non mi era riuscito mai di osservarla, ma con uno star hopping certosino ce l'ho fatta. La galassia ha una forma ovale e medie dimensioni; è particolare perchè ci sono molte stelline al suo interno.
NGC 1156: prima delle due galassie osservate nell'Ariete. Ha una forma allungata ed una luminosità medio-bassa. Inoltre c'è una luminosa stellina interna.
NGC 772: la seconda galassia è grande e dalla forma ovale. Il nucleo è più intenso ma non è troppo luminosa. Si notano due stelle debolissime in visione distolta.
NGC 869 e NGC 884: non potevo esimermi da dare una fugace occhiata al Doppio Ammaso del Perseo; è bastato osservarlo col 24 mm per godere di uno spettacolo come al solito meraviglioso. I due ammassi erano perfettamente contenuti nel campo e stordiscono ad osservarli in virtù della valanga di stelle visibili ovunque l'occhio si posi. Questo oggetto era visibilissimo anche ad occhio nudo.
Giove: molto strano, c'era un vento poderoso eppure il seeing era fantastico!!! Raramente ho potuto osservare un Giove così. A 312,5x, che per il soggetto sono molti, il pianeta non faceva una grinza ed anzi nei momenti di calma atmosferica la visione era perfetta. Peccato che il vento così forte a questi ingrandimenti disturbava in termini di vibrazioni. Passando al pianeta le due bande erano nient'affatto piatte bensì ondulate nettamente. Si notavano anche altre bande sottili nei due emisferi e una tonalità molto più panna andando verso i poli, rispetto quella più bianca compresa all'interno tra le due bande. Robb accorgendosene mi ha regalato uno spettacolo a cui non avevo mai assistito e cioè il transito di un satellite (Ganimede) sulla superficie, appena sopra la SEB. Forse presi dall'emozione di quel puntino nero così perfettamente contrastato rispetto al chiarore del pianeta nessuno di noi si è accorto della GMR che era lì nei pressi: mica si può osservare tutto in una volta, e poi eravamo cotti il giusto alle due e mezzo di notte!

Qualche doppia con l'MN 68 - 22/10/13

Stasera ho voluto testare l'Intes Micro MN 68 con i sistemi stellari doppi o multipli. Ma prima qualche dettaglio: seeing 7/10 scala Pickering; trasparenza 8/10; cielo totalmente sereno; vento assente; umidità prossima al 100% alla fine. Vi confesso che ero curioso di capire quanto vale questo telescopio che ho acquistato riponendovi grandi speranze; devo dire che mi ha impressionato per la qualità delle immagini che ha fornito, pareva davvero di guardare attraverso un rifrattore, se non che è apocromatico ed ha 15 cm di diametro! Le stelle erano fantastiche, con un disco di Airy ed un anellino fino di diffrazione attorno (in alcuni casi più di uno più deboli), il tutto leggibile con estrema chiarezza. Come leggerete il tele è riuscito a separare doppie che non reputo banali dato il seeing non perfetto e senza forzare esageratamente gli ingrandimenti. Facendo due considerazioni sul setup complessivo c'è da dire che bisogna essere robusti per osservare con un bestione del genere; il telescopio ha bisogno di tempo per acclimatarsi, almeno un'ora e mezzo con la ventola accesa e poi è meglio spengerla per ottenere immagini migliori (ma contrariamente a quanto mi ricordavo non ho notato gravi inconvenienti tenendola accesa); il telescopio si sposta in una maniera da sogno essendo perfettamente bilanciato in entrambi i movimenti altazimutali e avendo una lunga leva e grazie alla manopolina ergonomica fatta realizzare, movimenti fluidissimi, come montatura quindi stramegasoddisfatto; il paraluce Orion fa egregiamente il suo lavoro e il menisco con un'umidità massima (tutto era fradicio in maniera irreversibile) non si è appannato minimamente (gli oculari si come al solito di questa stagione dalle mie parti), inoltre scherma anche dalle luci parassite. Ho utilizzato come oculare principalmente il Planetary ED 5 mm che su questo tele ci calza a pennello restituendo circa 250x (devo misurare la lunghezza focale del telescopio perchè non la conosco con esattezza).
Perdonate questa prolissa prefazione, passiamo alle osservazioni, per la verità poche perchè ho preferito soffermarmi di più sui singoli bersagli. Riporto quello che ho scritto su un foglio ancora talmente bagnato che potrei strizzarlo: 


