Dopo la scorpacciata di oggetti del cielo profondo di due giorni stasera sono riuscito a fare una piccola e umile osservazione mordi e fuggi con l'Heyford 60/700 dal balcone.
Il 60ino ha subito varie migliorie ultimamente,
ma purtroppo ancora non ero riuscito a provarlo come si deve perchè o
c'erano le nuvole o c'era un seeing pessimo. In particolare il sistema
di bilanciamento del peso funziona ottimamente e finalmente non si
ribalta. La montatura è penosa, basta una leggera brezza e tutto trema
ma stasera il vento mi ha graziato.
Stasera riprovo deciso caricando in canna subito il Planetary ED 5mm
senza mezzi termini e vedo che finalmente era la volta buona, con un
seeing strepitoso.
Saturno:
meraviglioso, mai e poi mai avrei immaginato qualche anno fa di
beneficiare di una visione del genere con questo telescopio. Veramente è
un miracolo. Siamo a 140X, cioè più del doppio del diametro! L'immagine
è immobile e perfetta, seppure si nota chiaramente la scarsa luminosità
a questi ingrandimenti. Si vedono con facilità alcune bande sul pianeta
e si distinguono gli anelli nella parte in cui passano daventi al
pianeta in modo contrastato. Vi giuro che osservando molto attentamente
si percepiva (non si vedeva in modo netto però) la Divisione di Cassini
Ho visto anche Titano nei pressi, poi ho ridotto gli ingrandimenti e
l'immagine si è illuminata ma i dettagli sono scomparsi
progressivamente. Mi ricordo quando osservavo con la barlow in plastica
(tra l'altro montata sul focheggiatore prima del diagonale in plastica
perchè ancora non avevo ben capito dove andava)
e l'oculare kellner cinese 9mm in plastica, il risultato era una palla
del colore dell'arcobaleno con due abbozzi laterali di anelli...un bel
passo avanti se dio vuole.
Marte: più che altro un tentativo. Il disco del pianeta è perfettamente a fuoco come con Saturno ma non emergono particolari.
A questo punto già mi sentivo a posto con me stesso e con l'universo
ma ho buttato un occhio sullo scorcio di cielo a disposizione ancora
per un po'. Per prima ho beccato Castore (Alpha Geminorum) ormai bassissima sull'orizzonte ma so che si va sul sicuro con questa bella doppia.
Mi sposto su Algieba (Gamma Leonis) e mentre metto
a fuoco noto i dischi di diffrazione della doppia come se fossero
tratti dal manuale del seeing perfetto. Molto bella, questa volta l'ho
vista rossa e bianca mentre l'altra volta con il Dob l'ho percepita
arancione-arancione....mistero delle stelle doppie.
Infine in un orizzonte illuminato cerco M44 sempre molto basso senza alcun riferimento e con un cercatore 6x25. Ovviamente non la trovo però vedo una stellina al limite della visibilità nei pressi, la punto e ho una piacevole sorpresa: è Iota Cancri, una doppia che non avevo visto, molto bella perchè le stelle sono una arancione e l'altra azzurra.
Molto più tardi prendo il binocolo 10x50 e dalla terrazza al terzo
piano che da a nord mi tuffo nel mare magnum di stelle della via lattea,
che incredibilmente riuscivo a vedere da casa mia. Credo di avere
intravisto anche qualche ammasso aperto. Questa attività rilassa come un
bel bagno caldo d'inverno, ve la consiglio.