domenica 17 maggio 2015

IX Star Party Forum Astrofili.org - 15-16-17/5/15

Non ero mai stato ad uno star party prima, avevo sempre avuto un po' di timidezza, ed un po' di paura di non essere all'altezza della situazione. Non sono mai stato così in errore: è stata un'esperienza fantastica, ed il merito è stato tutto delle tante decine di astrofili che vi hanno partecipato. Gente veramente preparata e competente, ma allo stesso tempo persone simpatiche che non si sono montate la testa: grazie a loro ho vissuto un'esperienza indimenticabile. Non mi metterò a fare nomi perchè ne ometterei sicuramente per mia colpa qualcuno, ma lasciatemi dire che la qualità della compagnia è stata altissima.


Il luogo è stato quello del Prato della Contessa, al Monte Amiata. Secondo me è azzeccato, perchè anche se gli alberi tagliano le costellazioni più australi allo stesso tempo schermano efficacemente contro l'inquinamento luminoso, e comunque si riesce ad osservare queste costellazioni più di quanto non si potrebbe immaginare a prima vista. Un altro vantaggio è che l'Hotel Contessa è proprio davanti al prato, e ad un certo orario spenge tutte le luci, il che è davvero il massimo. A proposito dell'Hotel, si tratta di un posticino molto accogliente: i locali sono caratteristici, il personale molto cordiale, la cucina incredibile per qualità e quantità, e le mille ricette locali ci hanno deliziato il palato; anche le camere sono ottime, e la vista sul prato fa il resto. 


L'unico inconveniente è stato il meteo, terribile come al solito. Quando sono arrivato è stato come ripiombare nel pieno dell'inverno, e nuvole a bassa quota avevano creato una fitta cortina di foschia dovunque. Ma verso le 22 del giorno 15 il cielo miracolosamente si è aperto, ed abbiamo potuto osservare fino circa le 3 di notte, anche se c'era un certo viavai di nuvole di passaggio. La nottata del 16 invece è stata compromessa dal maltempo, e verso mezzanotte ha pure cominciato a piovere, seppure debolmente. Nonostante tutto qualche osservazione è stato possibile condurla, ed io direi che ad un certo punto è anche giusto accontentarsi.


La vacanza è stata completa, e ci sono state tutta una serie di attività ulteriori. Per esempio sono andato con l'Adina a fare una lunga passeggiata tra i boschi, e risalendo le piste da sci, tra mille fatiche, siamo arrivati fino alla cima del Monte Amiata, in prossimità della croce. Lungo questa gita abbiamo visto dei panorami grandiosi. Inoltre ci sono state due interessanti conferenze, e da osservatore visuale ho apprezzato particolarmente quella di Andrea sulla geologia lunare. Tra le altre cose diversi droni ci hanno fatto compagnia svolazzando sulle nostre teste, controllati a distanza dai loro proprietari, ed è stato divertente assistere alle loro acrobazie aeree.


15/5/15

Nottata caratterizzata da pessimo seeing e da una ottima trasparenza atmosferica. Il cielo era di un bel colore nero, e l'SQM ha segnato addirittura 21,5! Ad occhio nudo si notavano moltissime stelle, più di quelle a cui sono normalmente abituato. L'umidità ha creato qualche problema, arrivando all'89% a fine serata.

