lunedì 22 giugno 2015

In hoc signo vinces - 20/6/15

All'ultima finestra utile sono riuscito ad osservare il cielo profondo, e devo dire che mi è andata bene, considerando che a pochi chilometri da dove osservavo c'erano fulmini e saette. Il telescopio a disposizione era il Dobson GSO Deluxe 250/1250 mm: in proposito sono contento perchè ci avevo lavorato molto (manutenzione, modifiche) ed il risultato finale è stato eccellente: star test convincente e movimenti altazimutali migliorati rispetto a prima. Il luogo era il solito a Montisi, ma c'era una sgradita novità: l'agriturismo vicino illuminato a giorno da molteplici faretti, tenuti accesi tutta la notte, della serie che contro il malcostume umano si può far poco. Le luci disturbavano abbastanza, tanto che sto valutando un altro sito per l'estate; però il cielo era ottimo, molto trasparente. Era freddo ed umido: 13°c e 87% di umidità. La notte non arrivava mai, ed una volta arrivata ho dovuto anche aspettare che la Luna tramontasse, inoltre dovevo andare a letto ad un'ora decente, dato che il giorno dopo avevo una giornata stressante, così ho osservato dalle 23 fino alle 2 circa. Il segno che ho visto in cielo era un triangolo isoscele i cui vertici erano la Luna, Giove e Venere! A differenza dell'imperatore Costantino però non ho vinto niente, se non una serata sotto le stelle...



NGC 5962: ho iniziato il viaggio dalla Testa del Serpente. Ancora la Luna doveva tramontare, ma io non resistevo più ed ho iniziato ad osservare. Così ho potuto osservare solo una debole galassia, con un nucleo leggermente più luminoso. Presenta medie dimensioni e forma ovale. 125x.
NGC 5970: una galassia di forma ellittica, di luminosità media. Nucleo ancora una volta solo poco più luminoso rispetto all'alone. Si trova vicina alla stella centrale delle tre stelle nei pressi. Media estensione. 125x.
NGC 5921: galassia immersa in un campo stellare interessante, con diverse stelline vicine ad essa. Media brillantenzza e dimensione. Forma ovale allungata. 125x.
M5: il mio ammasso globluare preferito. Sono visibili tantissime stelle. L'alone ha una forma asimmetrica, e si risolve completamente. Il nucleo appare granuloso e densissimo di stelle. In visione distolta ancora più stelle si rendono visibili. Un vero spettacolo! 250x.
NGC 6118: galassia davvero molto debole; per osservarla bisogna portare la vicina stella luminosa fuori campo. Risulta abbastanza estesa e molto allungata. Due stelline presenti in basso a destra rispetto alla galassia. 125x.
NGC 6633: a questo punto sono passato nell'Ofiuco, con un ammasso aperto di notevole bellezza, con una densità stellare buona e composto da stelle luminose. Una stella in particolare è molto brillante, ed è situata in alto a sinistra. La disposizione delle stelle evoca l'immagine di una libellula. Mentre lo osservavo nel campo dell'oculare sono transitati due satelliti ed una meteora! 52x.
NGC 6572: questa nebulosa planetaria è stata difficile da scovare, anche perchè ha dimensioni contenute, anche se è abbastanza luminosa, ed in questi casi bisogna sapere esattamente dove si trova l'oggetto, dato che a bassi ingrandimenti ha un'aspetto del tutto stellare. In visione diretta quasi sparisce, si può osservare solo un nucleo allungato. In visione distolta le sue dimensioni triplicano. Presenta un colore azzurro, tendente al verde. 250x.
IC 4665: un enorme quanto stupendo ammasso aperto di stelle. Consta di un numero limitato di stelle molto brillanti, oltre che di una abbondante quantità di altre stelline più deboli. 41x.
NGC 6384: galassia di bassa luminosità, media estensione, forma ellittica allungata. 125x.
NGC 6426: si tratta di un'ammasso globulare ampio, ma debolissimo. Si percepisce solo un tenue chiarore circolare rispetto allo sfondo del cielo. 156x.
M14: ammasso globulare abbastanza ampio e luminoso. Purtroppo si presenta come molto nebuloso: si risolvono solo poche stelle, anche se in visione distolta la situazione un po' migliora. 250x.
M10: bell'ammasso globulare, con una buona brillantezza e ricchezza di stelle. L'alone si risolve in stelle, e parzialmente anche il nucleo. In visione distolta si vedono tante stelle in più. 250x.
M12: ammasso globulare meno con una densità inferiore rispetto al precedente. Stranamente le stelle più luminose che lo compongono si trovano nell'alone; nel nucleo invece sono presenti stelle più fioche. Non ha un aspetto compatto, le stelle sono sparse qua e là. in distolta il nucleo si popola di stelline finissime. 250x.
M107: ammasso globulare piccolo e compatto. Purtroppo è poco brillante, ed anche nebuloso. In distolta si palesano molte stelline. 250x.
NGC 6309: una nebulosa planetaria strana. Ha una forma allungata, simile ad una pera. C'è una stellina molto vicina in basso a sinistra. In visione diretta pare di colore grigio, ma in visione distolta curiosamente acquisisce una tonalità leggermente celeste. Non è facile da trovare. Risulta piccola e non molto luminosa. 250x.
M9: ammasso globulare discreto come ricchezza e brillantezza. Tuttavia ha un aspetto nebuloso. In visione distolta si risolvono diverse stelle sull'alone ed anche sul nucleo. 250x.
NGC 6356: ammasso globulare abbastanza luminoso, ampio ma nebuloso. Non cambia molto in visione distolta. 250x.
NGC 6342: ammasso globulare piccolo, asimmetrico. Debole che quasi non sembra un ammasso globulare. 250x.
NGC 6517: ammasso globulare debole, piccolo, nebuloso. In visione distolta si rende visibile qualche stellina. 250x.
NGC 6539: spostandoci nella Coda del Serpente troviamo un ammasso globulare di ampia estensione ma estremamente debole. Aspetto nebuloso. 250x.
NGC 6535: ammasso globulare di media estensione, ma debole e nebuloso. Ci sono diverse stelline nei pressi, ed alcune stelline emergono dall'ammasso in visione distolta. 250x.
IC 4756: ammasso aperto magnifico. Non solo è gigantesco, ma è anche ricolmo di stelle luminose. Ci sono cinque stelle in particolare che spiccano su tutte le altre per brillantezza. 41x.
M57: nella Lira mi sono dedicato alla Nebulosa Anello, una planetaria che ad ogni osservazione fa spalancare la bocca come la prima volta. La prima cosa che si nota è che è molto vasta. La sua struttura è composta da un anello esterno più denso di colore grigio chiaro, nettissimo e più luminoso; e da una zona scura interna, di poco più tenue. 250x.
M56: ammasso globulare discreto. Media luminosità e buona densità di stelle. Si può risolvere lin stelle l'alone e parzialmente il nucleo. 250x.
M4: per concludere giusto due oggetti nello Scorpione, dato che ho notato che stava culminando verso Sud. Questo primo ammasso globulare è un bell'oggetto celeste. Luminosità buona, ed abbastanza ricco di stelle. Le stelle però sono sparse, non sono accalcate le une sulle altre come di consueto. C'è una peculiare condensazione centrale di stelle a formare una linea retta, nel nucleo. 156x.
M80: questo secondo ammasso globulare ha un nucleo molto luminoso. In visione diretta si mostra nebuloso; in distolta si inizia a risolverlo, soprattutto nell'alone, dove si possono osservare alcune stelline. 250x.
Saturno: ho osservato il pianeta a metà serata. Fa sfoggio di anelli così inclinati che sembra che si sfilino dal globo del gigante gassoso da un momento all'altro. La Divisione di Cassini era molto netta ed ampia. L'Anello C è visibile chiaramente, ma solo a patto di sapere cosa e dove guardare. Sul disco una banda ocra più chiara era molto contrastata, specialmente in quei brevi momenti di maggiore calma atmosferica. 250x.