Iota Cassiopeiae: la primaria appare di colore bianco mentre le altre due stelle di un colore cobalto scuro. Tutte e tre le stelle mostrano anelli di diffrazione; quelli della compagna più vicina toccano e si fondono con quelli della primaria. Mi è piaciuta un sacco.
6 Cassiopeiae: questa stella doppia, con separazione 1,5" è la più stretta che ho risolto nella serata ed ha richiesto un oculare da 4 mm (ottenuto con lo Zoom Baader più la barlow Tele Vue), cioè circa 300x. Le cose come tutti sanno meglio di me si complicano quando c'è una differenza sensibile di magnitudine tra le due stelle, cosa che qui avviene avendo la primaria una magnitudine di 5,66 mentre la secondaria una magnitudine di 7,95. La compagna risulta piccolina come dimensioni ed è proprio a contatto dell'anello della primaria; è situata a sinistra e leggermente in basso rispetto alla stella principale (osservando all'oculare). La primaria mi è parsa gialla mentre la secondaria celeste.
Struve 3062: negli appunti ho scritto che la distanza tra le due stelle è come quella della stella doppia precedente, e controllando in effetti abbiamo una separazione di 1,55". Però la differenza di magnitudine è meno marcata (6,42" e 7,32"). Osservata a 250x. Come colori ho percepito la primaria bianca mentre la secondaria celeste chiaro. Anche questa doppia si trova in Cassiopea, vicino a Caph.
Delta Cygni: questa doppia è famosa per essere particolarmente sbilanciata. A fronte di una separazione tranquilla di 2,71" abbiamo una prima magnitudine stellare di 2,89 ed una seconda di 6,27". Inizialmente temevo di non scorgere la compagna ma con un po' attenzione ci sono riuscito senza avere il minimo dubbio sull'osservazione (come negli altri casi era del tutto evidente e non lasciava margine di interpretazione alla mente). Ho fatto anche un disegnino orribile da quanto mi è piaciuta, ve lo descrivo però: c'è una stella con un disco di Airy molto grande con un anello di diffrazione spesso intorno e in alto a destra (sempre guardando nell'oculare) la compagna minuscola è praticamente adagiata sull'anello, esterna ad esso. Secondo me è una doppia tosta perchè la differenza di magnitudine (e quindi di dimensioni delle stelle) è estrema. La stella principale l'ho vista bianca, la compagna di un celestino chiaro.
Mu Cygni: anche questa non è facile facile, infatti ha una separazione di 1,6". Secondo me alla fine con l'acclimatamento completato il tele lavorava meglio infatti mi è sembrata si stretta ma senza esagerazione, ed ho usato 250x. Ho dei dubbi sui colori di questa stella, ma direi la primaria gialla e la secondaria ocra. La secondaria (magnitudine 6,18) appare grande circa la metà della primaria (4,75) ed è posizionata vicino all'anello della primaria.

Luna - 20/4/13

Osservazioni condotte col Dobson, a 250x. Mi sono soffermato in particolare su Plato e ho voluto osservare i craterini all'interno. Ebbene se ne vedono, chiaramente, nei momenti di buon seeing, 5 in tutto: A-B-C-D-E. Il cratere E è il più difficile da osservare. Ma anche C e D non sono facilissimi perchè molto ravvicinati tra loro.

Mi piace tantissimo anche la zona tra Eratostene e Copernico (l'interno era in ombra, si notava solo l'orlo del cratere), con i vicini Appennini, perchè la superficie è ricchissima di dettagli e da una sensazione di percezione dell'altezza dei promontori, di tridimensionalità.


Più su ho osservato la Rupes Recta che sembra un graffio, un taglio netto; e il vicino cratere Birt insieme alla sua delicata Rima Birt

 
Infine Clavius. Uno spettacolo mozzafiato, ed è riduttivo chiamarlo cratere considerando tutto il ben di Dio di crateroni e di craterini al suo interno. Probabilmente non basterebbe una serata per contarli tutti!

Luna - 19/12/12

Qualche giorno fa con il 60/700 ho osservato dentro al Mare Crisium il piccolo cratere Farheneit ed i crateri Cleomedes H e F, che già sono un bel traguardo per il piccoletto. Poi sono andato a curiosare dalle parti del fantomatico ponte lunare di O'Neill tra il Promontorium Lavinium e il Promontorium Olivium, che rimanevano proprio al terminatore. Dentro Cleomedes invece ho osservato i crateri B e J. Cambiando tutt'altra zona ho concluso con la marcata Rima Petavius. Da segnalare la luce cinerea notevole con quell'esiguo spicchio di luna, tanto che a 140x nella parte in ombra della luna si notavano dei chiaroscuri che erano i vari crateri.
 
Stasera sempre con il solito telescopio invece ho osservato il domo Mitchell 1 tra Aristoteles e Eudoxus, non pensavo di vederlo invece era un puntino nero (e accanto ce n'era un altro di cui ignoro il nome). Spostandoci nel Mare Serenitatis un'altra sopresa: il piccolo cratere Banting che si vedeva appena, ma inconfondibile perchè vicino ad un'increspatura sul mare. Ma qui spiccavano soprattutto Bessel e Menelaus, che sembrava pieno di pece da quanto era nero il suo interno. Posidonius mostrava invece delle piccole montagnine al suo interno, accanto al cratere centrale. Spostandoci sempre più in basso come non notare i tre magnifici crateri Theophilus, Cyrillus e Catharina, ricchi di dettagli? A destra, in semiombra al terminatore si vedevano Sacrobosco A e C, questa formazione mi ha infuso una sensazione di timore reverenziale (sarà il nome). Poi ancora Piccolomini e Zagut, di cui ho osservato i craterini A e K. Infine Rabbi Levi, al cui interno si notavano i vari crateri disposti a L; e Riccius, con i suoi molto deboli ed evanescenti craterini disposti a quadrato. 


A questo punto ho tirato fuori l'artiglieria pesante e con il 250/1250 ho riosservato le stesse formazioni. Non ho preso appunti precisi, ma la differenza di risoluzione tra i due telescopi è abnorme. Quelli che di là erano deboli macchioline qui diventano crateri dal bordo definito, ho potuto apprezzare immagini molto migliori anche di quelle fornite da Virtual Moon Atlas configurato con definizione LOPAM. Sono rimasto incantato ed ho osservato per un pezzo. In particolare mi ha colpito nel Mare Serenitatis, quasi al terminatore, un'incredibile linea retta di 5 crateri: Linne A,B,F,H,G. Un dettaglio molto bello che con il 60ino non ero riuscito ad osservare è la Rima Plinius; con il dob l'ho potuto osservare con chiarezza anche se è una tenue frattura. Salendo troviamo la parte finale della Rima Hyginus, molto contrastata. In Catharina P nei momenti di buon seeing si notavano micro-crateri; insieme a Theophilus e Cyrillus costituivano un terzetto notevole, così come notevoli erano Zagut, Rabbi Levi e Riccius totalmente risolti in crateri ben definiti. Misteriosa la catena montuosa tra Maurolycus e Barocius, emergeva dall'ombra con una forma ad S. Per finire con lo Zoom a 16mm mi sono goduto la luna che riempiva l'intero campo apparente, compresa la parte in ombra ben visibile; tra l'altro la visione era mozzafiato perchè i bassi ingrandimenti conferivano brillantezza e gradevolezza alla visione, ma con la stessa risoluzione di dettagli (che c'erano lo stesso anche se più piccoli).

lunedì 4 novembre 2013

17/10/13 - Osservate alcune stelle doppie.