M3: una veloce occhiata a 250x, usando il mio Dobson da 10" f/5. Nonostante il seeing è stata una bella visione di questo fantastico ammasso globulare, riosservato recentemente.
NGC 4261: coppia di galassie nella Vergine, osservate, come tutte le successive, a 125x. La prima ha una forma circolare, e media estensione. Il nucleo è più luminoso, l'alone galattico diffuso.
NGC 4264: la seconda galassia si trova in basso a destra rispetto alla precedente. Appare piccola e debole, ma si discerne chiaramente.
NGC 4281: incredibile osservazione di ben cinque galassie nel campo dell'oculare, sempre a 125x. Quella in questione ha una forma ovale. Luminosità e dimensioni nella media.
NGC 4270: galassia piccola, di forma circolare.
NGC 4273: una galassia di discreta brillantezza. Media ampiezza. Poco allungata.
NGC 4277: appena a destra della galassia precedente c'è una stellina. Sotto di essa era visibile con difficoltà questa piccola e debolissima galassia. L'osservazione è stata confermata da altri osservatori esperti, che gentilmente hanno verificato se avevo le traveggole oppure no! La galassia ha una magnitudine molto alta, di 13,5: credo che sia il mio personale record, ad horam.
NGC 4268: galassia debole, di piccole dimensioni. Presenta una forma ovale.
M61: una galassia brillante, che trae molto giovamento dalla visione distolta. Ha una media estensione, ed una forma ovale. Il nucleo è più intenso. Al limitare dell'alone, in alto a sinistra, era visibile esclusivamente in distolta, una stellina debolissima.
NGC 4536: galassia allungata, ma senza essere sottile. Dimensioni medie, ma scarsa luminosità.
NGC 4527: galassia allungata e sottile, con un nucle bombato. Notevole in distolta. Dimensioni nella media.
NGC 4665: galassia di forma allungata, e di dimensioni contenute, ma con una luminosità media. Al centro è visibile una condensazione centrale di forma ovale.
NGC 4636: galassia relativamente ampia e luminosa. La forma mi è parsa circolare. Il nucleo è più brillante dell'alone.
NGC 5248: spostandoci nel Boote per prima cosa ho osservato questa galassia di forma ellittica e di media estensione. Il nucleo è intenso, e complessivamente è abbastanza luminosa. C'è una stellina sopra.
NGC 5466: cambiando registro questo ammasso globulare ha suscitato la meraviglia dei presenti, non tanto per la sua luminosità, infatti è deboluccio, e neanche per la sua densità, infatti si riesce a risolvere in stelle completamente, o quasi. La stranezza sono le sue dimensioni: a 156x appare davvero molto esteso. In visione distolta emergono diverse ulteriori stelline.
NGC 5557: galassia non molto estesa, di forma circolare. Media luminosità, maggiore nel nucleo.
NGC 5689: galassia piccola, allungata. Ancora una volta brillantezza nella media, con un nucleo più intenso.
NGC 5676: galassia allungata, ed anche abbastanza luminosa. Media ampiezza.
NGC 5660: non ho preso appunti molto chiari in proposito: c'è una stellina nelle vicinanze, ma è sotto o sopra? A parte questo la galassia appare piccola e debole, un po' allungata.
M51: osservazione veloce di questa stupenda coppia di galassie interagenti. La visione è stata molto valida, con i bracci della spirale bene in evidenza.
NGC 5195: rapida occhiata anche alla galassia compagna.
NGC 6960: sono andato a curiosare all'oculare del Dobson da 16" del mio amico Roberto Mugnaini, e sono rimasto folgorato dalla visione della Nebulosa Velo, sezione Ovest se non erro. Il filamento nebulare si librava in cielo, dava l'illusione della profondità, sensazione che col mio 10" ho provato solo ed esclusivamente sulla Grande Nebulosa di Orione. A fronte di queste visioni sale con prepotenza la voglia di un diametro maggiore, perchè è inutile negarlo: sul cielo profondo la differenza la fa il diametro del telescopio. 

16/5/15

M13: dopo aver osservato uno degli ammassi globulari più ricchi e luminosi del nostro cielo su un Newton Orion UK da 10", ottenendo una immagine risultante davvero molto contrastata e di qualità, ho avuto l'onore di osservare il medesimo oggetto sul mitico Binodobson da 24", il più grande al mondo. Nonostante stessi osservando attraverso uno strato di nubi neanche tanto sottile sono riuscito lo stesso ad osservarlo, ed è stato semplicemente impressionante: l'ammasso, ricchissimo di stelle, galleggiava letteralmente in cielo, e sembrava che si trovasse tra me e lo sfondo retrostante. Una sensazione di tridimensionalità e di immersività incredibile, non oso immaginare di cosa è capace questo strumento da sogno sotto un cielo ideale. Ringrazio, credo a nome di tutti gli astrofili, il proprietario Andrea Boldrini, un astrofilo veramente simpatico, esperto, colto ed altruista. Lo strumento non è descrivibile in due parole, dico solamente che è il frutto di intelligenti soluzioni ottiche e meccaniche, che ne hanno permesso una utilizzabilità molto intuitiva ed un funzionamento efficace ed efficiente. Geniale il modo di fusione delle due immagini formate individualmente da ogni telescopio: lunghe aste permettono di inclinare gli specchi primari finchè l'immagine binoculare non si fonde. Ottimi i materiali: legno per ridurre le vibrazioni, ma anche acciaio ed alluminio per irrobustire la struttura in alcuni punti critici. Incredibile la grazia di questo mastodonte, dotato di go-to e di inseguimento motorizzato, il tutto con alto tasso di precisione. Fluidissimi i movimenti altazimutali, fattore non scontato a causa della mole del binoscopio. 

17/5/15

Sole: naturalmente dopo nuvole a profusione, quando si è avvicinato il momento di andarsene il cielo era terso. Invece di  piangere sul latte versato i fortunati possessori, Roberto Mugnaini ed Angelo Cutolo, hanno sfoderato i loro rifrattori solari, rispettivamente un Lunt 60/500 Pressure Tuner B1200 con fuocheggiatore Feather Touch ed un rifrattore 80/480 ED con filtro Daystar Quark Cromosphere, che sono stati montati in parallelo su una montatura Giro, per la gioia di tutti gli altri astrofili. Osservare la cromosfera della nostra stella è impressionante, con questi telescopi le protuberanze erano stagliate contro il cielo, molto dettagliate, e devo dire che bene o male erano due strumenti equivalenti, entrambi di altissimo livello. Ma non finisce qua, i proprietari hanno montato il filtro Daystar, che opera un filtraggio a valle, nel Lunt, che invece opera un filtraggio a monte, ed in questo modo hanno ottenuto un telescopio dalla banda passante più stretta: il risultato era che il disco solare era molto più ricco di dettagli, e c'erano degli enormi filamenti scuri su di esso, molto più evidenti rispetto a prima. Che dire, un vero spettacolo!