Ciao a tutti, finalmente sono riuscito ad osservare anch'io per una serata. Gli ultimi mesi sono stati critici e non c'è mai stato verso di trovare
un giorno senza luna, senza nuvole, senza umidità, senza impegni. Ieri
sera è accaduto il miracolo: niente nuvole, niente animali fruscianti,
solo un paio di macchine di passaggio in tutta la serata, unica nota
stonata l'umidità che se non ai livelli passati comunque è tornata a
farsi sentire.
NGC 1637: una debole galassia in
Eridano di forma ovoidale, nel senso che guardando frettolosamente pare
circolare ma si può notare con più attenzione che è allungata. Sotto
alla galassia c’è una stellina che si fa notare.
M1: un oggetto veramente notevole
perché si presenta come una nube molto densa, e da proprio l’idea di un
batuffolo di cotone nel cielo. Inoltre la cosa che mi ha stupito molto
è che mentre lo si guarda la forma della nebulosa muta; sembra un
liquido in movimento. Sicuramente questo effetto peculiare dipende dal fatto che alternando
anche inconsciamente visione diretta e distolta si evidenziano e si
nascondono alla vista parti diverse della nebulosa.
NGC 1647: osservato con il 24mm, nel
quale risulta ben contenuto a 52x. Questo è un ammasso aperto
abbastanza esteso e ricco di stelle. Le stelle che lo compongono
sembrano capocchie di spillo. Stelline ancora più deboli fanno capolino
dall’interno dell’ammasso. Da tutte queste si distinguono due stelle
più grandi e luminose situate in alto a destra.
NGC 1746: sei stelle più luminose
racchiudono tante stelle finissime; arrivando fino a 156x l’ammasso
risulta interamente risolto in un numero elevato di stelline.
NGC 1807 e NGC 1817:
insieme ricordano subito il Doppio Ammasso. Uno è composto da rade
stelle abbastanza luminose, l’altro da fitte stelline. In particolare
il 1817 ricorda l’immagine stilizzata di un buco della serratura (un
po’ schiacciato a dire il vero, ma la forma creata dalla disposizione
delle stelle è quella).
IC 418: una bella nebulosa planetaria
di colore celeste situata nella Lepre. Mi ha fortemente ricordato la
nebulosa planetaria lampeggiante, infatti se uno la guarda in visione
diretta pulsa letteralmente, oscillando come dimensione tra quella di
una stellina e quella reale di forma circolare. Quest’ultima forma si
apprezza con continuità in visione distolta. Osservata a 250x.
M79: finalmente un ammasso globulare!
Questo ammasso è relativamente basso in cielo, quindi la sua posizione
non favorisce la visione ad alti ingrandimenti necessaria per
risolverlo al meglio; inoltre il seeing era mediocre. Tenendo conto di
tutti questi fattori avversi comunque è un bell’oggetto, anche perché
sembra veramente denso di stelle. A 312x sono riuscito a risolvere
tutto l’alone ma il nucleo si è ostinato a rimanere nebuloso.
NGC 1662: un ammasso modesto in tutti
i sensi però alcune stelle vicine hanno dei colori molto contrastati
tra loro, ad esempio azzurro e arancione.
NGC 1980: un ammasso molto aperto,
nel senso che è composto da poche stelle, che però sono molto luminose.
Se non mi sbaglio la più maestosa è Iota Ori, proprio accanto alla
quale ci sono due piccole stelline: una azzurra e una arancione.
NGC 1981: questo è un bell’ammasso
composto da stelle luminose che sono disposte a formare un W, per
questo richiama subito alla memoria la costellazione di Cassiopea.
M42: non ho la pretesa di avere un
piglio scientifico quindi vi racconto le mie emozioni. Mi sono venuti i
brividi mentre la osservavo: quelle delicate strutture che si
inerpicano, quelle curve sinuose creano nell’insieme un oggetto
indescrivibile nella sua bellezza. La sensazione che da è quella di una vera e propria nuvola sospesa nel
cielo. La zona del trapezio poi, a causa dell’eccitamento delle stelle
in questione, è superba a livello di nebulosità; purtroppo ho potuto
osservare solo 5 stelle a causa di quel seeing mediocre, mentre l’ultima
volta ho potuto contare 6 stelle. Stupende le ali della nebulosa che
sembrano estendersi all’infinito.
M43: incredibile! Questa nebulosa ha
una chiara somiglianza con una lumaca vista di profilo. Dove c’è la
testa della lumaca c’è esattamente una stellina evidente mentre nel bel
mezzo del guscio c’è la stella più luminosa di questa nebulosa.
CR 70: è il nome dell’ammasso
aperto che cade nel bel mezzo della cintura di Orione. A 41x c’erano
una valanga di stelle che non entravano neanche minimamente nel campo
apparente dell’oculare. Magnifico!
M78: osservando la nebulosa in
visione diretta si vedono più che altro le due stelline centrali,
invece osservando in distolta si manifesta anche la nebulosa vera e
propria, la quale sembra come uno sbuffo di vapore orientato in una
certa direzione, stile geyser. Avvolte nella nebulosità si possono
notare 3 stelle.
NGC 2169: un ammasso relativamente
povero composto da alcune stelle luminose ma le altre sono
principalmente deboli stelline. A 78x era interamente contenuto nel
campo apparente.
NGC 2360: questo è un eccezionale
ammasso aperto; è ricco di stelle ma allo stesso tempo è molto
compatto. A 156x risulta completamente risolto in una grande quantità
di stelle accalcate tra loro.
M47: le stelle di questo ammasso sono
molto luminose e sono disposte a formare un pentagono; le sue
caratteristiche sono che è molto esteso, ma comunque è visibile per
intero a 52x, e che ha una densità di stelle nella media. Nel
complesso è un ammasso notevole.