L'altra sera ho fatto un'uscitina sempre con il fido Dobson (ma da ora in poi per questo genere di osservazioni userò l'MN 68) ed oltre alla Luna, alla quale ho dedicato molto tempo, ho osservato alcune stelle doppie e multiple. Purtroppo c'erano le solite condizioni difficili con un'umidità molto alta e con nuvole in transito che in alcuni momenti disturbavano molto. Il seeing non era granchè, direi 4 o 5 su 10 della scala di Pickering, quindi non ho esagerato con i miei obbiettivi; peccato, l'anno scorso di questi tempi c'era un seeing eccezionale!

Ho iniziato con un classico, Epsilon 1 e 2 Lyrae, la famosa Doppia Doppia che a 250x mostra le due coppie con le relative stelle vicine tra loro ma allo stesso tempo chiaramente separate e con gli anellini di diffrazioni ben visibili.

Ho riosservato anche Almach (Gamma Andromedae), perchè ne ero rimasto davvero affascinato; anche se un po' velata dalle nuvole era stupenda con i suoi colori, giallo come l'oro e celeste intenso.

Poi mi sono spostato in Cassiopea ed ho scovato un gioiello, cioè Iota Cassiopeiae che è addirittura un sistema triplo. Infatti con un po' di attenzione si notava, oltre alla compagna (C) piccolina e abbastanza lontana dalla stella principale (A), un'altra stellina praticamente a ridosso, attaccata alla stella principale. Questa terza stella (B) era comunque più grande dell'altra compagna C. A e B, separate 2,5", erano praticamente a contatto e quando il seeing si tranquillizzava si notavano gli anelli di diffrazione di quest'ultime. A e C invece sono separate ben 7,2".

Sempre da queste parti ho osservato Sigma Cassiopeiae, che a 200x risulta un sistema con le due stelle molto vicine (sono separate 3"). La stella primaria ha un colore bianco e mostrava l'anellino di diffrazione quando il seeing si acquietava. La secondaria era più piccola e debole, di colore azzurro.

Passando all'Ariete ho iniziato con 1 Arietis, osservata a 200x ed a 250x, a dir la verità di non facile risoluzione. Le stelle si mostrano piccole e vicine (poco più grande la primaria). La stella principale è color giallo canarino mentre la compagna è celeste chiaro. Le due stelle sono separate 2,8".

Dopo ho osservato una stella doppia facile (7,5") ma molto suggestiva, Gamma Arietis. A 200x si vedono due gemme gemelle bianche e luminose.

Infine ho combattuto per trovare, bassa su un'orizzonte peraltro rischiarato dalla Luna e dall'inquinamento luminoso, Pi Arietis ma ne è valsa la pena perchè nell'oculare si vedevano ben tre stelle. C'è la stella primaria e poi ci sono altre due stelle, di cui una vicina e in forza di tutte le varie circostanze difficile da separare mentre l'altra più lontana. La primaria è ben visibile ma le altre due stelle sono molto deboli; sempre queste due stelle sono abbastanza in linea rispetto alla primaria. Posso dire che la coppia AB è separata 3,1"; ma non saprei, dato che è un sistema multiplo di sei stelle, quale è la seconda compagna che ho osservato: guardando su Stellarium e confrontando con il mio disegno direi che si tratta di una stella rossa di magnitudine 14 ma mi sembrerebbe veramente debole per essere osservata in quelle condizioni, anche se il disegno coincide. Osservate a 250x.

L'ultima stella doppia è 6 Trianguli, che ha un bel contrasto di colori (bianco tendente al celeste la principale e giallo la compagna). Le stelle separate 3,8" sono mediamente distanziate tra di loro.

Ho anche esagerato trovando ed osservando Urano, sperduto nell'anonima costellazione dei Pesci immersa nel fulgore lunare. A 250x il pianeta si mostra come un dischetto dai bordi netti e di un color acquamarina tenue. Nel campo dell'oculare è visibile anche una stella arancione, che ho controllato ed è HIP 2954. Quindi una specie di stella doppia! 

Seratina del 25/9/13

Ho fatto qualche osservazione tranquilla del cielo profondo dalla campagna intorno a Foiano. Ho colto l'occasione per osservare con più attenzione i "soliti oggetti" cioè quelli più brillanti e dunque quelli che diamo anche più per scontati, e a cui alla fin fine non dedichiamo più che qualche fugace occhiata. Ho potuto osservare fino alle 22:45 perchè poi è sorta la Luna (dopodichè mi sono dedicato alle stelle doppie). Inizialmente sono stato fortunato perchè c'era un bel venticello che teneva a bada l'umidità ed il cielo tutto sommato era buono, con una discreta Via Lattea se si considera il luogo. Dopo purtroppo il vento è cessato e l'umidità è salita inesorabilmente fino al 95%.

