martedì 19 maggio 2015

Save 400 - 18/5/15

Alla fine ho toccato quota 400 oggetti del cielo profondo osservati: per me è una grande soddisfazione. Non tanto per il mero numero, quanto perchè è stata una lunga ed emozionante avventura, tra galassie, ammassi e nebulose. Ma questo viaggio non è ancora giunto al termine, ed ho ancora una gran voglia di esplorare i misteri del cosmo.

Ieri sera sono andato nuovamente ad osservare, nonostante un po' di stanchezza, che però ha avuto un effetto benefico, infatti mi sono rilassato molto, ed ero così tranquillo e sereno che mi sentivo in sintonia con la Terra e con il cielo trapunto di stelle. Il sito osservativo è a Montisi, tra i colli della Val d'Asso. Le condizioni climatiche erano particolarmente favorevoli: temperatura confortevole (15°c minima), umidità contenuta (79% massima), seeing davvero ottimo, e cielo limpido. L'uscita era motivata dal fatto che volevo dare il colpo di grazia alla costellazione della Vergine, e per fortuna ce l'ho fatta; in seguito ho esplorato il Drago ed Ercole. Ho osservato circa tre ore, e laddove non specificato ho usato 125x. Vediamo com'è andata.

PIANETI

Giove: osservato al crepuscolo, ed ho capito subito che l'atmosfera era molto calma. La STB, visibile come una linea sottile, era nettamente separata dal polo Sud. La SEB appariva leggermente ondulata. Tra le due bande equatoriali era visibile una piccola zona scura, un po' decentrata verso destra, che sicuramente era un festone. La NEB invece era maggiormente ondulata ed irregolare rispetto all'altra banda equatoriale. Nulla da segnalare sulla NTB, che si mostrava uniforme fino al polo Nord del pianeta. Ho potuto spingere fino a 312x.
Venere: ai medesimi ingrandimenti il pianeta si presenta di un bianco abbagliante, ma l'immagine è un po' agitata. La porzione visibile mi sembra diminuita rispetto all'ultima volta, sicuramente la fase è calante.
Saturno: osservato a fine serata a 312x. Con questo seeing è uno spettacolo mozzafiato. Sul disco si nota una banda ocra più chiara, nettamente distinta dal globo di colore marroncino. Gli Anelli A e B era separata da una Divisione di Cassini larga e contrastata. Sapendo dove guardare anche l'Anello C era visibile con facilità, e nelle anse interne degli anelli si mostrava delicato, etereo.

