martedì 5 novembre 2013

Halloween night - 31/10/13

Finalmente sono riuscito ad osservare qualche oggetto del cielo profondo!!! Per questa Luna nuova avevamo detto che ci saremmo incontrati tra astrofili toscani e per fortuna ce l'abbiamo fatta, infatti eravamo io, Robb e Marco Michelassi. Fedeli alla massima che ogni lasciata è persa abbiamo deciso non tanto di sacrificare quanto di vivere un Halloween alternativo, infatti cosa c'è di più pauroso di stare in sperduti luoghi nella notte in cui i morti tornano in vita? E non sono mancati nè i brividi infatti c'era un cane (o un lupo, chissà) che ululava (per fortuna non alla Luna), nè il sangue infatti appena arrivato mi sono tagliato ed ho iniziato a perdere un lago di sangue da un dito imbrattandomi tutto, per fortuna Marco aveva fazzoletti e cerotti altrimenti sarei morto dissanguato!

Il cielo era quello di Casal di Pari, per fortuna alla faccia delle stupide previsioni ottimo nel senso che non c'è stata mai neanche mezza nuvola. Purtroppo però c'era un'umidità inusuale, arrivata al 95% ma stranamente "bastarda" che seppure neutralizzata nei suoi effetti più nefasti (tipo far appannare le superfici ottiche) da un forte vento (che al contempo però faceva sentire molto più freddo di quanto gli 11° c lasciassero presagire) però ha rovinato il cielo che era molto più bluino del solito e quindi meno adatto a queste osservazioni. Pensate che l'umidità è riuscita addirittura ad infiltrarsi in alcune poche pagine plastificate del Deep Sky Reiseatlas, rovinandole! Comunque non ci si può lamentare considerando il periodo! 

Ma passiamo alle osservazioni. C'è da dire che nonostante che abbia avuto il mio tempo non è che ho osservato una caterva di oggetti, infatti avevo fatto una lista un po' troppo presuntuosa ed alcuni oggetti erano al di là delle possibilità del cielo, quindi ho perso tempo a cercarli senza successo. Poi ho sempre qualche difficoltà da cieli del genere perchè le stelle sono così tante che lo star hopping è tosto da fare; in questo ho tratto giovamento dal nuovo atlante che mi sono stampato, il Deep Sky Hunter che riporta moltissime stelle in modo da poter fare paragoni approfonditi tra le mappe e quanto si può vedere al binocolo o al cercatore. Ma poi me le cerco, vado ad osservare la costellazione dei Pesci ... solo per trovare l'Alpha mi ci è voluto un bel po' di tempo!