Anzitutto ho osservato la nebulosa Velo (NGC 6960 e NGC 6992 e NGC 6995) usando il 24 mm con l'OIII. La sezione Ovest era ben visibile, e migliorava molto in distolta infatti si vedevano tutte le striature superficiali. La sezione Est idem, con diversi chiaroscuri. Dopo è stata la volta di M29 che di solito si becca solo una sorvolata veloce a bassi ingrandimenti; invece devo dire che a 200x emergono diverse stelle da questo ammasso aperto piccolino. M39 era molto emozionante nel 30 mm, e appariva come un triangolo ripieno di stelle, tutte molto luminose. Non mi stanco mai di osservare M27, la nebulosa Manubrio che è fantastica anche da qui: non solo si vede la zona centrale a forma di clessidra ma anche la zona più debole che la racchiude a forma di oliva (ho ottenuto la miglior visione con lo Zoom a 14 mm più OIII). Poi mi sono fatto un tour di ammassi globulari usando forti ingrandimenti. M92 è ottimo in visione distolta, con tante stelle ma il nucleo rimane granuloso. M13 è un po' debole, anche per colpa del cielo, però ci sono tantissime stelle e risulta più risolto di M92. C'è anche da dire che la costellazione di Ercole è ormai declinante. M2 è peculiare perchè pur essendo debolino è composto da tantissime stelline fitte fitte che sembrano capocchie di spillo; gli ammassi globulari che fanno questo effetto di spruzzata di zucchero a velo mi piacciono molto. Infine M15 che è strano perchè ha un nucleo molto luminoso ma un alone altrettanto debole; comunque è ricco di stelle. Mi sono concesso un'anteprima della galassia di Andromeda, e devo dire che non mi ricordavo quanto fosse grande! Le compagne M32 e M110 erano ben visibili; M31 era diafana causa cielo e elevazione, ma in distolta faceva la sua figura e il nucleo pare proprio una stella da quanto è luminoso. M103 in Cassiopea lo salto sempre ed in effetti anche se la zona circostante è gremita di stelle questo ammasso aperto ha una densità stellare medio-bassa. Nel Perseo ho goduto con M34, paragonabile ad M103 per densità ma composto da stelle abbastanza luminose e con M76, la piccola nebulosa Manubrio che sembra proprio un farfallino, e che da una parte ha una nebulosità più densa (ho notato miglioramenti usando l'OIII). Come gran finale ho osservato col 24 mm il Doppio Ammasso (NGC 869 e NGC 884) che non finisce di stupire per la gran quantità di stelle e per i loro colori contrastati, soprattutto nei due nuclei; per non parlare delle differenti dimensioni delle varie stelle lì presenti o della conformazione complessiva, insomma uno spettacolo! Anche il vicino ammasso STOCK 2 non scherza, e col 30 mm si riesce a contenerlo per intero nell'oculare; come ammasso è ricco di stelle. 


Ecco le stelle doppie osservate:

12 Aquari: come coppia è abbastanza stretta; osservata a 312,5x. La primaria è gialla e più grande; la secondaria celeste e più piccola.  
Struve 2742: situata nella costellazione del Cavallino. Meno stretta della precedente ma comunque non facilissima. A 312,5x le due stelle appaiono identiche per colore (bianco) e dimensioni.  
Epsilon Equlei: già a 156,25x risulta ben separata. La principale è gialla e più grande mentre la compagna è bianca e più piccola.
Gamma Delphini: una bella stella doppia le cui componenti sono molto luminose. La compagna è poco più piccola dell'altra. La primaria è di colore giallo mentre la secondaria è bianca. 
H N 84: situata nella costellazione della Freccia. Facile da risolvere, ma ne vale la pena perchè i colori sono bellissimi, con la primaria più grande color rame e la secondaria più piccola di colore azzurro. Ha uno strano nome...
Zeta Sagittae: le due stelle, entrambe di colore bianco, sono di dimensioni differenti; è relativamente stretta. Osservata a 250x.

Albireo (Beta Cygni): Scusate la banalità ma non resistevo! A 52,08x stupisce per la luminosità delle stelle, oltre che per il contrasto eccezionale di colori, con la primaria gialla e la secondaria celeste. La compagna è un po' più piccola. Si nota anche una piccola quanto gradevole croce di diffrazione intorno alla stella principale. Usando un oculare come il mio che restituisce circa 1,3° di cielo è ancora più bella perchè la stella doppia è posizionata in mezzo ad un campo stellare circostante molto ricco. 
Struve 3007: situata nel Pegaso. Il divario di dimensioni tra le due stelle è notevole; per esaltare la visione della compagna ho usato 200x. La primaria mi è parsa bianca mentre la secondaria di un azzurro scuro.  
Almach (Gamma Andromedae): non l'avevo mai osservata ma questa stella doppia è fantastica! Sembra la copia esatta di Albireo, quindi rimando a quella descrizione. Solo che è un po' più stretta e l'ho osservata bene a 125x. A questi maggiori ingrandimenti la croce di diffrazione (che si vede particolarmente bene in stelle di colore dal giallo al rosso) è più grande, e a me non dispiace affatto. Il nome della stella deriva da quello arabo di un animale, il Caracal (che è una specie di lince).  
Eta Cassiopeiae: stella doppia di facile risoluzione ma suggestiva. La primaria è bianca e più grande mentre la secondaria è più piccola e di un colore rosso granato.

Alla fine della serata ho provato anche ad osservare la Luna ma era così bassa che il tele era orizzontale e lo specchio primario si spostava appoggiandosi sui morsetti. Peccato, avevo proprio voglia di un po' di dettagli lunari con la risoluzione del Dobson...