giovedì 18 giugno 2015

Osservazioni mordi e fuggi - 17/6/15

Ieri sera non potevo andare ad osservare col Dobson, così mi sono consolato con l'80/400, anche se ho osservato per poco tempo a conti fatti, dato che il buio non arrivava mai! Diciamo che è stata più un'occasione per provare strumentazione vecchia e nuova, e sono contento di come è andata, oltre che per rimanere sotto il cielo stellato, il che è sempre un piacere.

M13: niente male, se consideriamo i soli 8 cm! Il grande ammasso globulare si mostra ricco di stelle, anche se di aspetto nebuloso. In visione distolta migliora di molto, e l'alone inizia a risolversi in stelle. 80x.
M92: trovare gli oggetti del cielo profondo con questo telescopio è facilissimo, anche senza consultare gli atlanti, d'altronde con un campo massimo da 4° è quasi un cercatore. L'ammasso globulare in questione è più compatto del precedente. Ha un nucleo intenso e luminoso. L'alone invece è debole, ma se osservato in distolta si gremisce di stelle. 80x.
Rho Herculis: in questa stella doppia la primaria ha un colore bianco e la secondaria rossa, posizionata in alto e poco a destra. Sono separate, ma anche vicine. La primaria è leggermente più grande. 125x.
Alpha Herculis: Rasalgethi consta di una principale arancio, e di una compagna bianca in basso a destra. Sono vicine, quasi a contatto. La compagna è grande un terzo della principale. 125x.
M57: a questi ingrandimenti rimane piccola, ma si percepisce chiaramente la sua forma ovale. Osservando in visione distolta si può osservare, con qualche difficoltà, anche la zona più scura al suo interno.
STEPH 1: un ammasso aperto interessante, con Delta Lyrae 1 e 2 che spiccano su tutte le altre stelle presenti. Una è di un colore azzurro e si trova in alto a sinistra. L'altra di un colore arancio e risiede in basso a destra. Diverse altre stelle si trovano nei pressi di queste, ed il tutto è immerso in un campo stellare molto vasto ed abbastanza ricco. 16x.
Epsilon 1 e 2 Lyrae: non credevo di riuscire a separare la Doppia Doppia in queste condizioni, ed invece ci sono riuscito! Ognuna di queste stelle infatti si mostrava, a sua volta, come una coppia di stelle molto stretta. 125x.
Zeta Lyrae: una stella doppia di facilissima risoluzione. 16x.
M5: ammasso globulare con un nucleo luminoso e granuloso. L'alone è debole, e si evidenzia in visione distolta, riempiendosi di stelle. C'è una vicina stellina luminosa in basso a sinistra. 80x.

