Stasera ho voluto testare l'Intes Micro MN 68 con i sistemi stellari
doppi o multipli. Ma prima qualche dettaglio: seeing 7/10 scala
Pickering; trasparenza 8/10; cielo totalmente sereno; vento assente;
umidità prossima al 100% alla fine. Vi confesso che ero curioso di
capire quanto vale questo telescopio che ho acquistato riponendovi
grandi speranze; devo dire che mi ha impressionato per la qualità delle
immagini che ha fornito, pareva davvero di guardare attraverso un
rifrattore, se non che è apocromatico ed ha 15 cm di diametro! Le stelle
erano fantastiche, con un disco di Airy ed un anellino fino di
diffrazione attorno (in alcuni casi più di uno più deboli), il tutto
leggibile con estrema chiarezza. Come leggerete il tele è riuscito a
separare doppie che non reputo banali dato il seeing non perfetto e
senza forzare esageratamente gli ingrandimenti. Facendo due
considerazioni sul setup complessivo c'è da dire che bisogna essere
robusti per osservare con un bestione del genere; il telescopio ha
bisogno di tempo per acclimatarsi, almeno un'ora e mezzo con la ventola
accesa e poi è meglio spengerla per ottenere immagini migliori (ma
contrariamente a quanto mi ricordavo non ho notato gravi inconvenienti
tenendola accesa); il telescopio si sposta in una maniera da sogno
essendo perfettamente bilanciato in entrambi i movimenti altazimutali e
avendo una lunga leva e grazie alla manopolina ergonomica fatta
realizzare, movimenti fluidissimi, come montatura quindi
stramegasoddisfatto; il paraluce Orion fa egregiamente il suo lavoro e
il menisco con un'umidità massima (tutto era fradicio in maniera
irreversibile) non si è appannato minimamente (gli oculari si come al
solito di questa stagione dalle mie parti), inoltre scherma anche dalle
luci parassite. Ho utilizzato come oculare principalmente il Planetary
ED 5 mm che su questo tele ci calza a pennello restituendo circa 250x
(devo misurare la lunghezza focale del telescopio perchè non la conosco
con esattezza).
Perdonate questa prolissa prefazione, passiamo alle osservazioni, per la
verità poche perchè ho preferito soffermarmi di più sui singoli
bersagli. Riporto quello che ho scritto su un foglio ancora talmente
bagnato che potrei strizzarlo:
Iota Cassiopeiae:
la primaria appare di colore bianco mentre le altre due stelle di un
colore cobalto scuro. Tutte e tre le stelle mostrano anelli di
diffrazione; quelli della compagna più vicina toccano e si fondono con
quelli della primaria. Mi è piaciuta un sacco.
6 Cassiopeiae: questa stella doppia, con separazione 1,5" è
la più stretta che ho risolto nella serata ed ha richiesto un oculare da
4 mm (ottenuto con lo Zoom Baader più la barlow Tele Vue), cioè circa
300x. Le cose come tutti sanno meglio di me si complicano quando c'è una
differenza sensibile di magnitudine tra le due stelle, cosa che qui
avviene avendo la primaria una magnitudine di 5,66 mentre la secondaria
una magnitudine di 7,95. La compagna risulta piccolina come dimensioni
ed è proprio a contatto dell'anello della primaria; è situata a sinistra
e leggermente in basso rispetto alla stella principale (osservando
all'oculare). La primaria mi è parsa gialla mentre la secondaria
celeste.
Struve 3062: negli appunti ho scritto che la distanza tra le
due stelle è come quella della stella doppia precedente, e controllando
in effetti abbiamo una separazione di 1,55". Però la differenza di
magnitudine è meno marcata (6,42" e 7,32"). Osservata a 250x. Come
colori ho percepito la primaria bianca mentre la secondaria celeste
chiaro. Anche questa doppia si trova in Cassiopea, vicino a Caph.
Delta Cygni: questa doppia è famosa per essere
particolarmente sbilanciata. A fronte di una separazione tranquilla di
2,71" abbiamo una prima magnitudine stellare di 2,89 ed una seconda di
6,27". Inizialmente temevo di non scorgere la compagna ma con un po'
attenzione ci sono riuscito senza avere il minimo dubbio
sull'osservazione (come negli altri casi era del tutto evidente e non
lasciava margine di interpretazione alla mente). Ho fatto anche un
disegnino orribile da quanto mi è piaciuta, ve lo descrivo però: c'è una stella con un
disco di Airy molto grande con un anello di diffrazione spesso intorno e
in alto a destra (sempre guardando nell'oculare) la compagna minuscola è
praticamente adagiata sull'anello, esterna ad esso. Secondo me è una
doppia tosta perchè la differenza di magnitudine (e quindi di dimensioni
delle stelle) è estrema. La stella principale l'ho vista bianca, la
compagna di un celestino chiaro.
Mu Cygni: anche questa non è facile facile, infatti ha una
separazione di 1,6". Secondo me alla fine con l'acclimatamento
completato il tele lavorava meglio infatti mi è sembrata si stretta ma
senza esagerazione, ed ho usato 250x. Ho dei dubbi sui colori di questa
stella, ma direi la primaria gialla e la secondaria ocra. La secondaria
(magnitudine 6,18) appare grande circa la metà della primaria (4,75) ed è
posizionata vicino all'anello della primaria.