Per concludere è vero che il cielo fa la differenza ma non è vero che da un prato in campagna, anche con luci parassite vicine, non si vede niente; quindi se l'alternativa deve essere non osservare vi consiglio di osservare lo stesso anche da un cielo non perfettamente buio perchè ci si possono togliere lo stesso molte soddisfazioni.

Osservazioni estive: un bilancio - Report 5/7/13 e 4/9/13

Era un po' che non mi facevo sentire!

Il fatto è che quest'anno mi sono fatto un bel po' di mare, inoltre ho avuto qualche problemino di salute che mi ha fatto un po' spaventare, dovuto allo stress. Per fortuna tutto sta lentamente tornando alla normalità.


Questo vale anche per le osservazioni astronomiche, che purtroppo ne hanno risentito, ma sono felice del fatto che ieri sera mi sono fatto una ottima seratina in solitaria e questo mi fa bene per riprendere un po' di sicurezza in me stesso, per farmi sentire che va tutto bene.


Inoltre una pausa non fa male per guarire un po' dalla strumentite, per concentrarsi un po' meno sui telescopi e sugli accessori ed un po' di più sulle osservazioni, per non dare nulla per scontato ed assoporare nuovamente vecchie sensazioni.


Non vi sto a raccontare alcune gradevoli serate che ho trascorso qui in zona, da solo ma anche in compagnia di un astrofilo foianese, Roberto, che mi ha fatto provare il suo SW 80 ED (ottimo telescopio, sono rimasto colpito, a 187x non fa una grinza). Dico solo che anche il mio piccolo 80 mm mi ha regalato delle belle osservazioni sul cielo profondo, sui grandi campi stellari e sulle nebulose. Vorrei invece raccontarvi brevemente di due serate, e delle osservazioni relative; gli appunti che ho preso lasciano molto a desiderare però!
 


5/7/13 

Questa serata la passai a Casal di Pari in compagnia di un mio amico di Foiano, che voleva venire ad osservare ma poi è andata a finire che si è infreddolito e annoiato. Mi dispiace ma io lo avevo avvertito di entrambe le cose!  Il cielo qui è buio e la Via Lattea uno spettacolo; inoltre quella sera c'era una trasparenza sublime. Mi ricordo che ho osservato fino alle 3 di notte ma in quel momento la notte tardava ad arrivare e fino alle 22:30-23 non c'era verso di osservare. Per prima cosa ho osservato M92 in Ercole, che trovo essere un globulare all'altezza di M13. Poi nel Cigno mi sono soffermato sulle nebulose Nord America e Pellicano (NGC 7000, IC 5067, NGC 5070) che risultavano debolmente visibili come un alone diffuso con l'OIII e il 24 mm ma l'estensione delle nebulose mi ha fatto fare confusione quindi è ardua di preciso dire quale stavo osservando! Di ben altra pasta la Velo (NGC 6960, NGC 6992, NGC 6995) che era strabiliante e si poteva notare anche il getto. Dopo sono passato ad osservare una serie di ammassi aperti localizzati nella stessa zona: NGC 7086, M39, NGC 7062, IC 1369. Ho fatto man bassa degli ammassi aperti nella Volpetta, osservando NGC 6940, NGC 6882, NGC 6885, NGC 6823, NGC 6802; quest'ultimo è molto vicino all'ammasso più notevole del gruppo e cioè l'Attaccapanni (CR 399). Nella Freccia, ho visto M71 e l'anonimo Harvard 20. Lo Scudo mi ha riservato una sopresa perchè dopo aver apprezzato M11, M26 e NGC 6712 mi sono accorto che nei pressi di quest'ultimo si notava una strana debole nebulosa dalla forma a bolla; si tratta di IC 1295, che se anche Stellarium da con un'assurda magnitudine di 15 però vi assicuro che è visibile da un cielo come questo, seppur debolmente. Poi ho fatto il tour classico partendo dalla Coda del serpente con M16 (una grande nebulosità mai vista prima attorniava l'ammasso aperto, merito del cielo e dell'OIII), passando fugacemente per lo Scorpione con M6 e M7, arrivando infine nel Sagittario. Qui ho seguito una stradina di ammassi aperti e globulari: NGC 6522, NGC 6528, NGC 6520, NGC 6553, NGC 6544. Ma il clou è stata M8, dove l'ammasso interno NGC 6530 risultava avvolto da una quantità inusitata di nebulosità, veramente incredibile; merito ancora una volta dell'OIII. La nebulosa oscura interna Ponte di Herschel (Barnard 89) era davvero palese. M20 era notevole, ben in vista i canali che la attraversano e che le conferiscono la forma trilobata. E poi ancora M18, M21, M23, M25, M28. Speciale menzione meritano M17, M22 e M24, al cui interno spicca il nebuloso ammasso aperto a forma di oliva NGC 6603, che se lo ingrandisci di molto noti essere composto da miriadi di deboli stelline. Una scoperta curiosa, casuale come spesso avviene, è stata quella per cui mentre cercavo disperatamente ed infruttuosamente Plutone, stellina in un mare di altre stelline, mi sono imbattutto in un oggetto molto debole e peculiare: si tratta di un ammasso globulare dei Palomar e più precisamente di Palomar 8! La serata finì con la nebulosa planetaria NGC 6781 in Aquila. 