NGC 2423: una catena di stelle unisce
questo piccolo ammasso aperto ricco di deboli stelline a M47, creando
una spettacolare visione d’insieme.
M46: Se osservato a 52x questo
ammasso si presenta esteso e molto ricco; aumentando gli ingrandimenti
emergono tantissime stelle dal suo interno. Anche questo oggetto è
proprio bello però è difficile concentrarsi su di esso perché l’occhio
cade subito sull’oggetto seguente.
NGC 2438: è una piccola nebulosa
planetaria di aspetto nebuloso situata proprio all’interno di M46.
Invece di osservarla a elevati ingrandimenti come avrei dovuto l’ho osservata ad un massimo a 156x, per questo mi è parsa avere la
forma di una mandorla, di una goccia; ma guardando meglio online mi
sono accorto che è di forma circolare, e l’apparenza della forma a
goccia era dovuta al fatto che c’è una stellina molto vicina.
M41: è un ammasso molto esteso che
entra appena nel campo di 68° del 24mm, a 52x. Le stelle che lo
compongono sono molto luminose; il fatto che è anche ricco di stelle
lo rende nel complesso un oggetto stupendo.
NGC 2362: un impressionante e molto
piccolo ammasso aperto situato intorno a Tau CMa; sembra un piccolo
riquadro nero tempestato di gemme preziose, le stelle splendono
letteralmente. A bassi ingrandimenti mi è caduto l’occhio su Tau CMa
ed ho notato una debole compagna: a 250x in seguito ho osservato la
debole e piccola stella doppia. Molto emozionante.
M50: un ammasso esteso osservato a
52x; è ricco, soprattutto nella condensazione centrale. La forma è
simile a quella del simbolo dell’infinito: ∞.
NGC 2232: un ammasso che prende l’intero campo del 24mm ma che è povero; le stelle che lo compongono sono però luminose.
NGC 2301: anche in quest’ammasso c’è
una peculiare disposizione stellare molto sinuosa e allungata. La
parte centrale è quella che conta più stelle. La grandezza è nella
media e la densità stellare è bassa.
NGC 2237 e NGC 39 e NGC 44 e NGC 46: è la Nebulosa
Rosetta ma a dire la verità io ho percepito solo una lieve nebulosità
che avvolgeva l’ammasso centrale, le cui stelle hanno la forma di un
rettangolo.
NGC 2261: questa piccola nebulosa è
un oggetto eccezionale perché la stella principale sembra il nucleo di
una cometa e la sua nebulosità è uguale alla chioma di una cometa. In
definitiva la Nebulosa Variabile di Hubble sembra in tutto e per tutto
una piccola cometa eternamente sospesa nel cielo. La miglior visione l’ho ottenuta a 156x. L’osservazione distolta in questo caso è molto utile.
M48: un ammasso aperto molto esteso e
abbastanza ricco; anche le stelle sono abbastanza luminose. Al suo
interno c’è una piccola catena di stelle.
NGC 2506: un ammasso piccolo nel
quale ci sono poche stelle; mi ha dato la sensazione di essere immerso
in una nebulosità diffusa ma forse era solo l’umidità che aveva
appannato l’oculare!
MEL 71: Le stelle di questo ammasso aperto sono piccole e deboli ma ce ne sono proprio tante!
M93: un ammasso aperto di media
estensione e ricco. La disposizione delle stelle è stupenda perché
ricorda molto chiaramente quella di un’aquila librata nel firmamento
ad ali spiegate, con tanto di coda piumata e testa di profilo!
M35: ho rivisto questo ammasso aperto
che è anche uno dei primi oggetti del cielo profondo che ho osservato
diversi anni fa; peccato che da qui in poi l’umidità ha iniziato a
disturbare ma ancora una volta si presenta come un ammasso bello e
ricco, di media estensione.
NGC 2158: questo piccolo e nebuloso
ammasso aperto è situato nei pressi di M35; a 250x si materializzano
diverse deboli stelline dal suo interno.
NGC 2129: solo un piccolo raggruppamento di stelle.
NGC 1857: un ammasso dai confini indistinti, abbastanza esteso ma relativamente povero; le stelle principali sono abbastanza luminose.
M36: da qui in poi l’umidità è
diventata fastidiosa, così ho inforcato il 30mm e ho deciso di fare
una rapida panoramica stellare a 41x degli ammassi che connotano la
costellazione dell’Auriga. M36 è un ammasso piccolo visto a questi
ingrandimenti; assomiglia molto ad una stella marina.
M37: questo ammasso aperto è un vero
capolavoro; è ricchissimo di stelle e nonostante che la maggior parte
di queste siano bianche-azzurre ce n’è una che si cela nel suo nucleo
di colore ocra, che per contrasto risalta con forza. Sembra il cuore
dell'ammasso.
M38: il terzo grande ammasso
dell’Auriga, anch’esso ricco e di media grandezza. Molto bello ma a
questo punto la serata era conclusa e avevo perso un po’ della
concentrazione iniziale.
NGC 1907: un piccolo ammasso vicino a
M38 che come sempre in questi casi rende la visione complessiva
ancora più gradevole di quanto non lo sia già di per se.
Giove: ho osservato Giove alle ore
22:45 perché sapevo che la GMR era visibile. Rispetto a come me la
segnalava Jupiter però era un po’ arretrata, più vicina al bordo che
non al centro del pianeta. Come avrete letto il seeing non era dei
migliori ma comunque nel pianeta tremolante la macchia era ancora
debolmente visibile, non solo come interruzione improvvisa della banda
nella quale è situata ma anche come una piccola chiazza di colore
rosa-ocra. Mi ero dimenticato di scrivere che ho usato 250x.