giovedì 9 aprile 2015

Serata rilassante - 9/4/15

Stasera ero molto stanco ma non ho resistito alla tentazione di dare un'occhiata veloce attraverso il nuovo diagonale prismatico Baader, così sono andato ad osservare con lo Startravel 80/400. Questo telescopio è un piacere da trasportare ed assemblare: ho preso la valigetta del telescopio, la valigetta degli oculari e la borsa a tracolla con il treppiede, ed a piedi sono andato in un campo. Dopo pochissimo tempo ero già operativo. La serata era meravigliosa come ieri, con un cielo trasparente e stellato, anche per l'assenza della Luna. Non ho preso appunti, ho solo spazzolato le costellazioni, e devo dire che si tratta di un approccio particolarmente rilassante, che ti fa sentire un tutt'uno con quella gran quantità di stelle lassù. Dopo un'oretta è arrivata la mia ragazza e siamo andati insieme a berci una camomilla al calduccio.

Per prima cosa sono andato a ripescare la cometa C/2014 Q2 Lovejoy, che nel frattempo si è spostata un bel po' attraverso la costellazione di Cassiopea. A 16x si mostra come un batuffolo sfuocato evidente nel cielo. Lì vicino ho dato un veloce sguardo al magnifico Doppio Ammasso (NGC 869 - NGC 884) ed anche al vicino STOCK 2. Passando nel Perseo ho inquadrato il gigante ammasso aperto MEL 20, attorno ad Alpha Persei. Sapendo di andare sul sicuro poi mi sono spostato negli ammassi aperti dell'Auriga, una zona ricca di stelle, e in campo reale gigante di 4° mi sono fatto delle passeggiate meravigliose tra M36, M37 e M38, che comunque apparivano parzialmente risolti in stelle. Da quelle parti, nei Gemelli, ho osservato anche M35, un altro notevole ammasso aperto. Dopo aver cambiato oculare, a 21x con 3° visibili di campo reale, ho assistito al trionfo di M44, che mi è sembrato un triangolo con all'interno moltitudini di stelle. Nelle stesse condizioni ho dato una fugace occhiata anche allo stupendo MEL 111, nella Chioma di Berenice. Quasi mi dimenticavo, ad inizio serata c'è scappata pure la suggestiva Cintura di Orione, tutta contenuta nel campo a 16x, con il relativo ammasso aperto CR 70. Le prestazioni del piccoletto su Giove, visibile molto nitidamente, con un'aberrazione cromatica poco fastidiosa (percepibile come un alone violetto attorno al pianeta) a 125x mi hanno rassicurato sulla riuscita dei lavori fatti su questo telescopio e sulla qualità ottica del diagonale prismatico a 90°, tra l'altro dotato di un fuocheggiatore elicoidale, utilissimo per fuocheggiare di fino ad alti ingrandimenti. Naturalmente oltre alle due bande si notava poc'altro: ad ogni telescopio il suo genere di osservazioni! Segnali ugualmente incoraggianti sono venuti dall'osservazione di Alpha Geminorum (Castore) e Gamma Leonis (Algieba), entrambe ben separate ai medesimi ingrandimenti, con dischi scolpiti in mezzo ad un anellino di diffrazione. Tra le altre stelle doppie ho osservato anche Zeta Ursae Majoris (Mizar), separata addirittura a 21x, con nel campo anche Alcor, oltre ad altre stelle.