CIELO PROFONDO

NGC 4665: avevo un dubbio su questa galassia, così l'ho riosservata. Il buio non era giunto al suo massimo grado, ma si poteva comunque iniziare ad osservare. La galassia effettivamente è composta da una sezione allungata più evidente, ed ha un nucleo di forma ovale. In visione distolta si intravede un alone ellittico che la contornia, molto più debole.
NGC 4666: l'ultima volta questa galassia mi era sfuggita, invece stavolta l'ho beccata. É conosciuta come "Supervento", a causa dell'enorme flusso di gas che proietta nello spazio. All'oculare è molto affusolata, di medie dimensioni, e migliora molto in visione distolta. Debole luminosità, con un nucleo galattico appena più evidente e poco rialzato.
NGC 4753: galassia di forma ellittica, con media luminosità ed estensione. Si fa progressivamente più luminosa partendo dall'alone arrivando verso il nucleo. Ha un aspetto nebulare.
NGC 4546: piccola galassia ma di media luminosità. Sembra allungata, ed aumenta dimensioni in visione distolta, ma è comunque cortina. Il nucleo è più brillante. Ci sono due stelline a destra, di cui una al limite del visibile. Una curiosità è che si tratta di una galassia posta esattamente sulla linea dell'eclittica.
NGC 4697: galassia ellittica, che si allunga in visione distolta. Presenta luminosità ed estensione medio-alte. Nucleo più intenso.
NGC 4699: galassia sempre di forma ellittica. Medio-piccola, ma di buona luminosità, specialmente nel nucleo.
NGC 5634: a 312x possiamo osservare un ammasso globulare piccolo, ma relativamente luminoso. Purtroppo rimane nebuloso, un batuffolo grigio. In visione distolta però si intravedono alcune tra le tante stelline che lo compongono. Da l'impressione che sia ricco di stelle. A sinistra, poco in basso, è situata una stellina molto debole.
NGC 4125: dopo aver finalmente concluso la scorpacciata di galassie nella Vergine, che ha richiesto ben tre uscite, è giunta l'ora di spostarsi nel Drago. La prima galassia che troviamo è medio-piccola, di media brillantezza. Il nucleo è più luminoso. Ha una forma allungata.
NGC 4236: galassia molto estesa, ma anche molto tenue, tanto che è quasi invisibile. É affusolata, ma allo stesso tempo ha anche un certo spessore.
M102: una bella galassia, di media estensione ed abbastanza luminosa, conosciuta come "Galassia Fuso". Ha una forma allungata, ma il bulbo galattico è prominente al centro. Appare progressivamente più brillante dall'alone verso il nucleo. Ci sono due stelline in basso, una a destra ed una a sinistra.
NGC 5907: eccezionale galassia, davvero affusolatissima, sottilissima e lunghissima. Non a caso è soprannominata "Scheggia". Ha un'ampia estensione, ma scarsa luminosità. Il nucleo è appena più rigonfiato e poco più intenso. In visione distolta la galassia pare accendersi.
NGC 5879: galassia di forma ellittica, di medio-piccole dimensioni e di medio-bassa luminosità. Nucleo più luminoso.
NGC 5981: queste tre galassie sono conosciute come "Trio del Drago". La prima mi ha dato una bella soddisfazione personale, infatti all'inizio non si scorgeva ma poi mi ci sono messo d'impegno ed alla fine è saltata fuori. Il fatto è che è debolissima.  Si trova in alto a sinistra rispetto ad una stellina ben visibile. Ha dimensioni scarse, e si mostra allungata e sottile. Molto meglio in visione distolta.
NGC 5982: la seconda galassia del trio, quella posizionata in mezzo, ha una media luminosità ma piccole dimensioni, oltre che una forma ellittica. Il nucleo è più brillante.
NGC 5985: la terza galassia del trio ha una forma ellittica e dimensioni medio-grandi, però è tenue, con una luminosità uniforme. Le ho osservate tutte a 156x.
NGC 6340: galassia di medie dimensioni ma di scarsa luminosità. Presenta una forma circolare, ma dai bordi confusi. Il nucleo è poco più brillante.
NGC 6503: a 156x si mostra come una galassia di media luminosità e dimensione. É allungata, ma anche abbastanza spessa, soprattutto al centro. In alto a destra c'è una stellina che in visione diretta sembra una galassia.
NGC 6543: questa bella nebulosa planetaria, già riosservata in passato, si chiama "Occhio di gatto", e l'ho osservata a 312x. Ha una tonalità celestina. La forma a prima vista pare ovale, ma osservando meglio si può notare che in realtà assomiglia ad una goccia. Presenta delle medie dimensioni. Una tenue nebulosità pare avvolgerla.
NGC 6229: il primo ammasso globulare osservato in Ercole, a 312x. Ha una buona luminosità, peccato che permane nebuloso. In visione distolta acquista un aspetto granuloso, si intuiscono delle stelline.
M92: stupendo ammasso globulare, con un alone ampio e disperso totalmente risolto in stelle. Il nucleo è molto compatto e denso, e non si riesce a risolvere del tutto. In visione distolta appaiono il doppio di stelle, ed il nucleo si illumina. 312x.
M13: enorme ammasso globulare, occupa mezzo campo dell'oculare, e le stelle dei suoi bracci arrivano fino ai margini. Questi filamenti di stelle che si dipartono dal nucleo presentano un motivo a pale d'elica. Il nucleo consta di tante stelle, già visibili in visione diretta. In proposito c'è uno strano effetto: in diretta non sembra molto denso, ma in distolta diventa ricchissimo, e non si riesce a risolvere in stelle completamente. 312x.
NGC 6207: galassia medio-piccola, di media luminosità. Ha una forma allungata, ma sempre più spessa procedendo verso il centro.
NGC 6181: galassia abbastanza affusolata, piccola e debole. Una stellina si trova in alto a destra.
NGC 6210: tale nebulosa planetaria è denominata "Tartaruga". A 312x ha un color acquamarina, e medie dimensioni. Forma circolare. Visibile meglio in visione distolta.
IC 4593: questa nebulosa planetaria invece è chiamata "Pisello dall'occhio bianco". Come oggetto è molto difficile da trovare, a causa del fatto che presenta dimensioni così ridotte che è molto simile ad una stella, e solo a 312x si rivela per la sua vera natura, anche se rimane poco più grande di una stella. Per rintracciarla ho dovuto operare una messa a fuoco molto accurata e programmare un salto stellare preciso. Il colore effettivamente è bianco. Ha un nucleo puntiforme stellare, e l'alone è compatto, ravvicinato al nucleo, e quasi di pari luminosità.