4/9/13 

Ieri sera sono andato all'avventura da solo per la prima volta a Casal di Pari, che se si considerano i miei problemini dell'ultimo periodo ed il fatto che è una zona sperduta c'erano tutti i presupposti affinchè ne venisse fuori qualche casino; invece la serata è stata piacevole e senza intoppi, anche se ho preferito non forzare la mano ed ho osservato effettivamente dalle 21:45 fino a 00:20. Il cielo era sempre ottimo, senza nuvole e con una Via Lattea stupenda per come risaltava sul cielo, verrebbe voglia di stare lì a contemplarla tutta la notte. Comunque a cavallo della Coda del serpente e dell'Ofiuco mi sono osservato subito i due begli ammassi aperti IC 4756 e NGC 6633 ed ho scovato la vicina nebulosa planetaria NGC 6572. Allora è stata la volta dei deboli ammassi globulari NGC 6426, NGC 6535, NGC 6539 e NGC 6517. Passo per M16,dove l'estensione e la forma della nebulosa, usando l'OIII, non finisce di stupirmi e per un anno di serpenti e serpentari non ne voglio sentir riparlare!  Non ho resistito a ripercorrere il giro della nebulosa Laguna (M8) e della nebulosa Trifida (M20), tuttavia la minore elevazione sull'orizzonte si è fatta sentire. M24 invece è sempre meraviglioso, con l'ammasso interno prima menzionato ben visibile (cosa che non accade da cieli mediocri). La nebulosa Omega (M17) è stata una sorpresa, con il petto del cigno frastagliato da fratture più scure sulla nebulosa più chiara e con una piccola nebulosa a sbuffo sopra la testa. M22 ogni volta che lo osservo impreco perchè si dovrebbe trovare a 70° di altezza, così in basso è sciupato, eppure mi fa sempre impressione. L'ammasso dell'Anatra Selvatica (M11) lo conosciamo tutti ma il colore così azzurro delle sue stelle e la loro gran quantità non mi stancano mai. Ho sacrificato il Cigno perchè allo zenit! In Ercole ho osservato il globulare NGC 6229, che non è male quanto a luminosità e densità ma rimane nebuloso; M13 fa sempre la sua figura, ma ci sono ammassi globulari che prediligo di più. Nel Capricorno mi sono limitato ad M30, dal cui nucleo si dipartono e divergono due linee di stelle. Passando alla mia costellazione, l'Acquario, ho dato un'occhiata a M72, un globulare triste, e M73 che va bene che è solo un asterismo di quattro stelle ma sono stelline deboli quindi non penso che sia scontato osservarle da un cielo inquinato. Lì accanto c'è la planetaria NGC 7009, c.d. Saturno ed in effetti le assomiglia perchè ha una buona estensione, ha una forma circolare ma schiacciata ai poli e poi in distolta pare proprio che un sottile anello di taglio la circondi; osservata a 250x, di colore è di un grigio tendente al celeste. Poi ho visto M2, un ammasso globulare nebuloso e non troppo luminoso ma al contempo ricchissimo di stelle. Scendendo un po' c'è NGC 7606, galassia abbastanza debole dalla forma allungata. A questo punto ho deciso di osservare Nettuno, che a 390x si è rivelato un piccolo dischetto di colore celeste scuro; anche se di dettagli logicamente non se ne vedono ogni volta mi fa una strana impressione osservarlo, secondo me ne vale assolutamente la pena. Infine ho osservato nel Pegaso: M15, luminoso ed esteso, granuloso nel centro ma composto da tantissime stelle; NGC 7814, una galassia dalla strana forma allungata ma larga con un nucleo luminoso; la coppia di galassie NGC 7332 e NGC 7339, bella perchè entrambe sono posizionate di taglio e dove il divario di luminosità tra le due è sensibile; NGC 7217, una galassia vista di fronte con un nucleo intenso e con l'alone diffuso; NGC 7331, notevole e messa di taglio, con un nucleo luminoso.

Osservazioni con l'80/400 - 11/6/13

Questa sera lo Startravel l'ho spremuto ben bene!

Anzitutto me la sono goduta montandolo sul balcone che da ad Ovest e subito dopo il tramonto ho osservato:


Mercurio: è un buon momento per osservarlo, domani c'è la massima elongazione! Veramente molto alto in cielo e visibile ad occhio nudo. Si può osservare tranquillamente dalle 21:30 fino alle 22. Sono contento di averlo rivisto, non è una preda facile. Ad 80x e a 125x si nota benissimo la fase, in questo momento è una mezzaluna.
Venere: rimane in basso a destra rispetto a Mercurio, come al solito è luminosissimo. Purtroppo è quasi pieno come fase, anche se non del tutto infatti aveva una forma ovalizzata anzichè circolare. Di cromatismo, tra l'oggetto, tra l'altezza ce n'è eccome, quindi ho preferito arrestarmi ad 80x.
Luna: uno spicchio di Luna a sinistra dei pianeti ma ad 80x è molto suggestiva, e spiccano il Mare Crisium, i tre craterini ravvicinati Naonobu, Atwood e Bilharz che sembrano i tre fori per impugnare una palla da bowling ed infine i crateri Cleomedes, Burckhardt, Geminus e Bernoulli. Poi ho usato 44x e la Luna vista nella sua interezza mostrava una stupenda luce cinerea, con la parte in ombra visibilissima.
Castore (Alpha Geminorum): Venere e Mercurio sono in mezzo ai Gemelli, quindi era un classico che non poteva mancare. Sdoppiata nettamente dato che è molto facile, ma pur sempre stupenda.


