martedì 5 novembre 2013

Luna - 19/12/12

Qualche giorno fa con il 60/700 ho osservato dentro al Mare Crisium il piccolo cratere Farheneit ed i crateri Cleomedes H e F, che già sono un bel traguardo per il piccoletto. Poi sono andato a curiosare dalle parti del fantomatico ponte lunare di O'Neill tra il Promontorium Lavinium e il Promontorium Olivium, che rimanevano proprio al terminatore. Dentro Cleomedes invece ho osservato i crateri B e J. Cambiando tutt'altra zona ho concluso con la marcata Rima Petavius. Da segnalare la luce cinerea notevole con quell'esiguo spicchio di luna, tanto che a 140x nella parte in ombra della luna si notavano dei chiaroscuri che erano i vari crateri.
 
Stasera sempre con il solito telescopio invece ho osservato il domo Mitchell 1 tra Aristoteles e Eudoxus, non pensavo di vederlo invece era un puntino nero (e accanto ce n'era un altro di cui ignoro il nome). Spostandoci nel Mare Serenitatis un'altra sopresa: il piccolo cratere Banting che si vedeva appena, ma inconfondibile perchè vicino ad un'increspatura sul mare. Ma qui spiccavano soprattutto Bessel e Menelaus, che sembrava pieno di pece da quanto era nero il suo interno. Posidonius mostrava invece delle piccole montagnine al suo interno, accanto al cratere centrale. Spostandoci sempre più in basso come non notare i tre magnifici crateri Theophilus, Cyrillus e Catharina, ricchi di dettagli? A destra, in semiombra al terminatore si vedevano Sacrobosco A e C, questa formazione mi ha infuso una sensazione di timore reverenziale (sarà il nome). Poi ancora Piccolomini e Zagut, di cui ho osservato i craterini A e K. Infine Rabbi Levi, al cui interno si notavano i vari crateri disposti a L; e Riccius, con i suoi molto deboli ed evanescenti craterini disposti a quadrato. 


A questo punto ho tirato fuori l'artiglieria pesante e con il 250/1250 ho riosservato le stesse formazioni. Non ho preso appunti precisi, ma la differenza di risoluzione tra i due telescopi è abnorme. Quelli che di là erano deboli macchioline qui diventano crateri dal bordo definito, ho potuto apprezzare immagini molto migliori anche di quelle fornite da Virtual Moon Atlas configurato con definizione LOPAM. Sono rimasto incantato ed ho osservato per un pezzo. In particolare mi ha colpito nel Mare Serenitatis, quasi al terminatore, un'incredibile linea retta di 5 crateri: Linne A,B,F,H,G. Un dettaglio molto bello che con il 60ino non ero riuscito ad osservare è la Rima Plinius; con il dob l'ho potuto osservare con chiarezza anche se è una tenue frattura. Salendo troviamo la parte finale della Rima Hyginus, molto contrastata. In Catharina P nei momenti di buon seeing si notavano micro-crateri; insieme a Theophilus e Cyrillus costituivano un terzetto notevole, così come notevoli erano Zagut, Rabbi Levi e Riccius totalmente risolti in crateri ben definiti. Misteriosa la catena montuosa tra Maurolycus e Barocius, emergeva dall'ombra con una forma ad S. Per finire con lo Zoom a 16mm mi sono goduto la luna che riempiva l'intero campo apparente, compresa la parte in ombra ben visibile; tra l'altro la visione era mozzafiato perchè i bassi ingrandimenti conferivano brillantezza e gradevolezza alla visione, ma con la stessa risoluzione di dettagli (che c'erano lo stesso anche se più piccoli).