NGC 253: la galassia Moneta d'Argento ad essere sincero l'ho osservata meglio altre volte, sarà perchè ancora non ci eravamo adattati bene all'oscurità, sarà perchè il cielo in quella direzione era più inquinato, anche a causa dell'umidità, sarà perchè è molto bassa sull'orizzonte. Comunque è un oggetto notevole, dalla forma sottile ed allungata apprezzabile soprattutto in distolta. Ci sono anche quattro stelline all'interno della galassia.
NGC 40: questa è la nebulosa planetaria Cravatta o Scarabeo. Come oggetto è peculiare infatti al suo interno cela un nucleo stellare mentre il guscio, dalla forma circolare, è molto più nebuloso e trasparente come aspetto. Si distingue anche una stellina in basso a destra.
NGC 457: ecco l'ammasso aperto Civetta o ET. Io però non ricordavo questi nomignoli quindi non ho cercato somiglianze. Ciononostante si tratta di un ottimo ammasso aperto di media estensione, abbastanza ricco e composto da stelle luminose. Tra queste spiccano in particolare due; sopra a queste due stelle più luminose c'è un piccolo grumo di stelle.
NGC 225: ridagni con i nomi, questo ammasso aperto si chiama Barca a Vela. Io non ce l'ho proprio vista però anche questo è niente male, con stelle abbastanza luminose e abbastanza fitte. Si possono notare due parti dell'ammasso: da un lato c'è un arco di stelle, il quale è connesso tramite una strisciolina di stelle all'altro lato, dove c'è un addensamento di stelle di forma circolare. Il tutto entra nel campo dello Zoom settato a 24 mm.
M52: un ammasso aperto che non ha certo bisogno di presentazioni. Infatti ci sono una gran quantità di stelle in un ammasso tutto sommato non molto esteso. La più luminosa brilla in alto a destra. Per la prima volta la fantasia me lo ha mostrato come un quadrifoglio!
NGC 6960 e NGC 6992 e NGC 6995: la nebulosa Velo me la sono osservata tante volte quest'anno, purtroppo questa volta non era come altre oltre che per le condizioni del cielo anche perchè il Cigno è ormai declinante. Ma che spettacolo lo stesso! Ovviamente ho usato il filtro OIII e poi mi sono subito perso nei chiaroscuri dei suoi filamenti, sia in quello lungo della sezione Ovest che ricorda chissà quale animale marino sia nella sezione Ovest, artiglio sospeso nel cielo.
NGC 488: dopo molte imprecazioni riesco ad arrivare in zona Pesci e osservo questa serie di galassie che avevo già osservato. La prima galassia ha una forma ovale ed è abbastanza luminosa, in particolare nel suo nucleo. Risulta immersa in un campo ricco di stelline, in particolare ce n'è una proprio al bordo della galassia.
NGC 467 e NGC 470 e NGC 474: questo è un ottimo trio di galassie. Non sono molto appariscenti però c'è da dire che sono tutte ravvicinate ed è molto emozionante da vedersi. Due stelline in alto a sinistra completano il quadretto; rispetto ad esse le due galassie più grandi sono in basso a destra mentre la rimanente più piccola sta a sinistra di esse.
NGC 524: questa galassia mi è parsa leggermente ovale e con un nucleo luminoso. Ho notato che c'è una stellina molto debole a destra. Controllando vedo che è una galassia posta proprio di fronte.
M74: anche questa galassia mi è sembrata ovale e soprattutto molto estesa. Il nucleo circolare ed esteso che ho notato ci da un indizio sul fatto che anch'essa è una galassia vista di fronte. All'oculare non sono molto chiare le sembianze di questa galassia, i contorni sono fumosi ed è relativamente debole.
NGC 404: questa galassia mi piace tantissimo; si tratta del fantasma di Mirach. A sinistra della vistosa Mirach, gialla-arancione, con una maestosa croce di diffrazione si trova questa piccola galassia di forma circolare e ben stagliata contro il cielo, che le fa da simulacro (o se volete rimanere in tema da doppelgänger).
M31 e M32 e M110: ho aspettato tanto per vederla la prima volta quest'anno ma la visione è valsa l'attesa. La regale galassia di Andromeda era posizionata quasi allo zenit e colmava il campo dell'Hyperion 24 mm 68° ed era davvero molto luminosa, così come le due galassie compagne. Ho avuto il piacere di osservarla anche nel C11 di Marco e ritengo che dire che un telescopio del genere non sia adatto a queste osservazioni non è del tutto vero infatti il diametro maggiore unito ad una pupilla d'uscita più piccola mi ha mostrato chiaramente quello che a dir la verità non avevo notato così palesemente nel mio 10" e cioè una netta banda scura che solcava la galassia. A dir la verità Robb, che aveva potuto osservare le due bande da un cielo veramente buio l'aveva riconosciuta a botta sicura anche nel mio Dobson però io che non l'avevo mai vista l'ho notata con facilità nel C11 e poi con più difficoltà nel mio 10". Dimostrazione evidente di come il diametro e la pupilla d'uscita sono fattori essenziali per l'osservazione del cielo profondo.
NGC 185: è una strana galassia nebulosa di forma poco definita ma comunque circolare più o meno, ed è anche relativamente ampia.
NGC 147: una galassia debolissima, una specie di fantasma di forma allungata e di media estensione.
NGC 7662: la Palla di neve blu è una meravigliosa nebulosa planetaria. Ho ottenuto la migliore visione a 200x. Si contraddistingue grazie al suo colore azzurro intenso, inoltre è davvero una palla nel senso che ha delle dimensioni ragguardevoli. C'è anche una stellina in basso rispetto ad essa.
NGC 7640: una galassia lunga e molto schiacciata, ma tenuissima.
NGC 672 e IC 1727: si tratta di una coppia di galassie per nulla facili infatti la prima è già debole di suo, figuratevi la seconda che lo è ben di più. Comunque anche Robb ha confermato le mie impressioni. Le due galassie sono posizionate a 90° l'una rispetto all'altra: quella più luminosa è verticale a sinistra, quella più debole in orizzontale in alto a destra. Quest'ultima è così debole da risultare al limite del visibile.
M33: niente male la galassia Triangolo. Nel 24 mm si presentava molto estesa e con un nucleo molto grande e luminoso. Si notavano leggeri chiaroscuri nei bracci. A conferma di quello che dicevo prima nel C11 ho notato lo stesso miglioramento, infatti i chiaroscuri dei bracci della spirale erano più profondi e contrastati.
NGC 925: questa galassia era la mia bestia nera del Triangolo dato che non mi era riuscito mai di osservarla, ma con uno star hopping certosino ce l'ho fatta. La galassia ha una forma ovale e medie dimensioni; è particolare perchè ci sono molte stelline al suo interno.
NGC 1156: prima delle due galassie osservate nell'Ariete. Ha una forma allungata ed una luminosità medio-bassa. Inoltre c'è una luminosa stellina interna.
NGC 772: la seconda galassia è grande e dalla forma ovale. Il nucleo è più intenso ma non è troppo luminosa. Si notano due stelle debolissime in visione distolta.
NGC 869 e NGC 884: non potevo esimermi da dare una fugace occhiata al Doppio Ammaso del Perseo; è bastato osservarlo col 24 mm per godere di uno spettacolo come al solito meraviglioso. I due ammassi erano perfettamente contenuti nel campo e stordiscono ad osservarli in virtù della valanga di stelle visibili ovunque l'occhio si posi. Questo oggetto era visibilissimo anche ad occhio nudo.
Giove: molto strano, c'era un vento poderoso eppure il seeing era fantastico!!! Raramente ho potuto osservare un Giove così. A 312,5x, che per il soggetto sono molti, il pianeta non faceva una grinza ed anzi nei momenti di calma atmosferica la visione era perfetta. Peccato che il vento così forte a questi ingrandimenti disturbava in termini di vibrazioni. Passando al pianeta le due bande erano nient'affatto piatte bensì ondulate nettamente. Si notavano anche altre bande sottili nei due emisferi e una tonalità molto più panna andando verso i poli, rispetto quella più bianca compresa all'interno tra le due bande. Robb accorgendosene mi ha regalato uno spettacolo a cui non avevo mai assistito e cioè il transito di un satellite (Ganimede) sulla superficie, appena sopra la SEB. Forse presi dall'emozione di quel puntino nero così perfettamente contrastato rispetto al chiarore del pianeta nessuno di noi si è accorto della GMR che era lì nei pressi: mica si può osservare tutto in una volta, e poi eravamo cotti il giusto alle due e mezzo di notte!