giovedì 4 giugno 2015

Stelle in ogni dove - 4/6/15

Stasera contavo su un seeing di alto livello, così sono andato ad osservare con l'Intes-Micro MN 68. La serata è stata stupenda, si stava bene come temperatura ed umidità, e soprattutto c'erano centinaia e centinaia di lucciole nei campi attorno a me, tante quanto le stelle in cielo. Sono rimasto a lungo rapito da quei lampi intermittenti, dalla quiete della natura, dalla bellezza del mondo. Ma torniano a noi, dicevamo il seeing: purtroppo non era poi così buono, circa 6/12 della scala Pickering A. A causa di ciò non sono potuto salire oltre i 243x, ingrandimenti per lo più usati; oltre tale soglia l'immagine stellare diveniva confusa, così non ho potuto separare le stelle doppie più strette della mia lista. Tuttavia è stata una serata rilassante e proficua: non è che bisogna sempre ricercare le prestazioni più estreme, altrimenti si finisce per perdere il gusto per questa passione.

Giove: alle 21:40 c'era qualcosa di strano. Tutti e quattro i satelliti galileiani bene in vista, ma c'era un'ombra piccola e netta sulla Zona Equatoriale, spostata leggermente a destra, e più vicina alla Banda Equatoriale Settentrionale. Ho verificato che si trattava di Europa, che continuava a proiettare la sua ombra sulla superficie del pianeta nonostante che avesse già concluso il transito!
39 Bootis: coppia di stelle ravvicinata, ma non a contatto; abbastanza bilanciata. Le due stelle sono poste quasi in orizzontale: quella a sinistra è leggermente più grande. Sono entrambe bianche e piccole, con un anellino attorno ognuna.
Mu Bootis: conosciuta come Alkalurops. Si può osservare un sistema triplo di stelle. In basso c'è la componente A (che dovrebbe essere a sua volta una doppia, ma essendo separata 0,1" non è risolvibile con telescopi amatoriali), che si presenta come una stellina luminosa, con gli anelli un po' rotti. In alto c'è la componente B, composta in realtà da due stelle, questa volta separate, anche se vicine. Una ha un colore ocra, l'altra celeste. La principale è in basso a destra rispetto alla secondaria, poco più piccola.
Struve 1884: le due stelle sono molto vicine, ma separate l'una dall'altra. La compagna, posizionata in basso a destra, ha dimensioni lievemente inferiori alla principale. Entrambe appaiono bianche, e piccole.
Pi 1 Bootis: una doppia notevole, le stelle sono luminose e distanziate. La primaria è di colore bianco. La secondaria, a destra e leggermente in alto, di colore celeste, ed appena più piccola.
Struve 1835: coppia di risoluzione abbastanza facile. La primaria ha dimensioni doppie rispetto alla secondaria. Sono posizionate una sopra l'altra. Entrambe bianche.
Epsilon Bootis: la celeberrima Izar. Le stelle sono più vicine di quanto si possa immaginare a priori. La primaria, di tonalità gialla, è estremamente brillante, con tanti anelli sottili escluso il primo poco più spesso, e sovrasta la secondaria, di colore celeste, che si trova in basso a sinistra. Quest'ultima mostra un singolo anello, ed è grande la metà dell'altra.
1 Bootis: molto emozionante, a causa del fatto che la compagna, che si trova a destra, è un puntino microscopico se paragonata alla principale. I colori sono rispettivamente azzurro scuro e bianco. La compagna è abbastanza debole, e non troppo distante dall'altra.
Sigma Coronae Borealis: rispetto alla primaria gialla, la secondaria salmone è situata a sinistra, leggermente in alto, ed è poco più piccola. Le stelle sono abbastanza distanti.
90 Herculis: coppia abbastanza luminosa, con magnifici anelli. Ancora una volta la secondaria la troviamo in basso e poco a destra, ed è lievemente più piccola. Entrambe presentano un colore bianco.
95 Herculis: stupenda doppia, con componenti equilibrate come luminosità. Ottimo contrasto cromatico. Quella in basso a sinistra è  di colore ocra; quella in alto a destra, di colore bianco. Le due stelle non sono di difficile risoluzione.
Alpha Herculis: infine Rasalgethi, una stella doppia stupenda. La primaria appare gialla, e molto brillante. La secondaria celeste, e molto più piccola, posizionata in alto a destra. Tra loro non sono poi così lontane.