giovedì 28 maggio 2015

Tra l'astrofilo e l'astro non mettere l'atmosfera - 27/5/15

Come si sarà capito sono incappato in una serata storta, a causa della fortissima turbolenza atmosferica, che ha impedito quelle osservazioni che avevo in mente. Peccato perchè la serata prometteva molto, con un cielo cristallino. Comunque, ho osservato con l'MN 68, per lo più la Luna a 243x, ma l'immagine era molto tremolante, ed i dettagli fini erano visibili solo in alcuni rari momenti di relativa calma atmosferica. Tra le altre cose era anche un freddo cane, così ad una certa ora me ne sono tornato al calduccio senza pensarci troppo.

Venere: osservato a 152x. Il pianeta appariva davvero niveo. La fase è al 50% approssimativamente.
Giove: a 243x la visione era pessima, così sono subito passato oltre. Però ho notato un fatto strano: alle 21:30 circa tre satelliti erano a destra di Giove, uno invece era a sinistra (Callisto). A sinistra di Callisto però c'era un altro puntino di luce molto vicino: che cos'è? Controllando in seguito ho verificato che si tratta di una stella, di magnitudine 9,45.
Luna: iniziando dal cratere Anaxagoras, esso era in ombra per 2/3, e proiettava un'ombra così lunga da congiungersi alla zona in ombra della Luna. Accanto ad esso troviamo il più piccolo cratere Anaxagoras A. Sempre accanto è presente il cratere Goldschmidt, il quale proietta ombre aguzze sul bordo interno sinistro; al suo interno è subito evidente un piccolo cratere, ma guardando meglio adiacente ad esso c'è un altro piccolo cratere, inoltre si percepivano a tratti diversi altri craterini. Più giù c'è il cratere Epigenes, con ombre a sinistra, un promontorio al centro e bordi scoscesi a destra. Scendendo, dopo una serie di monti dalla superficie scabra troviamo Plato, che presenta un orlo destro fratturato, e pendii butterati; nel bordo interno a sinistra si può osservare un'ombra stretta e frastagliata, mentre i craterini interni sono visibili a tratti come macchiette confuse. I Montes Teneriffe sono composti da diversi monti, di cui uno ricorda l'impronta di un gabbiano sulla sabbia; un altro monte, in basso a destra, proietta un'ombra triangolare, che ricorda il cappello appuntito di uno stregone. Il colpo d'occhio sul Mare Imbrium è notevole, contorniato com'è dai Montes Appenninus, e con tanti crateri grandi e piccoli al suo interno, tra i quali Le Verrier ed Helicon (dimezzato dal terminatore), Lambert, Pytheas e Timocharis. Al limitare degli Appennini c'è Eratosthenes, tutto illuminato se non per un lembo a sinistra a forma di artiglio; al centro ci sono dei promontori disposti a triangolo, mentre tangente all'orlo destro del cratere c'è una lunga rupe verticale. Spostandoci lateralmente c'è una fitta fila di piccoli crateri, sembrano quasi formare una rima: sono relativi al cratere Stadius. Più in là ci sono i Montes Carpatus, che hanno un'incredibile forma a doppia "M" sovrapposta. Proprio lì in mezzo c'è il cratere Gay-Lussac, oltre ad un altro cratere più piccolo. La relativa Rima Gay-Lussac è visibile, ma solo con attenzione. Uno sguardo veloce al magnifico Copernicus, così deturparto dal seeing, mi ha fatto desistere da ulteriori osservazioni seleniche.
M13: depresso dal seeing scadente mi sono lanciato in improbabili esperimenti, considerando la presenza della Luna. Eppure, nonostante la Luna, il cielo, il telescopio di diametro non esagerato ho avuto una bella visione di questo ammasso globulare. Invece di forzare gli ingrandimenti l'ho osservato a 76x per esaltarne il contrasto rispetto al cielo, e sono rimasto soddisfatto. Evidente la forma dell'ammasso, che però rimaneva un po' nebuloso; osservandolo in visione distolta però ecco emergere molte stelline.
M57: non ho resistito ad osservare la Nebulosa Anello, e ai medesimi ingrandimenti la stuttura della nebulosa planetaria è palese, con l'anello più denso e grigio, e la parte interna più scura e rarefatta. Veramente un bell'oggetto, che non vedo l'ora di osservare di nuovo nelle migliori condizioni possibili.
Beta Cygni: dato che volevo osservare stelle doppie molto strette, ma ho subito desistito, a quel punto non potevo non gettare un'occhiata su questo gioiello spaziale, una stella doppia con un contrasto di colori e con una brillantezza delle due componenti eccellenti. Anche qui rimando l'osservazione a quando il Cigno sarà più alto ed a quando il seeing incastonerà quelle due gemme in cielo.