Poi non contento ho preso baracche e burattini e sono andato alle 22:30 al campo del mio babbo per avere un seeing migliore e un cielo appena più buio. Nonostante alcune fonti di inquinamento luminoso folli e inutili la Via Lattea era visibile (niente di eclatante ma c'era) nel Cigno, e non avevo neanche gli occhiali! Ecco cosa ho osservato:

Albireo (Beta Cygni): inutile ridire quanto è bella, sia a 16x dove risalta in un campo ricco, sia a 125x per la fisicità che acquisiscono le stelle.
Mizar e Alcor (Zeta Ursae Majoris): eccezionale, con Alcor in alto a sinistra e Mizar ben sdoppiata, con le due componenti di colori diversi, in basso a destra, entrambe contenute nel campo di 60° a 125x. Un sistema multiplo stupendo.
Doppia Doppia (Epsilon 1 e 2 Lyrae): non sono una coppia di stelle doppie così facili da osservare, nel senso che bisogna ingrandire il giusto. A 125x comunque tutte e quattro le stelle, seppure piccoline, erano ben distinte e separate, creando una notevole visione d'insieme. Poi osservata anche insieme a Vega, nello stesso campo a 16x, senza ovviamente che le componenti si sdoppiassero.
Zona tra Sheliak e Sulafat, e M57: veramente bella, tutta contenuta tranquillamente nel campo reale di 4° a 16x. Con attenzione si vede anche M57, specialmente in distolta, che è poco più grande di una stella. Ad 80x M57 mostra la forma ovale, l'anello grigio chiaro esterno e si vede anche, ancora una volta meglio in distolta, la zona grigio scura interna. Se devo essere sincero non pensavo di vederla così bene...
Spazzolata sul Cigno: veramente rilassante perdersi da un capo all'altro del Cigno in un mare di stelle con un campo reale di 4° e anche inutile raccontarvi ma che incato con Sadr insieme a M29 oppure M39 (osservato anche a 50x) oppure Deneb immersa tra altre stelle. Già è spettacolare così, chissà il Sagittario da un cielo più buio come sarà!
Eta Herculi e M13: a 16x la visione è mozzafiato perchè si vede questo brillante ammasso globulare in maniera palese in basso a sinistra mentre la luminosa stella brilla in alto a destra. Poi M13 ad 80x acquisisce maggiori dettagli, ed in distolta si risolvono anche diverse stelline! Veramente un'altra sorpresa inaspettata!
NGC 6992 e NGC 6995: stasera ho ritentato e sulla nebulosa Velo, sezione Est, ho raggiunto il miglior risultato a 20x usando il filtro Orion Ultrablock, che ho preferito all'OIII. Si nota la forma a virgola del filamento, visibile anche in diretta ma meglio in distolta.
Saturno: si intravedevano a tratti la divisione di Cassini nelle anse degli anelli e delle sfumature sulla superficie, evidentemente il seeing non era proprio il massimo. Oltre a Titano era visibile anche Rea.


Per concludere seeing mediocre, soprattutto sugli oggetti molto bassi come Mercurio; cielo casereccio, quindi non troppo buio seppure c'erano molte stelle lo stesso; serata poco impegnata. Eppure grandi soddisfazioni osservative con un telescopio che costa come andare in una discoteca lontana in termini di benzina consumata, ingresso e bevute. Una sbornia in meno e tante splendide osservazioni in più!

Siamo solo noi, che andiamo a letto la mattina presto ... io e Robb! - Report: 7/6/13

Ieri notte finalmente ho potuto passare una serata sotto un cielo degno di questo nome e per di più in ottima compagnia dato che ero insieme a Robb! Siamo andati ad osservare dalle parti di Casal di Pari, e per fortuna abbiamo beccato una serata senza umidità, con un cielo sempre sereno e trasparente, con un leggero venticello. Robb ha lo SQM e  abbiamo avuto ottimi valori, di media 21,2 e massimo anche quasi 21,4 se non ricordo male! Inoltre ci siamo adattati benissimo al buio visto che non abbiamo mai acceso le luci e che non è passata nessuna auto a disturbare e non c'è stato nessun animalaccio molesto. La Via Lattea a notte fonda era stupenda e sul tardi tardi il cielo ha perso quel colore blu scuro per diventare veramente nero! La differenza rispetto al cielo da dove osservo è stata soprattutto nella gran quantità di stelle che dal mio cielo non riesco ad osservare, ce ne erano così tante che questo mi ha creato non pochi problemi con lo Star Hopping, per me è stata una prima volta! Siamo arrivati in anticipo e i telescopi hanno avuto tutto il tempo per acclimatarsi, anzi ci siamo a messi a chiaccherare e si è fatto quasi tardi, anche se fa buio alle 23 si può dire; abbiamo osservato dalle 22:30 fino alle 3 di notte. Quando sono arrivato sul posto il sole tramontava mentre alle 5 di mattina, un minuto prima di andare a letto, il sole aveva già illuminato l'orizzonte e stava sorgendo!

Passiamo alle osservazioni, questa volta dedicate soprattutto agli ammassi globulari:


NGC 4631 e NGC 4627: alla terza canta il gallo! Sotto questo cielo vicino alla Galassia Balena ho scovato facilmente la sua compagna (4627) che sembra uno sbuffo d'acqua che ricade sulla schiena della balena. Si trova vicino e in alto a sinistra della stellina situata a metà balena. Meglio in distolta.  
NGC 4656 e NGC 4657: anche stanotte ho cercato di svellere, visto che abbiamo a che fare con un Piede di Porco, la 4657 dalla 4656 ma se vi devo dir la verità a me queste due galassie paiono un tutt'uno, quindi ritengo di averle viste entrambe anche se come un'unica galassia invece che come due ben distinte.  
M51 e NGC 5194: la differenza rispetto a ieri sera è soprattutto nella spirale, che in questo caso era più luminosa e distinta.  
NGC 3198: ecco altre due galassie nell'Orsa Maggiore che avevo cercato senza successo in altre serate. La galassia ha una forma allungata. C'è una stellina a destra ed una più luminosa in basso a sinistra. Appare abbastanza debole; il nucleo è più spesso.  
NGC 3184: una debole galassia che, in forza della stellina a sinistra, pare avere una forma strana a goccia. In realtà la forma è circolare.  
M5: in queste condizioni questo ammasso globulare è molto più denso e ricco e luminoso. Pensate che a 312,5x si era ancora lontani dal risolverlo totalmente nel suo nucleo!  
NGC 5921: sopra M5 c'è questa galassia piccolina e poco luminosa, nel mezzo di molte stelline, dalla strana forma. Secondo Robb era vista di fronte, a me qualcosa non tornava perchè sembrava avere una forma allungata; avevamo ragione tutti e due perchè è una galassia vista di fronte ma è anche una spirale sbarrata ed il nucleo da cui si dipartono i bracci è molto allungato.  
NGC 5897: è un ammasso globulare nel cuore della bilancia, abbastanza esteso e nebuloso; si risolve una decina di stelle e basta.
NGC 6210: è la nebulosa planetaria Tartaruga. Piccola, celestina e di forma circolare. A 312,5x è ancora di forma circolare ed in distolta migliora molto aumentando di dimensioni.  
M13: tantissime stelle in questo maestoso ammasso globulare ma è meno luminoso di M5. Non sono stato in grado di risolverlo del tutto nel nucleo, a 312,5x. 
M4: iniziando le peregrinazioni nello Scorpione partiamo da questo, che non è un globulare che adoro. Di aspetto è esteso e composto da stelle sparse ovunque, ma senza che vi siano condensazioni; sembra più un ammasso aperto. A 312,5x è completamente smembrato in stelle. 
M80: questo globulare invece è più interessante perchè è vero che è piccolo e molto nebuloso ma a 312,5x è risolto nell'alone e anche un po' nel nucleo. In distolta migliora tantissimo! Peccato che è un oggetto basso...  
NGC 6144: questo globulare è veramente vicino ad Antares, ed è di forma leggermente allungata e molto debole. Emerge qualche stellina in distolta e a sinistra c'è una stella più evidente. 
NGC 6451: un piccolo (ma ricco in visione distolta) ammasso aperto, è un addensamente di stelle immerso in un ricco campo. Questo oggetto è prospetticamente molto vicino al centro della nostra galassia! 
M6: l'Ammasso della Farfalla è sempre meraviglioso, le stelle hanno proprio una disposizione inequivocabile e sono luminose. Veramente stupendo.  
NGC 6425: un piccolo ammasso aperto abbastanza concentrato, ma non conta molte stelle.  
NGC 6416: un ammasso aperto medio-grande e abbastanza sparuto nel senso che pur essendoci tante stelle sono disperse ovunque. 
M7: un altro splendido ammasso aperto riosservato con delle stelle molto luminose; prende tutto il campo del 24mm. Si chiama Ammasso di Tolomeo, chissà perchè...  
M56: parto dall'incantevole Albireo e mi smarrisco nella Via Lattea ma poi infine trovo questo ammasso globulare, che seppure di aspetto molto nebuloso mostra tante stelline al suo interno.  
M57: il seeing che andava peggiorando mi ha impedito osservazioni a ingrandimenti alti ma anche a 200x era eccezionale, luminosa e con un forte contrasto tra le due zone di diverse gradazioni di grigio. 
STEPH 1: un ammasso aperto molto gradevole in virtù dei bei contrasti di colore delle stelle che lo compongono, nei pressi di Delta Lyrae.  
IC 4665: tuffiamoci nell'Ofiuco e iniziamo da un ammasso aperto eccezionale, osservato con il 24mm, le cui stelle sono luminosissime! 
NGC 6384: sono riuscito anche a trovare una galassia nell'Ofiuco! La galassia è piccola e molto debole; si nota il nucleo e in distolta l'alone. 
M14: un brutto globulare, dall'aspetto nebuloso ed indistinto. Anche se è abbastanza luminoso si risolvono solo poche stelle, a 312,5x.  
M10: questo invece è bello, di medie dimensioni, ricco, quasi totalmente risolto. 
M12: rispetto al precedente questo globulare è più sparpagliato, con un nucleo forse più denso ma che rimane nebuloso.
M107: globulare nebuloso, si vedono comunque molte stelle in visione distolta.  
NGC 6356: ragazzi, non lo specifico più perchè sono tutti ammassi globulari! Questo è nebuloso, di media luminosità e senza che si vedano stelle.  
M9: anche se è luminoso e ricco rimane nebuloso.  
NGC 6342: piccolo e debole; in distolta qualche stellina.  
NGC 6369: qui siamo in presenza della nebulosa planetaria Piccolo Fantasma, che è anche molto emozionante da osservare, infatti assomiglia sia a M97 che a M57. A M97 perchè ha la stessa consistenza evanescente e la forma circolare; a M57 perchè guardando attentamente ha un puntino nero al suo interno, rendendola di fatto un anellino grigio. 
M19: riprendiamo con i globulari, questo sembra una spolverata di zucchero a velo nel cielo in quanto composto da stelle finissime; è di media luminosità ed estensione, ma è molto ricco.  
NGC 6293: piccolo; nucleo denso e ricco; alone più povero; dal globulare si diparte una piccola strisciolina di stelle.  
NGC 6316: piccolo e nebuloso; una stellina in alto a destra.  
NGC 6304: medio-piccolo; nebuloso; in distolta qualche stellina.  
M62: è un globulare nebuloso al cui interno si intuiscono tante stelle finissime, ma solo in visione distolta.